BOLOGNA – Per una squadra che viene da 8 sconfitte nelle ultime 10 uscite l’imperativo non può essere che quello di vincere. A maggior ragione se si gioca davanti al proprio pubblico con una squadra più in basso in classifica. Meglio comunque non farsi ingannare da una formazione come quella cremonese che, dopo una prima parte di campionato difficile, ha svoltato nelle ultime tre partite, vincendole tutte, con il prestigioso scalpo dei campioni d’Italia nella mano lo scorso turno. Il presidente Villalta e il g.m. Arrigoni hanno espresso in settimana i loro dubbi su un intervento sul mercato, anche ora che con l’infortunio di Jordan le rotazioni sotto canestro si sono fatte estremamente sottili (contro Cremona però potrebbe rientrare Landi). Nonostante infatti il primo obiettivo stagionale (le Final Eight) sia fallito, la dirigenza bolognese non sembra intenzionata ad acquistare un giocatore, soprattutto se per pochi mesi; se qualcuno dovesse arrivare sarà firmato per più stagioni e farà parte del progetto. Se da un lato questo dimostra che gli intenti societari siano seri, dall’altro coach Bechi dovrà trovare all’interno del gruppo attuale le forze per risollevarsi dalla crisi di risultati attuale. A Sassari si sono visti segnali ampiamente postivi che però, purtroppo per i tifosi delle V Nere, non si sono trasformati in due punti. L’impressione della trasferta sarda è che sia mancato qualcosa oltre l’apporto offensivo stratosferico offerto dalla coppia Walsh-Hardy. Le dita vengono sempre puntate sul trittico Ware-Gaddefors-Motum, convinti che se almeno uno di questi tre dovesse invertire marcia la squadra ne potrebbe beneficiare non poco.

CREMONA – La partita di domenica all’Unipol Arena sarà molto più crocevia per la Virtus che per la Vanoli, giacché le V nere dovranno evitare di annotare la poco lusinghiera nona sconfitta nelle ultime 11 gare, ed appuntarsi così quella agognata vittoria che manca da 4 giornate. Cremona trova Bologna priva di Jerome Jordan con tutto quello che può significare per un Kelly in netta ascesa e che sta trovando certezze in post, spalleggiato a rimbalzo da uno Zavackas tanto essenziale quanto efficace. Game time decision per Jason Rich che ha riportato una contusione alla caviglia in allenamento e che dopo le terapie del caso proverà a riprendersi quanto più collaborativamente possibile la palma di go-to-guy che, complice la sua inopinata assenza contro Siena, Ben Woodside ha preso in mano con la squadra stessa. Cremona dovrà dimostrare come il 13/62 da 3 punti concesso nelle ultime 3 vittorie sia stato frutto di intensità sul perimetro e non semplicisticamente di serate storte degli avversari ed acuire le difficoltà di gestione di una squadra che nelle ultime 10 ha perso 16,3 palle a partita. Così coach Pancotto: “Partiamo dal nostro calendario che è sicuramente in salita, ma noi vogliamo e dobbiamo dare seguito alle ultime nostre prestazioni. Tutto quello che abbiamo ottenuto, lo abbiamo ottenuto esprimendo più fame e più qualità dei nostri avversari. Ed è in questo modo che vogliamo continuare, esprimendo personalità e puntando forte sulla difesa. Dobbiamo progredire ancora e dare continuità al lavoro che facciamo in palestra con un’altra grande partita. Questo deve essere lo spirito con il quale dobbiamo andare a giocare a Bologna, contro una squadra di grande tradizione e in un palazzetto che è come un museo del basket. Affrontiamo una squadra atletica e con giocatori di grande personalità, penso in primo luogo ad Hardy e Walsh ma anche ad altri. Sono capaci di break importanti e lottano sempre fino alla fine. Hanno capacità balistiche e ottime percentuali realizzative per cui ci aspetta una partita a tutto tondo, una partita dove dobbiamo andare già pronti e determinati. Il nostro obiettivo è infatti quello di partire con grande determinazione e finire con ancor più grande determinazione”.

(da Cremona, Marco Mantovani)