Com’è profondo il mare… #16 – Il bilancio di Sergio Scariolo

Tranquilli. E’ inutile che vi agitiate. Lo sappiamo: spiare dal buco della serratura ed origliare alle porte non è bello. Ma ci è capitato, per caso, e per onestà abbiamo avvisato della nostra presenza e chiesto il permesso di assistere alla lunga e franca intervista che Edi Dembiski di Rai Sport ha fatto a Sergio Scariolo. Permesso che ci è stato accordato. E dunque riferiamo.

(Foto di Savino Paolella © 2012)

Scariolo in conferenza stampa (Foto Paolella © 2012)

–         Bilancio stagionale?
Il Progetto di Milano era stimolante un anno fa, e lo è ancor di più oggi. Siamo partiti con alle spalle un poco della frustrazione che in passato aveva lasciato il dover ogni anno ripartire sempre da capo. Oggi abbiamo acquisito due cose: una base solida, sulla quale migliorare, e qualche risultato.

–         Sono proprio i risultati che alcuni vi contestano?
Se ripenso… E’ vero, non abbiamo centrato nessun obiettivo, ma lasciatemi dire che li abbiamo tutti “sfiorati”. In Coppa Italia siamo usciti in semifinale contro Siena che poi ha vinto, e siamo usciti con qualche recriminazione. In Eurolega siamo rimasti fuori dalle magnifiche 8 per differenza canestri…

–         E la finale?
Qualche rammarico soltanto per gara 3, per il resto la competitività c’è stata. Onestamente devo riconoscere che la Montepaschi aveva qualcosa in più di noi, se non altro in termini di astuzia e malizia… Se fossimo in Formula 1, direi che gli avversari avevano 100 cavalli in più nel motore”. Che non sono tanti, una differenza che ti consente di stare in scia, ma poi è difficile uscire e sorpassare.

–         Rimpianti?
Forse abbiamo esagerato nei tempi di attesa per Drew Nicholas

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