Micah Downs e Peyton Siva, grandi protagonisti della gara con Capo d'Orlando (Foto Buco - Juvecaserta Basket Official)

Micah Downs e Peyton Siva, grandi protagonisti della gara (Foto Buco – Juvecaserta Basket Official)

Lo scontro salvezza se lo è aggiudicato Caserta, che non demorde e rimonta dal 51-33 del secondo quarto per poi mettere la freccia del sorpasso quando mancavano solo 28” alla sirena finale.

Le pagelle dovrebbero essere divise fra primo e secondo tempo, perché tanti giocatori hanno cambiato il proprio rendimento nel corso del match, confermando ad entrambe che per poter risalire la classifica serva una maggiore continuità nell’arco del match. Per la Manital:
White 7: il più costante. Vince il duello-chiave con Hunt e in attacco dimostra per l’ennesima volta quanto le sue mani siano “educate” (20 punti e 27 di valutazione).
Giachetti 5: il -16 di plus/minus in 22′ di utilizzo dice tutto. Carente in fase di costruzione e stranamente insicuro.
Mancinelli 6: serata con meno acuti del solito per il “Mancio”. Nel quarto periodo non viene cercato in post basso dove avrebbe potuto sfruttare il proprio talento contro Gaddefors.
Rosselli 6-: ancora una prova positiva dopo l’high contro Reggio. L’unica pecca, e non da poco, è quanto abbia sofferto Gaddefors per tutto l’arco del match. Ha provato a sopperire alle carenze in regia portando palla, ma non è stato proficuo.
Fantoni s.v.
Kloof 5.5: il suo inserimento procede regolarmente. In attacco non ha ancora ben compreso il proprio ruolo e non ha il talento di Dyson, ma i segnali più incoraggianti li dà in difesa, dove non mancano né grinta né senso della posizione.
Mascolo ne
Dawkins 6/7: Lui è Miller sono croce e delizia della Manital di quest’anno. Non si sa mai cosa aspettarsi da entrambi: il suo primo tempo è vicino alla perfezione (24 punti e 8/13 dal campo) perché interpreta il ruolo di finalizzatore delle transizioni. Nel secondo tenta di riprendere il filo del discorso ma si perde (2 punti e 1/5 dal campo). La squadra in attacco non trova nessuno che lo possa sostituire e perciò naufraga.
Miller 5: non porta dalla panchina il suo solito cambio di ritmo, anche perché nel primo tempo non ce n’è bisogno. Poi spegne la luce e Vitucci lo fa accomodare in panchina dopo aver perso tre palloni sanguinosi (dei 13 persi dalla Manital nel secondo tempo).
Ebi 5.5: Paga il fatto di essere rimasto in campo per quasi tutto l’ultimo periodo, quello fatale per Torino; in difesa ha svolto il compito diligentemente, non invece in attacco.
Vitucci 5.5: Battuta d’arresto dolorosissima che rischia di abbattere tutte le certezze della squadra da quando è subentrato a Bechi. Dovrà cancellare dalla mente dei giocatori questo match ed evitare che la squadra abbia la psicosi dei finali punto a punto.
Caserta:
Downs 7: meno preciso del solito al tiro dalla lunga (2/9) ma nel quarto quarto è una spina nel fianco. Insieme a Jones tiene aggrappata al match Caserta nel primo tempo, poi suggella la vittoria con la schiacciata del +4.
Siva 6.5: 5 assist nel finale confermano quanto sia decisivo per gli equilibri di Caserta. Leader incontrastato e anche per lui doppia doppia (12+10 assist), ormai d’ordinanza.
Hunt 5.5: perde il duello con White che gli segna in faccia a ripetizione ma è l’unico ad approcciare bene al match. 10 rimbalzi che pesano. Rimandato ai liberi (4/9).
Cinciarini 5.5: gettato nella mischia per 19′ nonostante i problemi fisici per far rifiatare i titolari. Numeri pessimi (-3 di Valutazione frutto dell’ 1/7 al tiro) ma gode delle “attenuanti”.
Jones 6: parte bene, ma vista la serata di grazia del pari ruolo Gaddefors, guarda il secondo tempo dalla panchina. Meglio in attacco che in difesa.
Ghiacci ne.
Metreveli s.v.
Ingrosso ne.
Gaddefors 8+: risponde presente ogni volta in cui c’è bisogno. Si accende negli ultimi 45” quando con due triple accende la speranza. E da lì rimane un enigma per ogni difensore torinese: buzzer beater nel secondo e nel terzo quarto altrettanto fondamentali, a conferma di una serata di grazia. 21 punti con soli 10 tiri tentati.
Giuri 7.5: Sua la tripla che accorcia le distanze dopo aver subito il 7-1 dal pareggio a quota 70 e sua sopratutto quella del primo vantaggio a 28” dal termine. Chiamasi personalità.
Dell’Agnello 7: La sua squadra barcolla per tutto il match, ma non molla mai. E piazza il colpo del ko quando ha la prima e unica occasione. É tanto vicina la zona salvezza quanto quella per i playoff.