DSC_0143 [800x600]Bologna – La crisi di Bologna non conosce fine. Contro Brindisi arriva la quarta sconfitta consecutiva, giunta in modo beffardo attraverso il crollo nel secondo tempo che mette a nudo la pochezza attuale della Virtus. Inoltre i ForeverBoys, oggi, hanno adottato lo sciopero del tifo e il clima intorno alla squadra è sempre più teso. Dopo un primo quarto irreale da 30 punti realizzati, la SAIE3 si sveglia e ritorna nella mediocrità abituale permettendo all’Enel prima di riaprire la partita e poi di mettere il muso davanti. I pugliesi per vincere non hanno avuto bisogno degli straordinari di Gibson (17 punti realizzati quando ormai il risultato era già acquisito), ma hanno saputo sfruttare al meglio le evoluzioni di Viggiano (25 punti) e l’intensità di Ndoja (13 punti e 7 rimbalzi). Tra i ranghi di una Virtus ancora priva di Minard l’unico ad ottenere la sufficienza è Hasbrouck (26 punti) che è uscito dal campo durante l’ultimo quarto per un risentimento muscolare. Tutti gli altri vanno messi dietro la lavagna a cominciare dall’allenatore, incapace di dare un gioco alla squadra, e dalla società che è colpevole di non intervenire sul mercato. Per Bologna le Final Eight di Coppa Italia sono ormai un miraggio, ma questo è l’ultimo dei suoi problemi.

Quintetto SAIE3 Bologna: Poeta, Hasbrouck, Gaddefors, Smith, Gigli

Quintetto Enel Brindisi: Reynolds,Gibson, Viggiano, Robinson, Simmons

CRONACA:

1 quarto:

La Virtus parte con il piglio giusto cercando di scacciare le paure che l’attanagliano. Hasbrouck e Poeta hanno la mano calda da tre punti e lanciano Bologna sul 10 – 2. Bucchi è costretto a chiamare time out nel tentativo di scuotere la sua squadra, apparsa con la testa ancora negli spogliatoi. Il minuto di sospensione non raffredda Hasbrouck che continua a bucare la retina di Brindisi. Entrano Formenti e Zerini al posto degli spenti Gibson e Robinson. La difesa dell’Enel non riesce a  contenere le incursioni di Peppe Poeta che sembra aver ritrovato un po’ dell’esplosività persa con l’infortunio. I pugliesi trovano punti da sotto canestro grazie a Simmons con Smith tanto letale in attacco quanto innocuo  in difesa. Il primo quarto si conclude con una magata di Gibson che segna da metà campo: 30 – 17 al decimo.

2 quarto:

Ndoja porta un po’ di brio all’attacco brindisino e questa volta è Finelli a chiamare time out. Sono Moraschini e Imbrò a scuotere una Virtus che si stava addormentando. Entra in campo anche il giovanissimo Fontecchio, classe 1995, e l’età media del quintetto bianconero si  abbassa ulteriormente. Gigli fatica sotto canestro ma ci pensa Poeta, da tre punti, a ridare tranquillità alla SAIE3. Poi una fiammata di Robinson (7 punti nel secondo quarto per lui) fa ritornare il distacco tra le due squadre entro la doppia cifra. Gli arbitri compensano il fallo tecnico fischiato in precedenza alla panchina brindisina sanzionando Finelli per proteste. Fultz dalla lunetta non sfrutta il regalo e la partita diventa spigolosa. Le ostilità vengono placate momentaneamente dall’intervallo sul punteggio di 43 a 34.

3 quarto:

Hasbrouck firma il 5 – 0 che apre il secondo tempo. Bucchi prova la difesa a zona: è la mossa che cambia l’inerzia della partita. L’attacco virtussino si blocca e Brindisi, con un parzialone, sorpassa sul 48 – 49. Viggiano è l’anima della rimonta dell’Enel. Finelli toglie un nocivo Gaddefors ed inserisce Moraschini. Nel momento di maggiore difficoltà Bologna si ricompatta e piazza un contro break di 5 – 0 che la riproietta in avanti. Hasbrouck risponde a Viggiano mentre Poeta comincia ad andare fuori giri e allora ritorna in campo Imbrò. La partita diventa punto a punto, una gara di nervi più che di talento. 61 – 61 al 30esimo.

4 quarto:

Brindisi mostra maggiore decisione e cattiveria agonistica come testimoniano i 14 rimbalzi offensivi catturati. Gibson e Reynolds cacciano indietro una Virtus aggrappata alle invenzioni personali di Hasbrouck. Bologna è senza certezze, senza sicurezze e senza un timone sicuro con Poeta capace di andare ad una sola velocità. La tripla di Ndoja del 64 – 71 è un morso alla giugulare della SAIE3. Potrebbe peggiorare la situazione in casa Virtus? Sì perché Hasbrouck si infortuna e con la sua uscita dal campo svaniscono le possibilità di vittoria per la formazione bianconera. Finisce 75 – 88 con i padroni di casa che rientrano negli spogliatoi tra i copiosi e i meritatissimi fischi del pubblico.