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Dopo una gara in sostanziale equilibrio, nel momento in cui l’inerzia sembra girare in favore dell’Acea Roma, la Montepaschi tira fuori dal cilindro quattro triple di fila per confezionare un parziale di 18-2 che annulla ogni velleità combattiva dei romani. Ma la serie, che va sul 2-1 si annuncia ancora complessa e indefinibile. Palazzetto strapieno di un pubblico entusiasta che attende una vittoria chiarificatrice delle forze in campo, ma certamente Calvani non ha portato qui i suoi a fare l’agnello sacrificale e lo dimostreranno con grande applicazione, combattendo alla pari e in cui emerge stasera il carattere di Bobby Jones, mentre Lawal verrà limitato da una difesa biancoverde attenta. Cantano forte i tifosi di casa prima dell’inizio della tenzone tra il piccolo borgo medievale e la città dei Papi e della Storia. La tripla di Datome da inizio alle segnature, replica faticosa di Moss 2-3, che però si ritrova contestati due falli in meno di due minuti. Ancora Moss poi Lawal 4-5 e arbitri che sembrano fischiare i sospiri. Hackett con una tripla cerca un allungo 9-7 al 4’. Roma pressa a tutto campo, subisce ma Goss ha la bomba del sorpasso, poi un contropiede ancora della Virtus merita l’instant replay per vedere se Hackett abbia o no subito sfondamento da Lawal, ma ne esce fuori che il tiro precedente di Goss era da due 11-11. Si riprende con la tripla di Carraretto, ma Datome (una prestazione straodinaria, come da tempo non gli riusciva) è innescato bene, poi Brown e il contropiede di Ortner propiziano un tentativo di fuga 19-13 grazie anche alla box and one. Calvani ovviamente ferma la competizione con un riflessivo timeout. Hackettime: Daniel penetra di forza nell’area visrtussina e porta a casa falli e punti, al 9’ 25-17.Però Datome e Goss sono reattivi e di mano calda, e il periodo si chiude 28-24.

Phil Goss in acrobazia segna con le mani sul viso un canestro favoloso, però Matt Janning sembra aver voglia di farsi notare in questi playoff 31-26. Come del resto D’Ercole che pareggia da tre 31-31 al 3’. Jones scampa un tecnico protestando su un fallo netto commesso sotto la nostra postazione, il gioco si fa duro 35-33 al 15’, con Bailey e Lorant in campo. Uno sciocco fallo su Brown dell’ungherese costa 4 liberi alla Virtus per le proteste aggiunte (tecnico), ma non c’è pericolo: sul cambio di campo lo stesso succede per compensazione ai danni di Moss, con il pareggio di Datome e il quarto fallo per l’ala di Chicago, chirurgicamente estromesso dalla partita. Il break dell’Acea 0-8 richiede il puntuale timeout di Banchi sul 39-43. Perdono un po’ la testa i signori in nero/arancio, succede un po’ di tutto in campo e fuori, fino ai due liberi di Sanikidze 41-43 con 49”. Il canestro di Ress quasi in chiusura rimanda però negli spogliatoi in parità 43-43. Datome super 18 punti.

Cinque punti di Bobby Jones in avvio, per una Virtus in trance agonistico 43-48. Ma la Montepaschi non si demoralizza e trova risorse in Eze e il sorpasso con Janning 49-48 al 24’ con una difesa asfissiante e contropiede, tanto che Roma si ritrova il bonus rapidamente esaurito  (del tutto inutile, non verrà più fischiato nulla). Break di 10-0 chiuso da un libero di Lawal. Ma Eze, nonostante 4 falli, non demorde. Roma trova però il pari con due triple di Taylor e Datome 55-55 al 27’. Czyz per il vantaggio esterno, Hackett pareggia di forza. Liberi per Datome, omaggio arbitrale: saltando l’ala sarda va a spigolare il tabellone. D’Ercole e Taylor per il break romano a fine quarto, ricucito dalla bomba di Marco Carraretto: 62-64.

RESURREXIT BOBBY BROWN. Hackett per il nuovo pari, ma Taylor vuole essere dentro la gara 64-66. Nuovo pareggio di Daniel, che contesta poi un tiro a Jones, che va in lunetta 66-68. La difesa senese è incredibile, ma in attacco non si segna fino alla punizione di Lorant da tre 66-71 al 34’. I giocatori mensanini si sentono frustrati (a parer loro) perché non tutelati da un arbitraggio che tutto concede ai romani, specie a Lawal sotto canestro: Banchi decide di dare respiro ad Hackett, che sembra sul punto di cedere, al 35′. Mossa vincente, entra Janning sul 68-75 e parte la resurrezione della Montepaschi; un parziale di 18-2 che lascia senza fiato i romani, mentre il pubblico di casa va in visibilio. Brown infila due triple di speranza con 3’ da giocare 74-77 per vedere il pareggio di Janning e il vantaggio di Hackett, rientrato per Carraretto e rinfrancato, con 2’ ancora sul cronometro. Brown da tre e Ress 86-77 con 42” per annichilire definitivamente l’Acea, che però ci prova fino alla fine.  89-81 il risultato conclusivo; è stata battaglia vera e autentica tra due formazioni che si sono affrontate a viso aperto, attenzione alle ripercussioni psicologiche, perché il vantaggio di Siena stasera è solo statistico, la serie è lunga, molto lunga. Non è bastato alla Virtus Roma aver tirato il doppio dei liberi rispetto alla Mens Sana (27 a 14), tirare alla pari da tre punti, vedere Moss con soli 16′ sul parquet: occasioni come questa potrebbero non ricapitare più.

MONTEPASCHI SIENA – ACEA ROMA   89-81 (28-24, 43-43, 62-64)

MONTEPASCHI SIENA: Brown 23, Eze 10, Carraretto 6, Rasic, Kangur 2, Sanikidze 4, Ress 4, Ortner 4, Lechthaler, Janning 13, Hackett 17, Moss 6. All: Luca Banchi

ACEA ROMA: Goss 12, Jones 15, Tambone, Tonolli, Gorrieri, D’Ercole 6, Datome 25, Bailey 2, Taylor 7, Lawal 7, Czyz 2, Lorant 5. All: Marco Calvani

Arbitri: Guerino Cerebuch, Gianluca Mattioli, Emanuele Aronne.