Richard Hickman: (21 p., 3/5 da tre, 25 di valut.) la Scavolini si aggrappa ancora una volta al suo play per vincere la quinta partita consecutiva. Infatti, nel momento più importante dell’incontro, è ancora una volta il talento ex Casale a cambiare l’inerzia del match a favore dei suoi. Prima la bomba del -2, poi l’assist per la tripla del pareggio di Flamini ed infine palla recuperata e 5 punti in fila per il 70-65 con cui si conclude il minuto 36. 8/10 dal campo, 4/4 nei liberi, 5 assist e 2 recuperi e 3 rimbalzi difensivi per una prova da leader. Sarà un caso ma da quando il play ha iniziato a giocare pallacanestro, Pesaro ha vinto 7 delle ultime 8 partite disputate.

Petteri Koponen: (24 p., 9 f.s., 32 di valut.) miglior marcatore e miglior giocatore per valutazione di giornata. Week end da incorniciare per il play-guardia della Virtus Bologna. Grazie ad un ultimo periodo da urlo, i felsinei espugnano Roma. Come detto, sono proprio gli ultimi 10′ da 13 punti, di cui 10 in fila, che scavano il solco decisivo rompendo il lungo equilibrio. Letale dal perimetro (4/5) rompe in due la difesa romana a suon di penetrazioni, conquistando la bellezza di 9 falli, tanti dei quali concretizzati con un 8/10 dalla lunetta. Anche in difesa si conferma un buon marcatore, impreziosendo la sua partita con 1 recupero e 4 carambole, tutte nel suo pitturato.

Yakhouba Diawara: (18 p., 11 rim., 5 rec.) nella partita più sentita dal pubblico varesino, l’ala ex Miami distrugge Milano con una prepotente doppia doppia. Sfruttando il suo fisico possente, attacca il pitturato con decisione e i frutti sono enormi: 6 falli subiti, 8 rimbalzi offensivi e 15 punti, 5 dei quali realizzati dalla linea della carità. All’interno di una partita consistente in attacco, ci sono 3 rimbalzi e 5 recuperi in difesa. Nota stonata, le 5 palle perse. Il tabellino personale registra al termine della sfida 25 di valutazione.

Greg Brunner: (17 p., 8 rim., 3 stop.) schierato sia da centro che da ala forte, l’ex Montegranaro restituisce con una prova a 360° la fiducia ripostagli dalla dirigenza canturina. 25′ al tiro perfetti, poi Trinchieri gli concede gli ultimi 60″ facendolo entrare al posto di Shermandini ed ecco che un comodo tiro si trasforma in un banale errore. 7/8 dal campo, il 100% nei liberi, 2 assist e 2 rimbalzi offensivi sono i suoi numeri in attacco. Nelle retrovie, fa a sportellate portando a casa 6 rimbalzi, aggredisce l’avversario scippandogli 4 palloni ed infine ruggisce con 3 stoppate. Un leone.

Tony Easley: (15 p., 5 stop., 21 di valut.) il pitturato è la sua zona di competenza e da lì si paga pegno. E’ questa la legge non scritta dell’ex Forlì che ipnotizza gli avversari a suon di stoppate. In sette partite con Sassari, le foto inflitte agli attaccanti sono 15, per una media di 2.1. Meno brillante al tiro, 5/10 con una schiacciata, salta come una gazzella per tirare giù carambole (6) con 3 offensive.

All. Carlo Recalcati: Vittoria prestigiosa ed importante quella di Varese che, con un terzo periodo da incorniciare, sgretola Milano. Solo 4 infatti i punti concessi ai rivali di sempre nel terzo mini tempo, ribaltando un esile svantaggio (-1) ad un +13 che risulterà decisivo. 16 punti su 18 totali in casa dimostrano la doppia personalità di una squadra che, in trasferta, viaggia a soli 2 punti su 16 disponibili.

Andrea Pecile: (30 p., 11/11 nei t.l., 41 di valut.) bum bum Pecile! la Bologna scudata ritrova il sorriso, grazie alle prodezze dell’uomo di Trieste. 31′ sontuosi, coronati da una prova al tiro dal campo (8/12) con tre triple eccelsa. Nel supplementare mette in ghiaccio la partita con il canestro del + 4. Nel curriculum compaiono anche 4 rimbalzi, 3 recuperi, 3 assist e 9 falli subiti.

Jimmy Lee Hunter: (28 p., 4/7 da tre, 28 di valut.) una mano pesante da tre (57.1%) e una consistente attitudine ad attaccare il ferro (5/9 dall’area) e 6 falli subiti sono stati un contributo decisivo per permettere a Brindisi di sbarazzarsi anche di Ostuni. La guardia di Memphis piazza due dei tre liberi a fine del secondo quarto, due punti che valgono il + 2. Una sua schiacciata regala il massimo vantaggio (+ 17) ai suoi al 25′. Una sua tripla al quarantesimo toglie agli ospiti l’ultima esile speranza di aggancio.

Michael Hicks: (21 p., 6/7 da due, 22 di valut.) la seconda miglior prova stagionale dell’esterno di Barcellona non basta per evitare una pesante sconfitta interna. L’inzio è altalenante, rimbalzo offensivo e canestro, poi due perse ed un tiro sbagliato e in un amen 7 punti in fila per riportare i suoi a – 3. Da quì in poi un incubo, fino agli ultimi 5′ dove altri 7 punti su 9, gli ultimi della squadra, avevano regalato l’illusorio vantaggio (+ 1 al 38′).

David Brkic: (22 p., 12 rim., 40 di valut.) sotto le plance si esibisce in uno spettacolare duello con Patrick Baldassarre. In 43′ non perde mai la lucidità, colpendo con ripetuta chirurgia nel cuore dell’area  con 8/12 e 7 falli subiti. Nella lotta a rimbalzo 3 sono offensivi. A referto anche 4 assist. In difesa oscura i rivali di turno con 3 stoppate e 2 recuperi. Un 2/2 dalla lunetta aveva portato i suoi a giocarsi il supplementare.

Patrick Baldassare: (28 p., 9/13 da due, 12 rim.) indomabile in una gara eterna, si sbatte su ambo i lati del campo, influendo e non poco specie nella meta campo avversaria, non solo i 28 punti, ma anche 6 falli subiti, 4 rimbalzi e tanta precisione nelle conclusioni (10/14 dal campo e 7/7 dalla lunetta). 12 punti nel primo tempo, ben 10 nel solo quarto periodo. Reattivo nei momenti più caldi del match. Blinda la sua zona con 3 recuperi.

All. Giulio Griccioli: Scafati fa sul serio, come dimostra questa vittoria, ottenuta non di certo contro l’ultima della classe. La differenza è stata nelle ottime percentuali (69%) ottenute vicino a canestro, limitando così il brutto 4/15 dal perimetro. Quarto posto, a 4 punti dalla vetta, con il miglior centro del torneo (Thomas 10 + 12) fanno e devono far sognare.