Reggio-RomaGrissinBon Reggio Emilia

Federico Mussini: Gioca solo i primi quattro minuti, quando la GrissBon va sotto di 7. Ci si aspetta di vederlo in campo per più minuti martedì al PalaDozza. Fresco. Senza Voto

Achille Polonara: Non parte benissimo, complici anche i due falli commessi nel primo quarto. Nella seconda metà di gara si rianima, arpionando ben quattro rimbalzi offensivi e mettendo due tiri dalla lunga distanza che solo il piedone sinistro sulla linea bianca non gli hanno permesso di mettere due triple. Diesel. Voto 7

Amedeo Della Valle: Tanto lavoro sporco nel primo tempo, subisce falli e solo a tratti fa valere la sua tecnica. Nell’ultimo quarto è decisivo, con due assist e due bombe decisive per l’allungo GrissinBon. Decisivo. Voto 7,5

Donell Taylor: Nel primo tempo l’attacco GrissinBon è tutto sulle sue spalle, e infatti segna tutti i suoi 12 punti nei primi 20′ di gioco. Nel secondo tempo, complici i 15 minuti di fila nei quali è rimasto in campo, risente della fatica e sbaglia qualche tiro. Un suo recupero nel terzo quarto condito da una splendida virata e contropiede vincente ha fatto alzare in piedi i 3500 spettatori del PalaBigi. Killer Instict. Voto 7,5

Giovanni Pini: Anche lui in campo nella larghissima rotazione di Menetti, resta in campo quel minuto che basta per commettere un fallo. Spaesato. Senza Voto

Ksystof Lavrinovic: Quando entra, si nota subito per la tecnica eccelsa (vedi il pazzesco assist con taglio in backdoor per Cinciarini) e per la qualità nei tiri dalla media e lunga distanza. Anche sotto le plance è dominante sia contro De Zeeuw che contro Morgan. Le gambe e l’età sono gli unici fattori che possono frenare un giocatore altrimenti immarcabile. Dominante. Voto 7,5

Rimantas Kaukenas: Basso minutaggio per l’ex Mps e Real Madrid, anche lui probabilmente avrà più spazio contro il Paris Levallois. Nel primo tempo è comunque fra i migliori con Taylor, mettendo ben in mostra il suo talento. Riposato. Voto 6+

Riccardo Cervi: Nell’uno contro uno sotto tabellone ha pochi eguali in termini di fisicità in Italia, lo dimostra spazzando bene il pitturato. Nella seconda metà qualche dormita, ma rimane sempre nel vivo dell’azione ed è in continuo miglioramento. In crescendo. Voto 6,5

Ojars Silins: Bello rivedere questo ragazzo del 1993 di uovo in campo dopo un pre-campionato tormentato dagli infortuni. Mette in mostra le sue tante qualità, ed è in campo nel finale quando viene schierato il quintetto piccolo che porta a casa la vittoria. Golden Boy. Voto 7-

Drake Diener: In tribuna stampa prima della partita ci si continua a chiedere se per qualche minuto si potrà di nuovo vedere l’Mvp dello scorso anno anche solo per qualche minuto. Domande che vengono spazzate via dal boato che lo accoglie dopo pochi minuti al posto di Cinciarini. Alla fine gioca 21′ regalando assist, rimbalzi ed una stoppata, oltre ai 7 punti finali che mettono in cassaforte i due punti. Bentornato Mandrake. Voto 8

Andrea Cinciarini: Parte bene, giocando in pick ‘n’ roll con Lavrinovic, e realizzando punti importanti per tenere la scia di Roma; finisce ancor meglio distribuendo quasi tutti e 7 i suoi assist nella seconda metà, anche se perdendo due palloni. Cuore e carattere da vendere. Capitano. Voto 7,5

Coach Massimiliano Menetti: In molti hanno storto il naso quando hanno visto l’ampissima rotazione che il coach ha effettuato, ma in fin dei conti si è rivelata una mossa decisiva, soprattutto in vista della partita di coppa. Ottima l’intuizione di tenere un quintetto piccolo nel finale di partita. Soddisfatto. Voto 7,5

Acea Roma

Melvin Ejim: Fra i migliori nel primo tempo, limitato dai falli derivanti da una marcatura troppo “asfissiante” su Cinciarini. Con il passare dei minuti poi scompare, perdendo anche tre palloni evitabili, facendosi comunque sentire in fase difensiva. Segugio. Voto 6,5

Brandon Triche: Uno dei giocatori che più hanno sofferto l’intensità degli emiliani, perde 3 palloni e commette 4 falli e diverse ingenuità. Si fa notare per una tripla ad inizio gara e per i 5 assist messi a referto. E’ un rookie in serie A, diamogli tempo, i margini di miglioramento ci sono. Rimandato. Voto 5

Bobby Jones: L’ex Montegranaro parte male, forzando qualche tiro che si poteva evitare. Nel secondo tempo si rivela uno dei migliori dei suoi, giocando con esperienza e rubando 4 palloni. La schiacciata all-alone sbagliata a 6′ dalla fine avrebbe permesso di accorciare a -2 le distanze. Sfortunato. Voto 6

Lorenzo D’Ercole: Mette 3 triple su quattro in partita, migliorando il risultato piuttosto scarno fino a quel momento di 1 su 12 in stagione. Mette a segno anche 4 assist ma, difensivamente, viene più volte portato a spasso da Drake Diener e da capitan Cinciarini. Dr Jekyll o Mr Hyde? Voto 6,5

Daniele Sandri: Poco, troppo poco tempo per l’ex Benetton per poter dare un giudizio. In naftalina. Senza Voto

Maxime De Zeeuw: Miglior marcatore di giornata, autore di 18 punti e di una prestazione offensiva eccellente (5 su 5 dal campo). Peccato che nel secondo tempo incida pochissimo sulle sorti di Roma. Soffre la fisicità e l’abilità a rimbalzo di Lavrinovic e Polonara. Cecchino. Voto 7

Matteo Finamore: Anche lui 18enne come Mussini, gioca un minuto in meno del coetaneo senza lasciare traccia. Da scoprire. Senza Voto

Kyle Gibson: Abbondantemente il migliore dei suoi, mette tre triple, tutte decisive, subisce 4 falli e distribuisce 4 assist. Peccato per le 5 palle perse che rovinano una prestazione altrimenti davvero eccezionale. Punta di diamante. Voto 7,5 

Rok Stipcevic: Non delle migliori la prestazione del play croato, si prende pochi tiri e poche iniziative. Con lui in campo la statistica dice che Roma va sotto di 18. Molle. Voto 5,5

Jordan Morgan: L’ex Michigan State è il giocatore che senza dubbio ha lasciato meno un impronta sulla partita in rapporto con i minuti giocati. Si nota solo per una bella schiacciata nel secondo tempo, ma nel resto della partita soffre la fisicità dei lunghi emiliani sia in attacco che in difesa (2 stoppate subite e neanche una data). Singolare il fatto che un centro chiuda la partita con 0 (leggasi zero) rimbalzi a referto in ben 20 minuti di gioco. Tallone d’Achille. Voto 4

Coach Luca Dalmonte: Ha ragione ad arrabbiarsi con i suoi il mister, non contento di vedere gli errori grossolani che hanno aiutato la squadra del collega Menetti a rimontare e poi vincere la partita. L’immagine che riassume la sua serata è stata quando l’arbitro lo ha richiamato all’ordine dopo essere entrato in campo per strigliare Bobby Jones. Nervoso. Voto 6-

Da Reggio Emilia: Gabriele Braglia