Luca Banchi (Foto: Savino Paolella 2013)

Luca Banchi (Foto: Savino Paolella 2013)

Il primo a commentare in sala stampa è l’allenatore di Siena, Luca Banchi. Queste le sue parole sulla vittoria di stasera: “E’ una buona vittoria, conoscete il nostro cammino che nel girone di ritorno ci ha visto sempre sconfitti in trasferta. Ci tenevamo molto, anche perché era la prima volta lontano da Siena dopo l’uscita in Eurolega. Paghiamo dazio anche stasera con l’infortunio di Janning, quindi purtroppo la sfortuna continua a seguirci. Voglio sottolineare che abbiamo fatto 40 minuti di intensità, segnale che la squadra è sulla giusta lunghezza d’onda. Nel finale siamo stati superficiali, abbiamo giocato con troppa sufficienza, ci siamo smarriti sui contatti cercando dei fischi che non arrivavano. Il 16-2 nei tiri liberi all’intervallo era un avvertimento che il metro sarebbe stato quello. Nel finale siamo stati molto bravi a segnare i liberi, è stato fondamentale viste le ingenuità con cui avevamo permesso a Montegranaro di tornare in gara”.

 

Stasera la scelta è stata quella di tenere fuori dalle rotazioni Christmas: “Dionte è rimasto fuori perché in questo periodo sta lavorando per arrivare sulla stessa lunghezza d’onda dei compagni. Veniva da due mesi di inattività, presentava una condizione approssimativa, ha giocato appena sbarcato, ma a questo punto sta arrivando sul piano dei compagni. La scelta principale è quella del 3+4, domenica abbiamo fatto il contrario solo per l’infortunio di Sanikidze. In quel caso però la scelta non era quella di rinunciare a tre stranieri, ma solo a due, Rasic e Ortner, che tra l’altro in questo momento non stanno dando un contributo così sostanzioso”.

 

Coach Recalcati (Foto di Fabrizio Stefanini 2013)

Coach Recalcati (Foto di Fabrizio Stefanini 2013)

La parola passa a Recalcati che commenta con un pizzico di rammarico la sconfitta di una buona Sutor: “Dispiace non essere riusciti a completare la rimonta, i ragazzi ci tenevano veramente a vincere per lasciare un buon ricordo ai tifosi. Ci siamo confrontati con una squadra che dopo l’Eurolega sta ritrovando i suoi ritmi, ha giocato bene nella prima parte, e sta ritrovando quanto di buono ha fatto vedere anche in coppa. Da quando erano calati al tiro da 3 avevano avuto problemi. Ora lo stanno ritrovando, noi non abbiamo difeso benissimo, è vero, ma quando gli altri fanno il 58%, ci sono grandi meriti. Sono soddisfatto del comportamento dei ragazzi: siamo andati sotto subito nel punteggio, potevamo deprimerci perché loro stavano segnando sempre e la rimonta sembrava quasi impossibile. Invece i ragazzi ci hanno creduto sempre, hanno messo tutto quel che avevano. Così siamo arrivati ad un passo dalla rimonta, poi ce la siamo giocata, ma è stata determinante la lucidità e l’esperienza. Loro hanno meritato, ma noi non abbiamo certo demeritato”.

 

La Sutor stasera ha dominato a rimbalzo, mettendo in evidenza, forse, qualche piccola lacuna della Mens Sana: “Siena ha sempre costruito le vittorie sul tiro da 3, ma non vuol dire che sappiano fare solo quello”, dice Recalcati. “E’ vero che ci sono squadre che sono più grosse, ma loro hanno una squadra lunga, con anche Ortner che stasera non ha giocato, ma darà una mano nei playoff. Noi siamo stati bravi a non dare punti di riferimento, magari i lunghi di Siena contro punti di riferimento statici rendono di più. Oggi hanno sofferto, ma non mi ricordo altre partite finite allo stesso modo”.

 

Il ritorno al PalaSavelli non ha portato al tutto esaurito ma comunque un’atmosfera calda: “Non mi aspettavo un tutto esaurito” risponde Recalcati, “ma anche oggi s’è visto che un palazzetto così raccolto, anche non pieno, si sente molto. Potevano esserci più spettatori, ma bisogna capire che il pubblico si affeziona un po’ alla volta. Il ritorno è stato repentino, non c’è stato tempo per richiamare il pubblico al meglio: da Montegranaro arrivano sempre i tifosi, ma bisogna che aumenti il pubblico di tutta la zona. Due partite sono poche per affezionare la gente che non è tifosa. Ci vorrà tempo”.