La presentazione di Lele Molin e Giacomo Baioni

La presentazione di Lele Molin e Giacomo BaioniLa

Tutti conquistati da Lele Molin e il suo staff. Questo è il primo responso dopo la presentazione dello storico vice di Ettore Messina come guida della Juvecaserta del prossimo anno, affiancato dal suo nuovo assistente Giacomo Baioni alla presenza del socio di Lello Iavazzi Carlo Barbagallo, per la prima volta apparso in pubblico dopo la sua entrata in società. Dopo i dovuti convenevoli Molin prende la parola: “Dobbiamo girare la pagina-Sacripanti e guardare al futuro con ambizione. Sono un po’ emozionato, sarà la mia prima esperienza da head coach a 53 anni. La storia del club è enorme, e il club stesso ha voglia di vincere delle sfide. Dobbiamo guardare in avanti con energia, la stessa che mi ha trasmesso Iavazzi. Entro in questo contesto al meglio, questa squadra vuole superarsi. Il progetto della Juve è ambizioso, ma realistico. Sono qui perchè possa avere successo. Sono circondato da un ottimo staff che mi da responsabilità di mantenere le aspettative, sicuramente è un importante punto di partenza.”

Il coach non perde tempo ed illustra subito la sua filosofia di gioco: “Voglio una squadra che abbia personalità e consapevolezza. Bisogna formare prima gli uomini che i giocatori, i miei successi e quelli della Juve dello scorso anno sono fondati su questo. È importante cercare delle persone che vengano a Caserta con motivazioni e che siano consapevoli degli sforzi che fa non solo la società, ma tutto il popolo bianconero. La possibilità di migliorare? Penso che possiamo essere capaci di poterlo fare. Voglio una squadra che sia sempre competitiva, ma senza presunzione. Non amo partire battuto, non lo voglio mai essere, nemmeno al bar”. Baioni, uno che di giovani se ne intende, si presenta alla piazza con la giusta mentalità “Quando Caserta mi ha chiamato non ci sono state trattative, ho subito risposto sì. Sarà un anno duro ma per me esisterà solo la Juvecaserta.”

Tutta farina del sacco del GM Atripaldi, come menzionato dal presidente Iavazzi (Nelle vecchie gestioni, fino allo scorso anno, non avevamo persone in grado di gestire le sfaccettature della pallacanestro, oggi invece abbiamo delle personalità che sanno come gestire il tutto. Lo staff è stato scelto dal GM, dopo averne discusso assieme) che vorrebbe proporre un ruolo dirigenziale a Nando Gentile. L’ex Biella si esprime in merito toccando i tasti giusti: “lo staff tecnico rispecchia le mie decisioni. Il coach ha un grande palmares, le persone con cui ha lavorato non sono gli ultimi arrivati. Mi hanno colpito le motivazioni che sono emerse mentre gli parlavo, la voglia di sfida che ho sentito in lui, la stessa della Juve. Baioni è un allenatore bravo e giovane, lo scorso anno ha anche fatto lo scout internazionale per la Summer League. Quando si sceglie lo staff c’è bisogno che l’allenatore sia lo staff cucito su di lui. Lo abbiamo costruito nella maniera migliore a quanto penso, così che i giocatori possano sapere di essere allenati da gente preparata. Credo che sia questo il nostro obiettivo, e con uno staff di alto livello sia più semplice farlo.” A differenza di Molin, che preferisce tenere la bocca chiusa al merito, il GM chiude con qualche disquisizione di mercato sui nomi più gettonati del momento, con le trattative per la riconferma di Mordente e Jelovac e quella complicata ma non impossibile per Linton Johnson. Per i tifosi accorsi alla sala Coni sentire queste parole ha acceso buone speranze, ma l’applauso più forte è scaturito da qui: “Non segnateci più come un veneziano, un biellese o quant’altro: adesso siamo casertani e siamo qui per lavorare per la Juvecaserta.”. La frase giusta al posto giusto, per illustrare a tutti la bontà del progetto e quanto i diretti interessati tengano al progetto stesso. Il principio giusto per la città della Reggia, per respirare a lungo la grande pallacanestro.