Caja (R.Caruso)

Questo il commento di un soddisfatto Attilio Caja al termine della vittoria sul campo di Montegranaro: “Per noi è una vittoria molto importante: Montegranaro è una squadra della nostra stessa fascia, e una vittoria in trasferta in questo caso vale doppio. Avremmo potuto chiuderla prima del supplementare, non ci siamo riusciti, ma siamo stati bravi a non sentire il contraccolpo, restando lucidi con un grande lavoro difensivo. Siamo stati abbastanza bravi in attacco, purtroppo le percentuali scarse al tiro ci hanno penalizzato, nel primo tempo non abbiamo mai segnato”.

Dopo l’analisi tecnica, l’allenatore della Vanoli si concentra sui giocatori: “I miei hanno fatto una partita importante, ma voglio elogiare Johnson, che è stato grande, lucido, migliora ogni settimana, e oggi oltre ad essere stato bravo difensivamente è stato capace di tenere la squadra in mano. Se dovremo inserire un giocatore non possiamo sbagliare, serve un giocatore d’attacco, uno con una certa mentalità che ci dia talento”.

(Foto di Fabrizio Stefanini © 2012)

Recalcati perpelsso (Foto di Fabrizio Stefanini © 2012)

Subito dopo c’è spazio per l’amarezza di un deluso Recalcati: “Onestamente è stata una delle più brutte partite che io abbia visto. Abbiamo giocato male, però avremmo potuto anche vincere. Sapevamo di essere in emergenza, quindi sapevamo di avere una gara difficile, il problema è che abbiamo peccato di presunzione ed intelligenza. Alcuni giocatori si sono persi nei loro problemi, e non è accettabile. Le problematiche, che siano un dolore o un po’ di frustrazione perché ce l’hai con gli arbitri, vanno risolte, ma prima di quelle individuali bisogna risolvere i problemi di squadra. Non è possibile poi che dobbiamo giocare senza lunghi per recuperare le partite, siamo stati bravi in quella situazione a rovesciare la partita, però è inaccettabile che due volte per rimediare a uno svantaggio abbiamo dovuto togliere i lunghi; dobbiamo riflettere, a cominciare dai giocatori che stavano in panchina. Noi non siamo da Eurolega, non c’è la possibilità di uscire di partita, ci servono tutti, uno può anche non giocare bene, ma deve permettere ai compagni di giocare. Questo è uno dei motivi per cui abbiamo perso; dobbiamo salvarci, non possiamo prescindere dall’avere tutti uniti e concentrati per la squadra”.

La riflessione di Recalcati prosegue, e l’allenatore si sofferma su Burns: “Non ha fatto progressi dal punto di vista della concentrazione, ha avuto dei problemi in settimana però devi metterlo in preventivo e devi essere capace di giocare anche così. Questo è un suo limite, lavoriamo, ma è lui che deve lavorare su se stesso. Oggi era preoccupato per il ginocchio, sembrava tranquillizzato ma è andato via di testa quando non ha avuto un fischio arbitrale, commettendo poi un fallo che ha penalizzato la squadra. Dovremo fare un percorso per rimediare, ma anche lui deve aiutarsi. Non tutto comunque è stato da buttare: quando ci siamo trovati a giocare con Slay unico lungo abbiamo ben reagito e avevamo la chance di vincere, è mancata lucidità ma eravamo in quella condizione. La scelta di lasciare fuori Freimanis viene da quello che vedo in settimana, è inutile parlarne alla fine”.