Andrea Trinchieri (foto di Savino Paolella 2013)

Andrea Trinchieri (foto di Savino Paolella 2013)

 

Zare Markovski (Scavolini): “Una bella partita, che fa onore al campionato, perché da parte nostra avere 11 tiri in più (in realtà sono stati 7, n.d.r.) contro una Cantù più intensa è un dato positivo. Purtroppo non eravamo in grado di porci con altrettanta intensità in attacco, perché spesso la loro difesa ci ha spinto fuori. Era evidente che l’intensità difensiva canturina ci penalizzava. Hanno sudato e lavorato 40 minuti, meritando la vittoria. Vedo segnali di assestamento della mia squadra, ma non ancora di crescita. Ci è mancata produzione in attacco. Sono comunque contento perché ogni mio giocatore ha fatto il proprio lavoro. La differenza a rimbalzo? Sì, ha pesato. Il distacco iniziale, il 10-0, si è trascinato per tutto il resto del match. Il margine del primo quarto è stato scavato nonostante i soli 17 punti segnati da Cantù. La differenza a rimbalzo è maturata durante gli ultimi due quarti, soprattutto per i loro rimbalzi offensivi”

Andrea Trinchieri (Lenovo): “Cercando di sintetizzare dandovi un titolo: un’eccellente vittoria senza fare una buona partita. Credo che siamo stati bravissimi in difesa per 40 minuti, preparandoci  a coprire Stipcevic e Cavaliero. Le 13 palle perse del secondo quarto ci hanno penalizzato, perché forse non ci aspettavamo l’aggressività pesarese sugli esterni. Siamo stati poco bravi nell’eccedere in palleggio in attacco, agevolando i loro aiuti difensivi. Quando Pesaro gioca con quintetti atipici mostra un assetto diverso, provocando problemi agli avversari. Ho trovato uno Smith molto positivo, capace di usare la sua verticalità e le sue gambe. L’area di miglioramento prevede il coinvolgimento degli altri compagni: Tabu ha invece fatto una partita poco lucida, ma non mi va di criticarlo perché per 4 mesi è stato eccellente. Ha cambiato ruolo radicalmente, adesso sta tirando un po’ il fiato. Leunen, da 4 e da 5, è stato il vero playmaker aggiunto. Estremamente performante in attacco, eccellente. Abbiamo concesso pessime percentuali di tiro agli avversari: questo dimostra la bontà della nostra difesa. Mancinelli che gioca solo 7 minuti dopo 1 mese  e mezzo? La situazione è una spina per me: vedo il Mancio fare tante buone cose,lo vedo come giocatore che potrebbe sublimare certe nostre prestazioni. Ma prima di puntare il dito, cerco di capire come aiutarlo. Oggi non l’ho aiutato coi minuti, ma il mio compito è vincere le partite. I suoi compagni stanno cercando di aiutarlo, adesso un passo lo farà lui: ne sono convinto. Situazione di classifica? Conviene guardarla tra un po’: ci sono molti scontri diretti, il rischio di perdere punti qua e là. Il nostro compito adesso è vincere, realizzare un filotto di vittorie”.