Berggren sfida Pesaro, parliamo dei primi 5 minuti di gara, ma la presenza del centro della Leonessa è “stellare” (9 pt. in 7 min.) nel primo periodo, Diana sfida Bucchi con la zona fin dalle battute iniziali, Nnoko è una presenza nel pitturato, ma da fuori le polveri sono bagnate, poi con l’ingresso di Thornton la pattuglia dell’adriatico raddrizza la mira, ma Landry (12 pt nei primi 10 min.) è un killer, risultato +14 per i padroni di casa 31-17. Bucchi chiede ai suoi maggiore pressione difensiva, Gazzotti trova una striscia di 6 pt. consecutivi e la Consultinvest da -18 torna in partita, ma è l’attacco che non gira che si tratti di zona o uomo non c’è un’identità di gioco ben precisa, a differenza invece della Germani che si può concedere anche qualche giocata sopra le righe. All’intervallo 53-33, Luca Vitali ha già 11 assists, chiuderà con 19 assists, nuovo record nazionale. Pesaro resta negli spogliatoi, la Leonessa vola a +30, Bucchi si prende un fallo tecnico e guarda la panchina desolato, non sa più che “pesci prendere”, i supporters giunti al Palageorge da Pesaro chiedono giustamente maggiore rispetto, la prestazione dei giocatori bianco-rossi è indecorosa. I secondi 20 minuti sono stati un monologo Leonessa e lo spettacolo del pubblico del PalaGeorge è il giusto premio per una squadra che dopo aver “centrato” l’obiettivo F8 vede sempre più avvicinarsi il traguardo salvezza, ma a questo punto, forse, sperare in qualcosa di più non è quanto mai più che lecito.

Luca Vitali dal campo

Andrea Diana in sala stampa