Pesaro – Tutto il meglio e tutto il peggio di questa Consultinvest 2015/2016. La gioia e la disperazione in quaranta minuti di fuoco, che sono bastati ai biancorossi a festeggiare la prima vittoria in serie A contro una derelitta Bologna. Una partita intesa e maschia, piena di tecnici e antisportivi, con una bella cornice di pubblico, dove i padroni di casa hanno vissuto momenti di dominio cestistico assoluto, sorretti dalla fisicità di Christon e Mckissic e dai lampi di classe di Lacey, contrapposti a vistosi ed esagerati cali dovuti a eccessiva frenesia di risolvere la partita. Bologna ha saputo risorgere nonostante le difficoltà mischiando le carte con la zona prima, grazie ad un pressing efficace ed esperto poi e con i 17 rimbalzi in attacco (a fronte dei soli 5 di Pesaro) che è stata capace di conquistarsi.

Gaddy al tiro contro Lacey (Fabrizio Stefanini 2014)

Gaddy al tiro contro Lacey (Fabrizio Stefanini 2014)

L’inizio pesarese è, come contro Pistoia, scintillante: difesa organizzata e forte su Ray che fatica a trovare la via del canestro e forza qualche conclusione di troppo e tanto contropiede biancorosso con Christon mattatore in campo aperto. Se Pesaro corre, fa paura a chiunque e quando la Virtus prova ad arginare l’intensissimo ritmo dei ragazzi di Paolini, Mckissic si erge a protagonista segnando gli ultimi 8 punti biancorossi del primo periodo. Sul punteggio di 23-7 il palazzetto tira un sospiro di sollievo, ma Valli schiera la solita zona che spaventa i biancorossi, interrompe corsa, contropiede e canestri facili. Le palle perse pesaresi aumentano e così le opportunità di Bologna che è bravissima a rimettere in piedi la partita con un 13-0 di parziale fulminante. All’intervallo, complice il canestro e fallo di Mazzola allo scadere, il punteggio dice 31-29. Come il primo quarto, anche il terzo periodo sembra essere quello della staffa. I padroni di casa mettono in campo un quintetto basso, con Gazzotti a dare sostanza difensiva e reattività, Lacey si accende e Christon continua ad essere una sicurezza: Controparziale di 19-2 che vale il massimo vantaggio: 52-32. Qui la Virtus è brava, non si disunisce e passo dopo passo rosicchia sul finale di periodo e entra con la faccia giusta anche per gli ultimi 10 minuti. La giovane Consultinvest cade nelle tante trappole bianconere, perde infiniti palloni quando è pressata, cerca di risolvere con fretta, senza muovere la palla. Vitali si accende, Ray gli da una mano e la maggior reattività a rimbalzo si fa sentire. Ad un minuto dalla fine la Virtus è lì sotto di cinque (66-61). Christon è bravo a recuperare la bussola persa, Shelton e Ceron convertono liberi che danno ossigeno. Finisce 68-63. Pesaro non paga i numerosi blackout e conquista due punti fondamentali in previsione di un calendario che prevede due trasferte consecutive a Reggio Emilia e Trento.

Christon in penetrazione (Fabrizio Stefanini 2014)

Christon in penetrazione (Fabrizio Stefanini 2014)

 

MVP- Semaj Christon. Il trio di esterni americani biancorossi è sicuramente il responsabile di tutti i bei momenti di pallacanestro giocata dai biancorossi. Il playmaker però, fino ad ora, è quello più continuo: 21, 5 recuperi, 4 rimbalzi. E quando pesa, la palla è nelle sue mani.

Tabellini

Consultinvest Pesaro: Shelton 5, Basile, Ceron 8, Christon 21, Lacey 15, Gazzotti 4, Solazzi, Candussi, Walker, Serpilli, Mckissic 15. Rimb 39 (Gazzotti 11, Mckissic 10) Assist 5 (Christon 1)

Obiettivo Lavoro Bologna: Pittman, Fabiani, Vitali 12, Cuccarolo, Gaddy 14, Williams, Mazzola 10, Fontecchio 7, Odom 11, Oxilia, Ray 9. Rimb 44 (Mazzola 8, Ray 8) Assist 5 (Ray 2)