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La vittoria serviva solo a Sassari, alla fine è andata a Caserta. La Juve si è vendicata nelle ultime settimane dei due ko pesanti subiti all’andata con Brindisi e Sassari: ai pugliesi il ko al Palamaggiò è costata la post season, ai sardi il quarto posto in classifica. I bianconeri si impongono per 77-70 giocando una partita di sostanza e sacrifici, con un Mitchell Watt già in viaggio per Dubai con 18 punti e 13 rimbalzi, raggiunto da un Bostic più attaccante che mai. La Dinamo è apparsa un po’ distratta, troppo dipendente da Stipcevic, l’unico a capirci qualcosa chiudendo a quota 20, ed è stata aiutata dagli strappi di Lawal e Carter, ma alla fine deve dire addio al fattore casa nei playoff nella sfida con Trento.

A giocarsi qualcosa è la Dinamo, ma è la Juve a scattare meglio dai blocchi. Con attacchi ragionati ed una difesa capace di mettere la museruola a Bell, D’Ercole e Stipcevic i bianconeri si portano subito sul 9-0 dopo nemmeno tre minuti. A dare linfa agli ospiti è l’innesto di Gani Lawal: con i suoi centimetri e atletismo costringe Caserta a stringersi in area, lasciando tiri comodi a Carter, che con due bombe segna il 12-10. I padroni di casa, nonostante l’1/6 dall’arco, riescono a tenere botta con Bostic in cabina di regia, ma la tripla di Stipcevic fa chiudere il primo parziale sul 18-19. La Juve reagisce con due triple di Bostic e Diawara, ma è in difesa che i bianconeri mettono la freccia, costringendo gli avversari ad insistere con il tiro pesante, senza trovare il filo del discorso. Caserta sale anche sul +7 con il gioco da tre punti di Watt, ma Stipcevic decide di prendere in mano la partita rimettendo in moto l’attacco della Dinamo: prima serve la schiacciata a Lawal, poi dà il la alla rimonta dei bianco blu iniziando il festival delle triple. Con quattro bombe, due di Sacchetti, Sassari scrive un break di 14-2 che li mette avanti all’intervallo sul 37-42, che resterà il massimo vantaggio ospite.

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Perché Caserta riesce a ritrovare delle nuove energie dall’interno di sé. In un amen Bostic firma il pari, poi ci si mette Putney che con un paio di movimenti di ottima fattura chiude un break di 11-2 che intontisce la Dinamo. Che, dopo il time out di Pasquini, cerca di rimettersi in piedi con Rok Stipcevic che diventa uno e trino in mezzo al campo. Il croato combatte da solo contro i mulini a vento e riesce pure a vincere, segnando nove punti consecutivi e rimettendo avanti il Banco Sardegna. Nonostante le brutte percentuali ospiti ed un monumentale Watt sembra il solito canovaccio, con Sassari che rinviene sempre nel finale di tempo, ma due triple di Marco Giuri cambiano lo scenario sul 58-53 del 30’. In apertura Lighty tenta di ricucire il margine in entrata, ma la difesa sassarese non sa a che santo votarsi. Il canestro in ladrata di Berisha apre il mar rosso per la Juve, che prova l’allungo decisivo con un break di 8-0 di Diawara, Johnson  e Bostic per il +13. Il numero 22 segna un’altra tripla, ma D’Ercole tiene in piedi la baracca; un antisportivo a Marco Giuri fa vedere l’enorme stanchezza della Juve e regala nuove speranze alla Dinamo, che si riesce a spingere fino al -3 con la tripla del solito Stipcevic; ma alla fine prima Watt  e poi Diawara con un gioco da tre punti chiudono definitivamente i giochi.

Pasta Reggia Caserta – Dinamo Sassari 77-70 (18-19, 37-42, 58-53)

Caserta: 23/39 da due, 9/26 da tre, 4/6 ai liberi. Watt e Berisha 18, Diawara 14 , Putney 10. Rimbalzi 38 (Watt  13), assist 16 (Giuri 6).

Sassari: 10/29 da due, 12/30 da tre, 14/18 ai liberi. Stipcevic 20, Carter 14, Lawal 12. Rimbalzi 31 (Lawal 11), assist 12 (Stipcevic 6)