Frank Vitucci

Buone impressioni dalla Vanoli Cremona, Cska Mosca ancora con molti punti di domanda

DESIO – Vince Varese, e con pieno merito, contro una coriacea e mai doma Vanoli Cremona, squadra rivelazione della due giorni brianzola. Cska Mosca al terzo posto, vincente contro l’Angelico dopo la davvero inattesa sconfitta di sabato contro i ragazzi di Attilio Caja: per Ettore Messina, in attesa dei vari Teodosic, Krstic e Weems, c’è ancora molto da fare. Questi, in estrema sintesi, i verdetti del 4° trofeo Lombardia disputato sabato e domenica al pala Desio, che dopo le ‘notti magiche’ di Cantù in Eurolega- con diversi ‘esauriti’ in fila- ha riassaporato il grande basket.

 

CIMBERIO VARESE- VANOLI CREMONA 77-71
Varese: Green 17, Dunston 12, Sinica 11
Cremona: Harris 23, Jackson 16, Johnson 12

Si sono già spese molte parole sull’eccellente pre-campionato della squadra di Frank Vitucci e del presidente Cecco Vescovi. Parole avvalorate dalla vittoria di ieri, maturata dopo un primo tempo nel quale i ragazzi dell’ex allenatore di Avellino hanno dapprima subito la partenza a razzo della Vanoli (28-17 nel primo quarto e 42-37 all’intervallo per la squadra di Attilio Caja), poi- mettendo la museruola all’attacco cremonese (43 punti nei restanti quarti dopo i 28 realizzati nel primo)- hanno dapprima eroso lo svantaggio, passando a condurre e subendo un nuovo sorpasso nell’ultimo quarto, prima di controllare il finale. Formazione già quadrata, Varese può contare sull’affidabilità dell’ex canturino Mike Green, sulla personalità di De Nicolao e la dinamicità di Banks. Polonara è un prospetto dal sicuro avvenire: difetta di cattiveria e mestiere sotto le plance, ma arriveranno entrambe. In attesa di radunare tutti gli effettivi- ieri mancavano tra gli altri Ere, Talts e Cerella- non c’è più solo il sospetto, bensì la certezza che Varese abbia allestito una formazione in grado di competere per un posto nei play-off. Cremona, dopo aver allestito una squadra dal budget tutt’altro che illimitato, si coccola il suo playmaker da 170 centrimetri, Johnson, assieme ad Harris e Jackson, con Stipanovic e Porzingis di complemento. La Vanoli ha già raggiunto, dopo aver pressoché totalmente mutato il roster in estate, un buon equilibrio. E aggiunge al suo palmares di vittorie quella da ricordare contro la corazzata Cska dal fantabudget. Mercoledì, al trofeo Fabio e Simo contro Cantù (ore 19.45 al Pianella di Cucciago), si potrà assistere a un bel match.

 

CSKA MOSCA- ANGELICO BIELLA 77-66
Cska: Vorontsevich 14, Kaun 13, Ponkrashov 11
Angelico: Brackins 19, Jurak 15, Robinson 12

Otto uomini a referto per il Cska dopo i primi 10 minuti, solo tre per Biella. Tutta qui l’essenza della finalina per il terzo posto, controllata agevolmente dai moscoviti dopo la clamorosa sconfitta di sabato. Con un vantaggio oscillante tra i 12 e i 22 punti, e un’arrembante Angelico che nell’ultimo quarto riduce lo scarto sino ad arrivare al meno 9 del minuto 36, il Cska ha dimostrato quanto profondo sia il proprio roster nonostante le illustri assenze dei serbi e del neo acquisto Sonny Weems. Si è rivisto sui parquet italiani Vlado Micov, l’ex canturino senza più fasciature al ginocchio, tanto talento ma ancora non pienamente inserito nel gioco russo. Drew Nicholas era un oggetto misterioso a Milano sino al taglio di febbraio, e lo è ancora oggi. Kaun, Kryapa e Ponkrashov sono solide certezze, Aaron Jackson una point guard con talento e punti nelle mani. Ciò nonostante abbiamo origliato da pareri autorevoli, a bordo campo e in sala stampa, giudizi tranchant che riportiamo nella loro essenziale crudezza: questo Cska non è affatto da Final Four di Eurolega. Giudizio più che condivisibile, anche perché- ribadiamo- proferito da fonte più che autorevole. Toccherà ad Ettore Messina, nel corso dei prossimi mesi, smentire questo pronostico.

Biella, giorno dopo giorno, sta confermando certezze (Brackins e Robinson, che hanno nelle mani i punti di Pullen e Coleman; l’usato sicuro di Goran Jurak) e speranze, ossia i giovani Jaramaz e Crisikopoulos. Per coach Cancellieri c’è ancora da lavorare, le due sconfitte non sono un segnale così preoccupante: ci sono ancora evidenti margini di miglioramento e assemblaggio dei (tanti) nuovi arrivi. Intanto, restando al basket lombardo, prosegue anche il precampionato di Milano e Cantù, che oggi aggrega finalmente Cusin ed Aradori al gruppo, in attesa di Tyus e Markoishvili. La Supercoppa di sabato 22 tra Cantù e Siena è sempre più vicina, il basket che conta prenderà presto lo spazio che merita.