Ronald Moore ha dominato la gara chiudendo con 22 in valutazione (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Ronald Moore ha dominato la gara chiudendo con 22 in valutazione (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

E quando all’ombra della Reggia quasi non ci si credeva più, la Juve caccia fuori l’orgoglio e riaccende la fiamma della speranza. I bianconeri, forse spinti dalla leggerezza di non avere più nulla da perdere, giocano la partita migliore della stagione, quella necessaria per battere una Reyer Venezia scesa in campo con troppa sufficienza e accortasi troppo tardi di dover fare sul serio per poter portare a casa i due punti. I ragazzi di Esposito con il loro coraggio recuperano anche l’affetto del pubblico e ottengono una grande mano nei momenti di difficoltà, conducendo dall’inizio alla fine con il meritatissimo 84-73 della sirena del 40’ che significa il ritorno alla vittoria dopo 4 ko. A comandare i giochi è Ronald Moore, autore di una prova a tutto tondo che fa ammattire i lagunari, in negativo, e i tifosi campani, in positivo.

Caserta: Vitali, Tommasini, Moore, Scott, Ivanov

Venezia: Stone, Peric, Jackson, Ortner, Viggiano

Il clima a Pezza delle Noci è surreale: i tifosi casertani, in numero minimo per un Sunday night, non si fanno sentire lasciando il palco ai cori dei pochi tifosi lagunari. Ciò non impedisce alla Juve di Esposito di partire meglio, senza il peso della vittoria a tutti i costi: i bianconeri tirano bene dall’arco e raggiungono addirittura il +9 dopo cinque minuti facendosi trascinare dal solito Ivanov (10 in 9’). La Reyer sonnecchia, resta in scia con sette punti di Stone e non si scompone sul lay up di Mordente che vale la doppia cifra: Goss e Ruzzier nell’ultimo giro di orologio alleggeriscono il passivo sul 26-20.

Venezia dà l’impressione di essere pigra, ma di poter prendere agevolmente il controllo del match con il tiro da fuori: dopo la sfuriata di Tessitori con due schiacciate i lagunari vanno avanti con le tre triple consecutive di Nelson e Dulkys che valgono il 32-33. Caserta ha l’orgoglio dalla sua: aiutata anche da un antisportivo a Ruzzier i bianconeri producono un break di 7-0 che riporta il tifo, ed il vantaggio, dalla sua parte. Il time out di Recalcati non ferma l’onda bianconera, che allunga sul +13 con la coppia Michelori – Mordente ben orchestrata da Ron Moore (20 di valutazione), prima che il gioco da tre punti di Ortner porti le squadre negli spogliatoi sul 48-38 dando ossigeno ai suoi, bloccati al tiro e nella circolazione di palla, penalizzati dal 4/14 da tre e le 9 palle perse.

Stone Julyan (Foto R.Caruso 2014)

Stone Julyan (Foto R.Caruso 2014)

Al rientro in campo Venezia va subito in pressing e recupera terreno con la tripla di Ress, Esposito chiama subito time out. La Juve risponde, ma è chiamata ad un’altra prova di forza dovuta all’infortunio di Carleton Scott che sbatte la testa sul parquet dopo essere stato sbilanciato da Ress a rimbalzo. Antonutti viene chiamato al suo posto e risponde subito presente: sette punti in tre minuti che spingono nuovamente avanti i bianconeri, capaci di toccare il massimo vantaggio sul 64-49 al 28’. La Reyer riesce a tamponare l’emorragia pescando dal mazzo i punti di Spencer Nelson, valevoli per il 68-56 del 30’.

I lagunari ci sono e tentano la rimonta della vita, stringendo al massimo le maglie difensive. Le triple di Jackson rimettono in carreggiata gli ospiti, capaci di mandare Caserta in bonus dopo poco più di tre minuti; la Juve prova a resistere, ma il suo attacco inizia ad andare in panne nonostante il tifo del Palamaggiò ormai in partita. In piena rimonta però Ben Ortner va in tilt, atterrando Mordente nella lotta a rimbalzo e andando a muso duro verso Ivanov e Moore: fallo, tecnico e l’austriaco va fuori dal match. La Juve recupera così fiducia grazie anche al rientro in campo di Scott con una vistosa fasciatura; la difesa campana torna a correre a mille e Vitali è bravo a sfruttare il bonus per tenere gli avversari a distanza. Basata questo per riaccendere le speranze di salvezza, e il Palamaggiò riempie di applausi i suoi giocatori.

MVP: Ronald Moore. La gata l’ha comandata lui. Pur segnando poco, si porta a spasso i suoi marcatori e gestisce i suoi compagni nel modo migliore. Stasera è tornato il folletto imprendibile della stagione scorsa, mettendo su 8 punti, 8 falli subiti, 6 rimbalzi e 9 assist per la quinta vittoria stagionale di Caserta.

Pasta Reggia Caserta – Umana Venezia 84-73 (26-20, 48-38, 68-56)

Caserta: Ivanov 19, Scott 14, Mordente e Vitali 11. Rimbalzi 30 (Scott 8), assist 18 (Moore 9)

Venezia: Goss 13, Ortner 11, Stone e Jackson 10. Rimbalzi 37 (Ortner e Stone 8), assist 9 (Jackson 3)

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