Imbro_3614Matteo Imbrò non cerca scuse. Parla di un compito ben preciso, che coach Valli aveva affidato alla squadra, e di come sia stato difficile metterlo in pratica in casa di Cantù.

“Eravamo venuti sapendo che avremmo dovuto fare una partita di un certo tipo, ma non ci siamo riusciti. Per mezz’ora ci abbiamo messo intensità, ma nel finale non siamo stati capaci di restare a ruota. Valli ci aveva detto di metterci molta grinta, intensità soprattutto in attacco, ma non è andata. Lo sappiamo che Cantù ha altri traguardi, ma in campo si va per provarci, sempre. Solo che qualcosa non ha funzionato fino in fondo”.

L’appunto di Valli: in quel finale difficile è mancato il gioco di squadra, ognuno si è affidato soprattutto a sé stesso.

“Tutti dobbiamo dare una mano, giocare di squadra e oggi in certi momenti non ci è riuscito bene. Questo è innegabile, e dovremo ragionarci su tutti insieme”.

Un passo avanti, in queste settimane di lavoro in palestra e in queste prime partite, Matteo l’ha fatto vedere. E questo è un aspetto positivo della faccenda.

“Il mio apporto? Sto migliorando, esco da un infortunio pesante e cerco di entrare dalla panchina per dare energia e vitalità. Mi sto impegnando perché la cosa riesca al meglio”.

Si torna da Cantù col pensiero rivolto a Pistoia. Altro viaggio, stavolta con una squadra che ha in mente gli stessi traguardi della Virtus.

“Sì, adesso voltiamo subito pagina. Pistoia? Sarà un’altra sfida difficile, ma noi non facciamo paragoni né calcoli. Dobbiamo giocare al massimo ogni partita, qualunque sia l’avversario che ci sta di fronte”.