Dexter Pittman (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Dexter Pittman (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

1 – 1, palla al centro. La Virtus inizia il campionato con una vittoria casalinga e una sconfitta in trasferta. Nella passata stagione i bianconeri avevano trasformato l’Unipol Arena in un fortino, mentre il percorso lontano da Bologna fu molto più incerto. E’ presto per dire se anche quest’anno l’andamento sarà simile, quello che, invece, si può già affermare è che la Virtus ha spostato il suo baricentro più vicino al canestro. L’ingaggio di Dexter Pittman ha rafforzato fortemente Bologna nel pitturato. L’esordio nel campionato italiano dell’ex lungo dei Miami Heat è stato da incorniciare: 19 punti, 9 rimbalzi, 2 stoppate e 27 di valutazione. Pittman è dotato di un fisico imponente che mette in difficoltà gli avversari, ma che va dosato con intelligenza. Giorgio Valli dovrà essere bravo a gestire la sua situazione falli e i momenti di stanchezza che Pittman avrà durante l’arco delle partite. Il marchio di fabbrica del coach modenese rimane la difesa, la Virtus cercherà sempre di subire un punto in meno rispetto all’avversario. Una scelta che contro Venezia, tenuta a 65 punti, ha pagato, mentre a Brindisi la difesa e il piano partita dei bianconeri hanno retto solo 20 minuti, poi l’Enel è riuscita ad alzare il ritmo e la Virtus è sparita dal campo. Il parziale di 54-20 subito nel secondo tempo deve suonare come un campanello di allarme. Di fronte alla raffica di triple da parte dei giocatori biancoblu, Bologna si è arresa senza nemmeno lottare. La resa incondizionata non deve essere tollerata perché il passivo finale di 27 punti assume i tratti di una umiliazione. L’infortunio del capitano Allan Ray, il giocatore più talentuoso del roster felsineo, ha certamente influito sulla pessima prestazione da oltre l’arco dell’Obiettivo Lavoro. Ray e Pittman sono i giocatori cardine della Virtus 2015/16 e l’assenza di almeno uno di loro due fa saltare gli equilibri virtussini sbilanciando la squadra verso un gioco o troppo interno o troppo perimetrale. I soli due canestri da tre punti (su 18 tentativi), visti in Puglia, denotano la mancanza di tiratori affidabili. Gaddy è offensivamente troppo timido e Williams non è un tiratore puro. La Virtus rischia di pagare a caro prezzo la cessione di Jeremy Hazell. L’obiettivo numero uno, al momento, è recuperare Ray in vista della partita contro Capo d’Orlando. Il capitano è una pedina imprescindibile nello scacchiere bianconero.