Gino Cuccarolo ha rilasciato 4 stoppate (2015 Foto Alessio Brandolini)

Gino Cuccarolo ha rilasciato 4 stoppate (2015 Foto Alessio Brandolini)

BOLOGNA – Secondo successo casalingo per la Virtus che all’Unipol Arena si trasforma in una squadra che può lottare per i playoff. Il rientro di Fontecchio e l’esordio di Reddic sono coincisi con la vittoria contro Sassari che è apparsa troppo leziosa e troppo dipendente dalla percentuale nel tiro da tre punti. Le troppe palle perse e le scelte sbagliate in attacco hanno costretto la Dinamo alla resa delle armi. La guardia bianconera Hazell è definitivamente sbocciata e ora la Virtus ha una arma in più da affiancare a Ray. La difesa rimane il punto di forza della Granarolo, ma se l’attacco comincia a salire di colpi, come è successo questa sera, i tifosi virtussini sono legittimati a cominciare a pensare in grande.

CRONACA:

Il primo quarto è una sfida tra bomber, Hazell e Logan danno spettacolo, e proprio un 3 su 3 da oltre l’arco della guardia della Dinamo permette a Sassari di rimanere a contatto con i padroni di casa. Valli fa esordire il sostituto di Gilchrist: Juvonte Reddic. Il centro, proveniente da Pesaro, si presenta ai suoi nuovi tifosi con un movimento molto elegante sotto canestro che fa saltare a vuoto Lawal e che produce due facili punti. Anche Cuccarolo è efficace sotto canestro, mentre il Banco di Sardegna ha percentuali bassissime da due punti. 27 – 21 al decimo. La squadra di Meo Sacchetti si riavvicina con il suo marchio di fabbrica: le triple. Sosa e Vanuzzo portano Sassari a -1 (32 – 31). La Virtus raggiunge presto il bonus e la Dinamo capitalizza i numerosi viaggi in lunetta che si procura. La partita si imbruttisce, le percentuali si abbassano e il Banco di Sardegna si porta in vantaggio dopo un libero di Dyson. Poi arriva il prima acuto di Simone Fontecchio, al rientro dopo un infortunio alla caviglia, che interrompe l’inerzia in favore di Sassari. All’intervallo solamente tre punti separano le due squadre: 42 – 39. La Dinamo tenta l’abbordaggio, ma il totem Cuccarolo stoppa ogni pallone che si avvicina alle sue mani. I siluri di Gaddy e Ray danno linfa vitale alla Virtus. Sanders risponde con la stessa moneta colpendo dalla lunga distanza e, con 10 punti realizzati nella terza frazione di gara, guida la rimonta dei sardi. La Granarolo spreca molto dalla lunetta e Sassari sorpassa sulla sirena del terzo quarto con un canestro di Chessa: 57 – 58. Sassari realizza solamente 4 punti nei primi cinque minuti dell’ultimo quarto. Allan Ray scalda la mano, Mazzola alza i giri del motore e la Virtus si porta a +8 (70 – 62). La Dinamo non molla e con i canestri di Logan e Sanders firma il parziale che porta la partita in parità. Gaddy esce per cinque falli e sulla cabina di regia virtussina si siede Ray. E’ proprio il capitano bianconero a decidere l’incontro realizzando gli ultimi punti della Virtus, mentre i tiri dalla lunga distanza di Sassari si infrangono sul ferro. Finisce 80 – 75.

MVP Dailybasket: Allan Ray. All’intervallo aveva realizzato solamente due punti, poi nei secondi venti minuti, quando la partita era in bilico e la palla cominciava a scottare, ha segnato 14 punti. Il capitano bianconero non ha paura ad assumersi responsabilità e sta tracciando la rotta per portare la Virtus ai playoff.