Jonathan Tabu: (22 p., 4/7 da tre, 6 ass.) il play di Cremona inizia con l’annullare Poeta e in seguito si prende i suoi compagni sulle spalle e li trascina al successo, come dimostrano i 10 punti segnati con il 100% al tiro e i 4 assist nel solo quarto periodo di gioco. Che comunque era la sua giornata, lo si era intravisto quando un suo tiro pesante, dopo pochi secondi dall’avvio, aveva bucato la retina della Virtus. Segna dalla lunetta cinque degli ultimi otto punti della squadra. A completare l’ottima prestazione, 4 rimbalzi difensivi e 2 recuperi. 29 di valutazione

Clay Tucker: (20 p., 9 ass., 32 di valut.) pronti e via e Clay perde un pallone, alla fine del primo quarto a referto mette solamente 4 punti, conditi però da 3 assist. La sua partita è invece un crescendo continuo, al contrario dell’opaco inizio. Trovando problematico il tiro dal perimetro (0/3) decide di attaccare il ferro e i risultati producono un efficace 66.7% con dodici conclusini tentate. La cosa che impressiona è la facilità con la quale dispensa assist (9). A rimbalzo si sbatte e alla fine le 6 carambole catturate risultano preziose.

Pietro Aradori: (19 p., 7/7 da due, 24 di valut.) un suo gioco da 3 punti, canestro più tiro libero aggiuntivo al minuto 13, regalano a Siena il sorpasso decisivo su Biella, prendendo progressivamente il controllo del match. Pietro chiude il secondo periodo segnando la bellezza di 13 punti. Implacabile nell’area (7/7) e 5 falli subiti per altrettanti tiri liberi realizzati, offre a Pianigiani una prova da lode, completata con un assist e 4 rimbalzi. Unica nota stonata il 0/3 dall’arco dei tre punti.Tutto questo in 25′.

Quinton Hosley: (31 p., 3/5 da tre, 31 di valut.) l’ala di Sassari conquista il Forum, sgretolando Milano con una mostruosa prova offensiva. Il suo biglietto da visita è una schiacciata dopo 1′, alla fine della partita saranno 4, prima di trafiggere gli avversari con 7 punti in fila che fanno scappare i suoi.Com’è giusto che sia, segna l’ultimo canestro dell’incontro e la partita finisce con un suo rimbalzo difensivo. Travolgente nel pitturato avversario, realizza 9 canestri su 16, si fa valere anche a difesa del proprio canestro, catturando 6 carambole, recuperando 2 palloni e annichilendo con una stoppata l’avversario di turno.

David Andersen: (19 p., 6/8 da due, 27 di valut.) asse portante per questa Montepaschi, anche contro Biella non si smentisce, sfoderando una prova di solidità e quantità. Di un’altro pianeta quando decide di giocare in post basso, sfrutta la sua mano per colpire anche dai 6.75 (1/2) e oltre il 44% in stagione. Sempre ben posizionato per calamitare palloni vaganti (6) si esalta nel  fornire assist (4) ai compagni. Prezioso.

All. Romeo Sacchetti: Sassari non vuole più fermarsi e anche a Milano, contro una squadra ringalluzzita dalla vittoria in casa Virtus e dal bis in Eurolega contro il Kazan, vince con merito una partita controllata per oltre 35′ di gioco, pur senza un certo Trevis Diener. Dopo 20 giornate nessuna avrebbe mai ipotizzato di vedere la compagine sarda seconda, in compagnia di Milano e Bologna. Anche se alcune squadre devono recuperare delle partite, ciò non toglie i meriti a questi ragazzi ed al suo mister.

Leemire Goldwire: (27 p., 7 rec., 26 di valut.) prima apparizione nella top five di giornata per il pley di Brescia, capace con una prova a 360°, dicondurre la sua squadra alla vittoriaa sul campo di Verona. 9 punti realizzati nei primi 10′ coincidono con l’allungo di Brescia, + 10 alla mini pausa, mentre un secondo quarto giocato a nascondino (0 punti) fanno precipitare  i suoi sotto di uno alla pausa lunga. 8 punti filati tra la fine del terzo periodo e l’inizio del quarto, regalano ai lombardi l’allungo decisivo.Chiude la sua partita sbagliando un tiro dall’arco dei tre punti. Efficace al tiro (10/18) con 4 bombe a bersaglio, risulta determinante anche in fase difensiva (7) recuperi.

Lester Marigney: (19 p., 6 ass., 27 di valut.) sempre più leader indiscusso di Scafati, anche contro Piacenza, regala ai suoi tifosi una prova superlativa. Pochi i tiri tentati dalla guardia americana che chiude la partita con un 5/10 dal campo, realizzando 7 punti su 9 tentativi dalla linea della carità. Ispira i compagni a suon di assist (6) e anche in difesa, con 5 recuperi, mette un tassello importante sulla vittoria, mai stata comunque in discussione.

Bobby Jones: (14 p., 11 fal. sub., 26 di valut.) l’ala di Pistoia sfiora la clamorosa tripla doppia, merito di una costante pressione sulla difesa avversaria, costretta a usare le maniere forti per fermarlo. Se il tiro dal campo  è stato a tratti imbarazzante e poco incisivo (4/12) con 0 triple realizzate, a rendere così elevata la sua valutazione sono stati: il 6/8 dalla lunetta, gli innumerevoli falli subiti (11) i 9 rimbalzi catturati, di cui 3 offensivi, i 2 assist e le 2 stoppate.

Guillame Yango: (13 p., 3 rec., 20 di valut.) In 19′ di gioco offre a coach Zare Markovski un buon contributo, specie in fase difensiva, mentre in attacco segna il suo primo canestro, realizzato in schiacciata, quasi alla fine del primo tempo. 5/6 da due, 3/3 nei tiri liberi, 4 rimbalzi, 3 recuperi, 2 assist e 2 palle perse, il suo curriculum.

James Thomas: (9 p., 12 rim., 25 di valut.) pur segnando la miseria di 9 punti, frutto di un 3/5 dal campo e di un 100% dalla linea della carità, il centrone di Scafati risulta ancora una volta il migliore nel suo ruolo. Ancora una volta un guerriero sotto le plance, cattura carambole su ambo i lati del campo, brillando ancora una volta per senso della posizione. In difesa offre il suo consueto contributo con 5 recuperi.

All. Piero Bucchi: Vittoria che vale doppio, quella conquistata sul campo di Barcellona. La squadra pugliese vince grazie alle ottime percentuali vicino a canestro (73.1%) che riescono e non poco a colmare le orribili percentuali dal perimetro (18%). Sempre avanti, la squadra di Bucchi ha avuto il merito di non disunirsi quando Michael Green con una tripla al 38′ aveva dato ai suoi il vantaggio.