Alessandro Ramagli

TERAMO – Davanti ad un PalaScapriano lontano dal “tutto esaurito” che caratterizzava le scorse stagioni la BancaTercas perde con Cantù per 69-74 (parziali 20-16, 35-33, 45-49) mettendo ancora di più in mostra i limiti di tenuta fisica derivanti da un roster ormai da troppe settimane ridotto all’osso. Cantù ha giocato una buona partita affidandosi nei momenti chiave ai suoi uomini migliori, in casa Teramo da sottolineare l’ennesima, grande prova di cuore di tutti i giocatori chiamati in campo.

Banca Tercas: D.Brown, Cerella, Borisov, Amoroso, B.Brown
Bennet: Perkins, Mazzarino, Micov, Leunen, Brunner

Il primo canestro della gara è del “Cardinale” Mazzarino che mette a segno la specialità della casa: il tiro dalla lunga, ma dall’altra parte si vede un Amoroso in gran spolvero, autore dei primi 7 punti della Banca Tercas (7-6 al 3′). Coach Trinchieri con Brunner gravato di due falli ed in grossa difficoltà difensiva sul lungo teramano sceglie di alzare il quintetto con l’inserimento di Shermadini. Il georgiano però non sposta gli equilibri mentra è Micov, che sale in cattedra e con 4 punti in fila dà il +4 ai suoi (9-13 al 6’30”). Ramagli che deve fare i conti con la panchina corta, leva dal campo Ceralla e Borisov inserendo Fultz e Lulli ed è il primo, letteralmente indemoniato che guida i teramani al sorpasso (18-13 al 8’22”), dando quel brio che, stranamente, con Cerella in campo era mancato.

La Banca Tercas in apertura di secondo quarto tocca il massimo vantaggio grazie ad un canestro di Lulli (24-16 al 11′) accendendo il PalaScapriano e costringendo la panchina canturina a chiamare un obbligato timeout. I biancorossi con il quintetto basso, con Amoroso e Polonara da numeri 4 e 5 in difesa giocano meglio, sporcando tutte li linee di passaggio, ma di contraltare in attacco subiscono la predominanza fisica degli ospiti, spostando quindi il baricentro offensivo più sul tiro da fuori e sul gioco in contropiede (29-24 al 15′). Cantù prova a rispondere con i tre piccoli e la mossa dà i suoi frutti, anche perchè Mazzarino è mortifero dalla linea dei 6,75 (32-31), lo stesso però si può dire di Fultz che con due triple in fila si carica sulle spalle il peso della fase offensiva in casa Banca Tercas (35-33 al 20′).

5 punti in fila di Borisov portano la Banca Tercas sul + 7 (40-33 al 22′) ma la Bennet è una squadra dalle mille risorse. Shermadini dà segni di vita e con tre azioni personali riporta i suoi ad un solo possesso di distanza dai biancorossi sul 42-40, dando un senso così anche il suo elevato minutaggio. Fultz con la quarta tripla della sua partita (45-42 al 6’35”), regge le sorti di un attacco che inizia ad accusare qualche problema, complice anche la stanchezza degli uomini chiave in casa Teramo, come Amoroso e Dee Brown. La Bennet non fa molto di più ma ottiene buone cose a turno da un po’ tutti gli uomini schierati in campo sfruttando anche la maggior freschezza atletica. Questo consente agli ospiti di passare in vantaggio sul punteggio di 45-46 ed di allungare proprio in chiusura di quarto sul 45-49 grazie ad un gioco da tre punti di Markoishvili.

La Bennet sembra averne di più e con una tripla ancora di Markoishvili, poco appariscente ma estremamente concreto, si porta sul +6 (49-55 al 31’25”). La Banca Tercas è praticamente Fultz dipendente. Il figlio di “Kociss” è il pericolo pubblico numero 1 per la difesa della Bennet (54-57 al 33’20”) e rappresenta in pratica l’unica opzione offensiva affidabile per coach Ramagli che ha poco, se non niente dagli altri esterni biancorossi. Cantù gira meglio la palla e trova quasi sempre un tiro pulito e se non sono gli esterni a segnare, da sotto con Brunner e Shermadini, hanno il più delle volte un extra possesso (55-63 al 35′). La Banca Tercas ci prova più con il cuore che la con tecnica e arriva fino al -2 (65-67 al 39′) mettendo più di un dubbio ad una Bennet che sembrava poter chiudere la gara. Mazzarino da gran campione segna la tripla del 65-70 ma dall’altra Fultz è bravo a guadagnarsi tre tiri liberi, segnandone però solo due ma portando Teramo ad un solo possesso con 43” da giocare (67-70). Dopo un canestro di Perkins e la successiva risposta di Fultz (69-72), Cerella dimostra di non essere in gran serata. Prima da sotto a sbaglia clamorosamente per due volte la palla del -2 e poi con 5” da giocare sbaglia la tripla del pareggio. Cantù poi con Leunen dalla lunetta sancisce il 69-74 che regala agli ospiti due punti fondamentali in questo concitato finale di campionato.

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