Daniel Hackett, MVP delle finali (foto euroleague.net)

Daniel Hackett, MVP delle finali (foto euroleague.net)

Acea Roma-MontePaschi Siena 63-79 1-4

Siena è campione d’Italia 2013. Siena vince il suo settimo scudetto consecutivo. Siene vince le Finali Scudetto 2013. A Roma non è bastato il fattore campo in Gara 6 per poter allungare la serie finale contro una MontePaschi che ha gestito al meglio una gara difficile dal punto di vista tecnico ma soprattutto sul piano nervoso. Una gara che farà discutere nei prossimi giorni per tantissimi episodi dubbi. Non è bastato un super Datome alla Virtus che non ha molto da recriminare. Siena è stata più forte e ha meritato la vittoria sul campo. Una serie a 7 partita non lascia spazio a grandi interpretazioni. La squadra più forte vince e Siena ha portato a casa il suo ottavo scudetto con Daniel Hackett MVP delle finali.

Quintetti Titolari

Acea Roma: Phil Goss, Bobby Jones, Luigi Datome, Jordan Taylor e Gani Lawal

Montepaschi Siena: Bobby Brown, Benjamin Eze, Kristjan Kangur, Daniel Hackett e David Moss.

Primo Quarto

Tanta difesa nei minuti iniziali. Roma esce benissimo sugli scarichi e non lascia tiri con spazio a nessuno. Siena dall’altra parte mette il fisico sulle penetrazione dei romani. A farne le spese è Datome che si vede recapitare una stoppata incredibile da Eze. I primi punti della partita sono per il centro della Montepaschi che appoggia in testa a Lawal. Datome vuole mettersi in moto presto e piazza la tripla per il primo vantaggio di Roma (3-2). Siena piazza il primo parziale della sua partita con Brown e Hackett che segnano dalla lunga distanza Lawal, dopo un inizio di solo sponde per i compagni, segna di potenza e rimette Roma a 3 punti di distanza (5-8). Roma spreca in un paio di occasioni ma con la tripla di Jordan Taylor ritorna in parità a quota 8. La gara non ha un padrone. Le squadre si alternano al comando ma nessuna riesce a trovare il parziale vincente, e la difesa adatta, a fermare l’attacco degli avversari. La partita si fa nervosa e sullo scadere del quarto succede ciò che non ti aspetti. Mentre le squadre tornano in panchina, parte una discussione tra Paternicò, il secondo arbitro, e Calvani su un fallo non fischiato a Bailey. Gli animi si scaldano e parte il tecnico per Calvani. Il Coach di Roma risponde male e viene trattenuto dai suoi assistenti. Paternicò è inflessibile e punisce la reazione: la partita di Calvani finisce qui, è espulso. Al Palatiziano è il panico. Gli stewart devono gestire una situazione difficile mentre Massimo Maffezzoli prende il posto di Calvani.

Secondo Quarto

Dopo l’espulsione di Calvani Roma è scossa e Siena è bravissima a sfruttare la situazione di confusione in campo. La Montepaschi piazza un parziale di 10 punti che la porta in due minuti a più dieci di distanza. Roma si riprende quando ci sono 6 minuti a metà gara. Lawal e Datome mettono 6 punti fondamentali per dare respiro a Roma. L’aria al PalaTiziano è tesissima. Siena continua a macinare e in un amen è 32 punti. Roma arranca a dodici di distanza poi arriva un parziale di dieci punti che inizia con una tripla di Datome e, con i liberi di Phil Goss, aggancia Roma a meno uno di distanza. La cattiveria di Roma è prima di tutto difensiva. Siena non trova più la strada per il canestro. Datome ha in mano la sua squadra che con i muscoli e con il cuore finisce il quarto più difficile della sua stagione pareggiano a quota 33.

Datome in elevazione (Foto Alessio Brandolini 2013)

Datome in elevazione (Foto Alessio Brandolini 2013)

Terzo Quarto

La Menssana, dopo essere sparita dal campo nei minuti finali del secondo quarto, inizia presto a segnare e piazza subito il parziale che la riporta a otto di vantaggio (33-41). La Virtus sembra frastornata. Datome tiene vive le speranze di Roma con una tripla da otto metri che da qualche speranza a Roma. Siena però è freddissima. Non si ferma e con Kangur trova il massimo vantaggio della partita +14. I contatti in campo non si contano più. Jordan Taylor è costretto ad andare negli spogliatoi per il riacutizzarsi del problema al naso. Senza Taylor in campo arriva il peggior momento della Virtus. Siena mette in moto Jenning e Carraretto che portano la Montepaschi a quota 60 alla fine del terzo quarto, con Roma ferma a quota 47.

Quarto Quarto

Ci sono 10 minuti da giocare ma le facce non sono quelle giuste per la Virtus che inizia il parziale senza energia. Non c’è più pressing difensivo non c’è intensità in attacco. Resta un solo Goss a cercare di portare a casa la vittoria mettendo a segno 7 punti in 5 minuti. Sono saltati gli schemi difensivi e Roma continua a subire punti con Bobby Brown, una scheggia tra le linea della difesa romana, e Carraretto il capitano dei Siena che nella partita che conta, mette tre triple importantissime per uccidere la partita. A tre minuti dalla fine è Montepaschi 77- Roma 63. Maffezzoli chiama Time Out e il pubblico di Roma risponde accompagnando la Virtus in panchina con gli applausi. E’ finita. Si aspetta solo che suona l’ultima sirena di questa stagione. Siena vince Gara 5 della finale scudetto 79-63 ed è Campione d’Italia per la settima volta consecutiva, l’ottava della sua storia.

Tabellino


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