Raffaele Iavazzi (Foto Serpe)

Raffaele Iavazzi (Foto Serpe)

Mancano ormai pochi giorni alla Juvecaserta per il versamento della fideiussione necessaria al completamento dell’iscrizione in massima serie. E alla fine colui che ci sta mettendo anima e corpo si chiama Raffaele Iavazzi, che sta cercando disperatamente una banca per garantire le garanzie per disputare la Serie A anche il prossimo anno. Come dichiarato a ‘Il Mattino’ dallo stesso patron, qualcosa si muove: “Sto facendo di tutto per ottenere la fidejussione in tempo utile e, per questo motivo, ho parlato con il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Casagiove, Valentino Grant, che mi ha promesso di fare il possibile per riunire il cda entro il 27 giugno in modo da poter approvare la fidejussione. Sto facendo un ulteriore sforzo, ma il mio obiettivo è solo ed esclusivamente quello di traghettare la Juvecaserta e metterla in condizioni di disputare il prossimo campionato di Lega A. Si tratta dell’ultima follia che faccio per la città”. Una follia che sconfessa ciò che il patron disse testardamente in passato, di voler lasciare questa ‘tassa’ di 250000 euro all’uomo che avrebbe preso le redini dei bianconeri.

Uomo che ad oggi si è ‘presentato’ sotto le spoglie, chissà quanto reali, di Lawish Mohamed Williams, di cui ancora non è chiara la dicitura del suo nome e con i dati della prima azienda con la quale formulò l’offerta, la Alpha Plus International, segnalati come scamming, ovvero dissimili tentativi di truffa come il classico ‘hai vinto alla lotteria’ che appare sulla propria mail da un indirizzo sconosciuto. Ma lasciamo perdere gli arabo-inglesi e Alfredo Scauzillo, apparso così sicuro del proprio operato e di essere in buona fede da lasciare qualche tarlo nella testa. Quello che è apparso fino ad oggi è che alla fine Iavazzi non ha mollato la presa come aveva detto a maggio subito dopo la salvezza sul campo, rimettendoci soldi di tasca sua in uno sport che nelle zone medio-basse di classifica garantisce ben pochi introiti e tante spese. Resta dunque l’idea che il numero uno della Juve, con quella conferenza stampa nella quale dichiarò di lasciare la società, abbia provato una mossa da giocatore di poker rimasto con poche chips davanti: andare all in con una mano marginale come una doppia coppia, sperando che gli avversari lo vedessero per potersi alzare dal tavolo, per mettere alla prova il coraggio e la voglia di rischiare degli altri. Ma gli avversari stessi, con tris o addirittura full, hanno paura oppure non vogliono ancora eliminare l’uomo in all in e non guardano nemmeno la  loro mano comportandosi come fantasmi, lasciando lo stesso Iavazzi al tavolo a giocare da solo. Ma se in quel caso il giocatore di poker resta per le fiches che ha avanti con la prospettiva di aumentare il suo stack, in questo caso Iavazzi resta per la passione che lo lega a doppio filo alla squadra di basket, nonostante sappia di non poter dare alla causa casertana uno stack più alto per via dell’interdittiva alle sue aziende che potrebbe risolversi positivamente solo a metà luglio. Se invece il giudizio diventasse negativo, il problema diventerebbe quello di stanziare il budget per la stagione. Proprio riferito a questo arriva  la notizia che potrebbe esserci un imprenditore interessato, ma le notizie sono ad oggi ancora oscure, non sapendo ne’ nome ne’ intenzioni di quest’uomo, prendendo dunque questo sospiro con le molle. Un altro aiuto economico porterebbe ossigeno a una squadra che può contare su Ferrarelle e Pasta Reggia, che garantiscono una parte del budget stagionale. Per il resto, bisogna ancora attendere, altrimenti si resterà al solito con l’acqua alla gola.