Ecco il miglior quintetto del massimo campionato di pallacanestro italiano andato in scena tra il 7 Aprile e le festività di Pasqua.

Marques Green: (18 p., 10 ass., 27 di valut.) come sempre è uno dei migliori, se non il migliore di Avellino. Anche contro Roma, nonostante la sconfitta interna subita, il play tascabile scrive sul personale tabellino la terza doppia doppia stagionale. All’andata, i suoi 35 punti e 13 assist avevano permesso agli irpini di espugnare la capitale. Peccato che in questa partita si sia spento nell’ultimo periodo, quello più importante, realizzando solo 3 punti, frutto di una tripla, con un totale dall’arco di 2/8. Bene nel tiro da due (3/3) e nei tiri liberi (6/7). Subisce 5 falli e si rende utile grazie ai rimbalzi, ben 6 e alle palle recuperate (3). Giocando 33′, rispetto ai suoi abituali 36.6, che spesso sono diventati 40, ci si aspettava più lucidità nel momento cruciale, ma ciò non toglie che la sua sia stata comunque una buona partita.

Aubrey Coleman: (19 p., 7 f.s., 25 di valut.) come a Bologna predica nel deserto e forse chissà, perchè frustato dall’ennesima quanto inutile prestazione personale, sparisce nel tempo supplementare, prendendosi solamente un tiro e per giunta sbagliandolo pure. Anche contro Varese si accende a sprazzi e quando lo fa sgretola in due la difesa lombarda. Consapevole del suo enorme atletismo, punta con decisione il canestro avversario, portando a referto 8 punti dal campo su 6 tentativi e andando con costanza in lunetta (8/10). Presente a rimbalzo con 6 palloni catturati, sfodera un’immensa prestazione difensiva con 6 palloni scippati. In 33′ ci sono pure 2 assist.

James White: (24 p., 6/9 da due, 28 di valut.) stanco di vedere Cremona a stretto contatto, nel terzo periodo, come una furia, segna 9 punti e recapita alla sua squadra 3 recuperi, chiudendo la gara con largo anticipo. 8/15 al tiro, con una schiacciata, marchio di fabbrica in casa White, si veste anche nei panni di un ricamatore, servendo ai compagni 6 assist. Alla fine della partita, sono 5 le palle recuperate, altrettante quelle perse. La sua serata da leader indiscusso della Scavolini, fa registrare 5 falli subiti e 4 rimbalzi. E intanto il trono dei marcatori si fa sempre più vicino.

Antonis Fotsis: (21 p., 5/9 da tre, 26 di valut.) spesso criticato perchè rifiuta tanti tiri, a Montegranaro decide di usare la sua arma illegale con maggiore frequenza, ovvero il tiro da tre, con risultati più che soddisfacenti, come dimostra il 55.6% su nove tentativi. Anche da due è pressochè implacabile (2/3) e, insieme al connazionale Ioannis Bouroussis, risulta il top scorer di Milano. Solita fisicità sotto le plance (8) carambole di cui 2 offensive, si traveste nei panni da leader, quando al minuto 35, realizza la tripla che spezza definitivamente l’equilibrio. Nel suo curriculum di giornata: 2 stoppate, 2 assist, 1 recupero e 3 falli subiti.

Tautvydas Lydeka: (20 p., 9 rimb., 34 di valut.) chiamato a sostituire Cusin, ancora una volta si fa trovare pronto e per giunta risponde con una prova da Mvp di giornata. Dominante nel pitturato offensivo (8/9 al tiro, 6 falli subiti e 3 rimbalzi, quanto in quello difensivo, recapitando 6 carambole e annullando lgli attacchi della Vanoli con ben 4 scippi. In 32′ può bastare per far stare tranquilli dirigenti, tifosi e compagni.

All. Sergio Scariolo: A Montegranaro non era una partita facile e, pur non brillando, ma dando comunque alcuni segnali incorraggianti, Milano riesce ad ottenere due punti preziosi, grazie agli ultimi 5′ di grande intensità difensiva e ad un tiro da tre in giornata di grazia (10/19). Ora il derby contro Cantù dirà se Milano potrà essere l’anti Siena.