Dario Colombo

Dario Colombo

Dove eravamo rimasti?

Era il 1995 quando uscivo per l’ultima volta dal portone di “Giganti del Basket”, il primo e più glorioso periodico nella storia del basket (non solo italiano). Ritorno a scrivere di canestri nella nuova veste di direttore editoriale di “Dailybasket” e l’occasione la offrono due nuove iniziative editoriali che stanno per decollare, una annunciata ma senza alcun dettaglio, l’altra non annunciata ma con dettagli già più definiti, stando almeno agli spifferi che filtrano dai portoni dei palazzetti, da sempre prodighi di notizie.
Quella annunciata è naturalmente la nascita di un nuovo canale TV “all basket” a cura della Federazione, di cui Gianni Petrucci ha dato notizia ad Ancona nel giorno dell’All-Star Game.
Scelta, da un punto di vista di comunicazione, non proprio felice, inserita tra il discorso di un contrammiraglio, quello di un operatore turistico trentino, la presentazione dei programmi estivi della nazionale di Pianigiani, il lancio di un filmato troppo lungo e troppo noir destinato agli arbitri.
Un’iniziativa come quella della nascita di un canale TV meritava da sola una conferenza stampa, magari nel Salone d’Onore del CONI, avendo ben chiari palinsesti, format, protagonisti, conduttori e magari anche budget per i diritti TV.
Il risultato della “breaking news” di ieri alla fine è stato quello di oscurare sui (pochi) giornali presenti tutto il gran lavoro che attende la Pianigiani Band da giugno in avanti, che era invece esattamente il motivo per cui era stata convocata la conferenza stampa.
Una “diverting communication” (sorry per il termine tecnico, non lo farò più): comunico una cosa che distrae da un’altra. Soprattutto, un blitz che ha scontentato un po’ tutti: i giornalisti che non hanno avuto altre notizie sul canale TV (forse perché non ce ne sono proprio) e – ma non lo ammetterà mai, giustamente – Simone Pianigiani, che si è visto togliere un po’ di attenzione sui programmi delle sue Nazionali, che forse in questo momento invece ne avrebbero bisogno, visto che i Mondiali li vedremo in TV.
Da un canale TV a un clamoroso ritorno, quello di “Superbasket”, che dovrebbe rivedere la luce in occasione delle Final Four di Eurolega sotto la direzione di Dan Peterson, con Pietro Colnago alla scrivania di caporedattore e naturalmente Giulio Ciamillo a fornire il materiale fotografico.
Ancora da scoprire se si tratterà di un prodotto cartaceo destinato solo al pubblico delle Final Four (uhm) o di un prodotto per il web (già meglio).
Resta solo da capire come mai – vista la contiguità dell’editore – la direzione non sia stata affidata a Claudio Limardi, che di “Superbasket” è stato l’ultimo direttore e ne conosceva lo spirito. In fondo, che una testata abbia come editore o azionista di riferimento un club di primo piano, non sarebbe una novità: l’ultimo editore vero di “Superbasket” e “Giganti del basket” fu Alfredo Cazzola, all’epoca proprietario della Virtus che vinceva tutto. Bastava essere direttori autorevoli e credibili per far dimenticare a chi apparteneva il giornale e produrre utili.
Siamo certi che anche per Peterson & C. sarà così.