Sandro Dell'Agnello (foto Alessio Brandolini 2014)

Sandro Dell’Agnello (foto Alessio Brandolini 2014)

Durante Pick’n’Pop, trasmissione radiofonica in onda su Radio Caserta Nuova condotta da Alessandro Aita e Ruben Romitelli, è intervenuto il coach della Pasta Reggia Caserta Sandro Dell’Agnello, pronto a snocciolare le dinamiche più importanti della settimana. Questo l’estratto della sua intervista.

La Juve ha conquistato una vittoria importante contro Bologna, perlopiù meritata, dopo essere stati avanti per lunghi minuti e aver rischiato anche di perderla…

Molte partite si decidono per episodi, figuriamoci quelle che terminano al supplementare. Siamo stati avanti per trentotto minuti almeno, se esistesse la vittoria ‘ai punti’ come nella boxe l’avremmo meritata noi. Downs ha avuto un colpo alla schiena ricadendo, non riuscendo a muoversi bene. Ma non stava neanche entusiasmando, ho inserito Ghiacci in rotazione e la sua prestazione ha fatto sì che l’ala USA non rientrasse più nella gara. Andrea con più minuti? Non lo posso prevedere, i minutaggi sono difficili da dare a tavolino. Ci sono gerarchie ma il capitano ha la stima di tutti, così come Ingrosso. Entrambi pagano il ritmo diverso imposto dalla massima serie rispetto a quello a cui sono abituati, ma sono certo che ogni volta che verranno chiamati in causa potranno far bene, assieme a coloro che già si stanno dimostrando importanti.

Quali sono le condizioni di Peyton Siva e Bobby Jones?

Siva si è allenato oggi (ieri, mercoledì ndr) una mezz’ora con la squadra. Ci sono quattro giorni fra oggi e la gara con Capo d’Orlando, vediamo come si evolve la situazione. Spero di poterlo avere a disposizione per la sfida di domenica, anche per qualche minuto, ma Peyton è fermo da più di un mese, quindi bisogna andarci cauti. Bobby Jones è rimasto fermo, dovrebbe riprendere ad allenarsi nella giornata di giovedì facendo un po’ di allenamento

Gaddefors è stato importantissimo per la vittoria di domenica. Potrebbe essere rinnovato fino al termine della stagione?

Abbiamo questo pensiero da un po’ di tempo. È un giocatore utilissimo, ricopre tre ruoli sia sotto il profilo offensivo sia in quello difensivo. Per ora però non c’è ancora una decisione netta da parte nostra. Semmai dovesse rimanere fino a maggio dovremo sacrificare qualcuno visto che gli stranieri diventerebbero sei, ed è ovvio che non parliamo in questa sede di Dario Hunt, Bobby Jones e Peyton Siva…

Ma se domenica Siva e Jones tornano a disposizione, chi lasci fuori?

È una decisione che prenderò domenica mattina, e non sarà per nulla facile. Nei dieci che affronteranno Capo d’Orlando ci sarà solo chi è sicuro di poter andare in campo senza rischi, con una forma accettabile e che possa dare un contributo alla causa. La scelta del roster verrà dunque influenzata da questa componente e non da una effettiva scala di valori. Ma ad oggi, ed è bene ribadirlo, Jones e Siva non hanno ancora tanti minuti nelle gambe.

Finora la difesa rende meglio sempre in presenza di Dario Hunt. Quanto è determinante?

Hunt ci dà una grande mano nella nostra metà campo, la nostra coppia di lunghi prevedeva uno come lui con determinate qualità atletiche che potessero essere utili in entrambi le fasi del gioco. Dario sta facendo molto bene, fa tante cose che non si vedono come quelle chiusure difensive sulle penetrazioni con ottimo tempismo, è un ragazzo intelligente e sveglio. E quando il suo atletismo è nel nostro quintetto è ovvio che possiamo solo guadagnarci.

El-Amin non sta impressionando. Dipende esclusivamente dall’assenza di Siva?

Molti giocatori, non solo lui,  soffrono l’assenza di Siva per le sue doti innate di playmaking e di penetra e scarica che mettono in ritmo i compagni. El Amin sta giocando spesso fuori ruolo e questo va a sua discolpa. Per via degli infortuni non ho ancora chiaro quale possa essere il limite per questa squadra, certe dinamiche e anche il rendimento dei singoli li puoi vedere soltanto quando saremo al completo. La cosa certa è che questa squadra ha una impronta fin dal primo giorno, scegliendo giocatori con determinate caratteristiche e congeniali all’organizzazione che volevamo dare al nostro gioco.