Sacripanti: ”Abbiamo cercato di togliere ogni soluzione di pick & roll, di difendere su ogni situazione di questo tipo soprattutto su Leunen che ha invece messo l’unico tiro che poteva costarci il supplementare. Soluzioni estreme difensive per evitare di far innescare le grandi potenzialità offensive di Cantù, questa grande applicazione ci ha tolto un po’ di energia in attacco. Siamo stati bravi nell’allargare il campo con buone soluzioni, forse abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna che credo però ci siamo meritati se penso a tutti i 40 minuti. C’è stato ampio spazio per i nostri ragazzi, Marzaioli ha messo 8 punti compreso il libero della vittoria, ed è stata una grande emozione per tutti noi. Un successo che ci da entusiasmo e che ci aiuta ad affrontare tutti i problemi che abbiamo, un grande premio ed una soddisfazione che i ragazzi si sono regalati per una salvezza ora davvero matematica. Emozioni che non sono mancate nemmeno a me, nonostante siano passati sei anni dall’ultima stagione a Cantù sentire quegli applausi mi ha dato una grande gioia e soddisfazione. Non penso sinceramente alle chiacchiere che mi danno come prossimo allenatore di Cantù, chiarisco che nessuno mi ha contattato e sono preoccupato più di quello che sta accadendo nella mia società”.

Pino Sacripanti

Pino Sacripanti

Trinchieri: ”Le parole stanno a zero questa sera, i fatti sono molto più evidenti. Ora più che la posizione di classifica credo ci sia da fare una bella analisi per comprendere cosa abbiamo dentro la testa. Commentare questa gara è difficile, non riesco a capire emotivamente la mia squadra. Non mi sento di poter prendere in giro nessuno, società e tifosi in primo luogo, è un momento difficile, il più difficile e sono estremamente preoccupato. Oggi c’è stata una squadra che ha lottato su ogni pallone, che ha trasmesso cuore ed emozioni, quella squadra sicuramente non eravamo noi. Abbiamo provato diversi quintetti, soluzioni, stimoli di ogni genere e non siamo mai stati in grado di trovare una scintilla, una reazione, siamo paralizzati dalla paura”.