Phil Goss e Gigi Datome (foto Fabrizio Stefanini)

Phil Goss e Gigi Datome (foto Fabrizio Stefanini)

ANCONA – Nell’ultima partita del girone di andata l’Acea Roma riesce a passare al PalaRossini superando la Sutor Montegranaro 84-86, dopo una gara equilibratissima conclusasi solo a seguito di un tempo supplimentare.

Classico quintetto schierato da coach Recalcati con l’unica eccezione data dall’inserimento di Mazzola in posizione di ala piccola al posto di Tamar Slay, reduce da una settimana travagliata senza allenementi. Roma risponde con lo starting-five usuale composto da Goss, Datome, Jones, Lawal e Lorant.

Ottimo l’inizio dei padroni di casa che in un amen si portano avanti sul 7-2 e coach Calvani decide di spendere subito il primo time-out. Sospensione efficace che scuote i giallorossi che si riportano in vantaggio 10-12 con la tripla di Lorant ed il il gioco da tre punti firmato dal playmaker Goss. Lo staff sutorino si trova a gestire il problema falli con Valerio Mazzola che ne spende presto tre, non riuscendo a contenere il diretto avversario Datome. Inizia la girandola delle sostituzioni con Slay che trova subito la prima tripla personale e Steele che prima va ad appoggiare a tabellone per il 17 pari, poi si mette in proprio e trova il canestro dai 6,75 che vale il nuovo +3 Sutor, 20-17 con cui si va al primo mini riposo.

La formazione di casa continua ad imporre il proprio gioco, con Steele che sembra non volersi fermare: segna a ripetizione ed imbecca Cinciarini che defilato realizza il canestro del massimo vantaggio (25-17 all’11’). Di Bella e Burns contribuiscono ad allargare ulteriormente il gap e Montegranaro scappa fino a +11 al 25’. L’Acea è in tilt, non riesce a trovare la via del canestro ed ha difficoltà nel contenere gli avversari, merito anche di un’ottima difesa della Sutor: nuovo time-out richiesto da coach Calvani che non riesce però a cambiare l’inerzia del match. Kyle Jhonson e l’ex Daniele Cinciarini segnano con continuità portando i calzaturieri avanti 34-18 (clamoroso parziale di 19-1 di Montegranaro). I capitolini si sbloccano al 17’ con un 2/2 dalla lunetta dell’ex Sutor Bobby Jones ed una penetrazione vincente di Gigi Datome. Dall’altra parte va a segno capitan Di Bella ma l’Acea replica con il triplone di Tambone e coach Recalcati vede un calo d’intensità dei suoi e decide prontamente di chiamarli a sé anche per farli rifiatare. Montegranaro approfitta del bonus, trasformando i falli subiti in punti dalla lunetta e mette in atto una bella azione con Steele che arpiona il rimbalzo sulla tripla sbagliata da D’Ercole e lancia subito in contropiede Burns che deposita a canestro il 42-29, parziale con cui si va all’intervallo. Pubblico soddisfatto, che si sta divertendo e sta assistendo ad una buona prova dei padroni di casa, che iniziano ad esprimere un buon basket e sembrano essere più convincenti a partire dall’affermazione nel derby sul parquet di Pesaro.

Valerio Amoroso (foto Fabrizio Stefanini)

Valerio Amoroso (foto Fabrizio Stefanini)

Roma ricuce velocemente lo strappo ed arriva addirittura al -6 grazie ai canestri di Lawal e Datome. Montegranaro accusa il colpo e, dopo aver subito la rimonta, si rimette in carreggiata grazie alla tripla di Amoroso ed al canestro di Steele e torna a +12. Datome segna dalla lunga distanza, Cinciarini risponde. Lawal va fino in fondo e schiaccia ma Roma si dimentica di difendere ed Amoroso colpisce ancora dall’arco dei 6,75. 13 lunghezze da recuperare per l’Acea, 59-46. La stanchezza si fa sentire e gli attacchi iniziano a spegnersi un po’ con qualche errore da ambo i lati del campo. Montegranaro si siede troppo, l’Acea riesce a mettere in atto un parziale di 0-7 e con la tripla di D’Ercole torna a contatto sul 59-53 al 28’. I gialloblu escono dal time-out richiesto da Recalcati, con una palla persa, Bobby Jones segna dal pitturato e la situazione si complica per Montegranaro che non riesce più a trovare la via del canestro. Si alza il coro di incitamento dei Rangers, anche gli ultras romani si fanno sentire ed esplodono sulla nuova tripla di D’Ercole che vale il -1, 59-58. Vantaggio dilapidato dalla Sutor con l’incredibile rimonta di Roma che con il 2/2 dalla lunetta di Jones torna in vantaggio di una lunghezza 59-60. Finisce il terzo periodo sul 61-60 firmato da Steele.

Ad inizio ultima frazione la terna arbitrale sanziona fallo tecnico a coach Recalcati a seguito di qualche protesta di troppo per un fallo non sanzionato ai danni di Cinciarini. Si scalda il pubblico! Datome ne approfitta per convertire in punti dalla lunetta e serve l’assist a Lawal che va a schiacciare. Roma arriva sul +3, Cinciarini va a realizzare, Amoroso segna da 3 punti e riporta avanti la Sutor 66-64. Datome replica immediatamente e c’è il contro-sorpasso. La gara prosegue sul filo dell’equilibrio; le squadre iniziano a sentire il peso dei possessi e la stanchezza. Tanti errori e 72 pari a poco più di 1’.30’’ al termine. Bobby Jones sbaglia la tripla ma viene fischiato il fallo a Tamar Slay e 3 tiri liberi a disposizione per l’americano di Roma che fa appena 1/3 a 1’.06’’ alla fine. Nell’azione successiva Cinciarini penetra e subisce fallo trasformando dalla lunetta 1 dei 2 liberi e riportando nuovamente le due formazioni in parità: 73-73. Nell’ultimo attacco è Steele ad assumersi le responsabilità, si butta dentro, ma la parabola è corta. E’ overtime al PalaRossini!

Daniele Cinciarini (foto Fabrizio Stefanini)

Daniele Cinciarini (foto Fabrizio Stefanini)

La Sutor perde Amoroso per raggiunto limite di falli ed è Cinciarini a caricare e tenere a galla i suoi, rispondendo ai canestri di Roma. Goss realizza un incredibile centro che vale l’80-82, dall’altra parte del campo Burns sfonda in attacco e i gialloblu perdono palla quando resta appena 1’.45’’. Lorant va ancora a segno e la gara sembra indirizzata sulla strada della capitale. 80-84 al 1’.24’’. Cinciarini è preciso dalla lunetta, ma Roma con Jones torna nuovamente sul +4 anche se la penetrazione era viziata dall’infrazione di passi. 84-86 firmato Burns con 2/2 dalla lunetta a 40’’ alla sirena. Goss perde palla e la rimessa è dei gialloblu quando restano appena 17’’ di gioco: la Sutor ha in mano l’ultimo e decisivo possesso del match ma Slay sbaglia l’appoggio al tabellone, sul rimbalzo Kyle Jhonsono prova la tripla che gira sul ferro ed esce. Non c’è il tap-in e Roma si aggiudica il match espugnando il PalaRossini 84-86.

Un vero peccato per la Sutor che ha condotto per larghi tratti il match, ma poi si è fatta recuperare. Non ha mai mollato ed è riuscita a giocarsela fino all’ultimo secondo dell’overtime quando ad avere la meglio è stata la formazione di Calvani, più esperta e con rotazioni più lunghe che hanno giovato. La stanchezza, qualche svista di troppo in difesa ed alcuni fischi da rivedere sono costati la partita.
Dal canto suo, va dato atto a Roma di averci creduto anche quando era sotto di 16 lunghezze, compiendo una grande rimonta ed arrivando lucida giocarsi la gara nei possessi decisivi

Segnalazione arbitrale (foto Fabrizio Stefanini)

Segnalazione arbitrale (foto Fabrizio Stefanini)

ARBITRI DELL’INCONTRO: Cerebuch, Lo Guzzo, Terreni.

MVP: Datome

QUINTETTO IDEALE: Goss, Cinciarini, Datome, Amoroso, Lorant