EA7 Emporio Armani Milano

Altra grande prestazione per Keith Langford (Foto Savino Paolella)

Altra grande prestazione per Keith Langford (Foto Savino Paolella)

Gentile: 6. Doppia cifra (10 punti) e 5 rimbalzi, ma le solite forzature, più che al tiro, addirittura alla ricerca dell’assist. Da resettare mentalmente.
Cerella: 5,5. Il plus/minus di -10 in una partita vinta di 21 punti potrebbe far pensare a una prestazione disastrosa. Semplicemente, rimane in campo, senza brillare, praticamente solo a inizio gara, quando regna l’equilibrio.
Melli: 7. Quando c’è lui in campo al posto di Wallace si sente, soprattutto in difesa. Pregevole il recupero con stoppata sul contropiede di Antonutti.
Hamadi: sv. Qualche secondo di gloria anche per lui.
Tourè: sv. In campo solo due minuti scarsi, chiamato a gran voce dal pubblico. È il dodicesimo uomo e ha davanti Jerrells e Haynes, ma… forse proprio per questo, in una gara in cui si è toccato il +35, valeva la pena concedergli qualche minuto in più, per “testarlo” davvero sul campo, seppur nel garbage time. Non è un ragazzo delle giovanili in “gita premio”, è un membro della squadra; se è stato preso per non giocare, perché prenderlo?!
Haynes: 7. Insieme alla squadra, sta crescendo anche lui, mostrando di poter essere utile alla causa se tutto il resto gira a dovere; a segno con 10 punti e 3/5 da tre, è anche lui protagonista del mega-parziale del terzo quarto.
Langford: 7,5. Mezzo punto in più per premiare la continuità di rendimento, sia in riferimento a quanto ha fatto vedere appena 48 ore prima, sia all’interno della gara stessa (già 9 punti, sui 15 totali, all’intervallo).
Samuels: 6,5. Alterna fantastiche giocate di potenza a inspiegabili errori da pochi centimetri. Quello che ormai sembra certo è che il minimo sindacale lo dà sempre, anche se spesso non è sufficiente. Stavolta sì, dato che è da 6 suoi punti di fila all’inizio del terzo quarto che prende corpo il break decisivo.
Wallace: 6,5. Finalmente produttivo in attacco (11 punti), lo è però quasi esclusivamente grazie al tiro dalla lunga distanza (3/4 da tre). Si fa anche sentire a rimbalzo (7), ma… dà sempre l’impressione di poter stramazzare a terra da un momento all’altro…
Lawal: 5,5. Non ripete la bella prova di venerdì, ma in effetti non ce n’era granché bisogno; sontuosa stoppata nel finale.
Moss: 6. Anche di lui c’è poco bisogno, visto che per una sera segnare non è un problema. Insomma, serata in ufficio con la solita grinta difensiva e un’innata leadership a guidare i compagni.
Jerrells: 5. Dispiace, ma l’unica insufficienza piena la merita lui. Probabilmente si sta mettendo in testa che deve diventare un playmaker che crei gioco, cosa che mai sarà, e quindi il risultato è che da una parte non fa quello che sa fare, rifiutando un tiro dopo l’altro e non attaccando mai, dall’altra forza situazioni che evidentemente non sono nel suo DNA, sforzandosi di passare dei palloni che fanno tutto tranne che mettere in ritmo i compagni. Rimane, ad oggi, il più grande enigma di questa squadra.

Grissin Bon Reggio Emilia

Serata difficile per James White (Foto Savino Paolella)

Serata difficile per James White (Foto Savino Paolella)

White: 4. Sfiora la doppia cifra perché, prendendo 10 tiri, bene o male qualche punto lo fai. Ma è solo un lontano parente del giocatore ammirato in passato a Sassari e Pesaro. Vero è che i compagni lo coinvolgono poco e male, ma in effetti quando ha avuto la palla in mano è quasi parso che non sapesse cosa farsene.
Filloy: 5. Chi si aspettava la vendetta dell’ex è rimasto parecchio deluso: gara anonima e condita da un paio di tiri assolutamente fuori contesto.
Karl: 6. Come Wallace dall’altra parte, sembra sempre essere sull’orlo dello svenimento; giocatore intelligente e “di sistema”, se il sistema crolla lui non riesce a combinare granché, soprattutto in una serata da 0/5 dall’arco.
Brunner: 7. Nel primo tempo lui “è” Reggio Emilia: punti, rimbalzi, gioco dentro-fuori, sempre in movimento. Poi, come tutti, sparisce, ma vogliamo premiare quanto visto nei primi venti minuti: senza quelli, la gara probabilmente sarebbe finita ancora prima.
Antonutti: 5. Segna solo dalla lunetta, sbaglia un paio di triple e si fa recuperare e stoppare da Melli in contropiede.
Bell: 4. Totalmente fuori partita, 0/4 al tiro in 14 minuti e un solo punto dalla lunetta.
Frassineti: sv. Una comparsata di 3 minuti nel finale.
Cervi: 6,5. Segna solo a partita ormai chiusa, è vero, ma è vero anche che mostra buoni movimenti, voglia di fare e una discreta mano (10 punti, 4/5 al tiro, 2/2 ai liberi).
Silins: 5. Invisibile. Tanto che ci si stupisce guardando sul referto che ha giocato 18 minuti.
Cinciarini: 5. Le cifre non sono pessime (8 punti, 4 rimbalzi, 5 assist), ma fatica fin dall’inizio a entrare in partita, non trovando spazio per concludere in penetrazione e sparacchiando come ai tempi di Cantù da fuori.