MONTEPASCHI SIENA

J.Viggiano: 6.5 – Chiude con -2 di valutazione e -7 di plus/minus un primo tempo davvero difficile. Si riprende infilando sette punti negli ultimi tre minuti del terzo quarto.
O.Hunter: 7 – Dominatore a rimbalzo su entrambi i lati del campo nella prima metà della gara, si mantiene su buoni standard anche nella ripresa, quando trova anche la conclusione con maggior continuità. Regge bene botta contro il ben più pesante Mbakwe.
D.Cournooh: 8 – Crespi lo lancia ancora in quintetto, come al Pireo, al posto di Hackett. Se giovedì trovarsi di fronte un mostro sacro come Spanoulis lo ha costretto ad uscire dalla gara per problemi di falli, contro Roma il veronese dalla pelle d’Ebano ha incantato. Primo tempo da 12 punti con 2/2 da tre punti, nella ripresa altri 9 punti con 3/5 dall’arco. Ritocca il suo career-high dopo i 15 punti di Pesaro, e lo fa in una gara vera. La consacrazione per David, che ora deve lavorare ancora più duramente per ripetersi a questi livelli.
T.Rochestie: 5 – Con Viggiano il peggiore nel primo tempo, quando fa solo danni. Un po’ meglio nella ripresa ma, a grandi linee, potremmo usare il copia ed incolla per la sua pagella: bene quando gioca per la squadra, decisamente non all’altezza quando si prende iniziative da protagonista.
J.Carter: 5 – Fase down della sua stagione. Dopo la brillante partenza sta faticando a dare continuità al suo gioco. Bravo comunque nell’alternare il solo tiro da fuori alle penetrazioni, fondamentale quella che costringe Baron al terzo fallo nel miglior momento di Roma. Per il resto più falli, 5, che punti, 3.
T.Ress: 7 – Per scaramanzia non lo diciamo sottovoce: Tomas Ress è tornato. Nelle ultime tre gare viaggia ad oltre 10 punti di media, ed i venti minuti di media con cui calca il campo non gli pesano.
A.Cappelletti: ng
B.Ortner: 5 – Col rientro di Nelson e l’esplosione di Hunter i minuti in campo per l’austriaco latitano. Lui da il solito contributo di volontà, ma ottenere anche qualità in scampoli di gara non è sempre facile.
M.Udom: ne
D.Hackett: ne
E.Green: 7
– Fa fatica ad infilare due gare consecutive dello stesso livello. Nel primo tempo cerca ossessivamente la conclusione dall’arco, molto meglio nel terzo quarto quando produce 9 punti in un amen con interessanti conclusioni in esitazione. L’abbiamo già detto in passato: il talento è innegabile, deve solo trovare fiducia nelle iniziative.
Coach Marco Crespi: 7 – Mostra un interessante 3-2 che di fatto gira la gara. E, nonostante i lunghi passaggi a zona, la copertura a rimbalzo della sua squadra è eccellente. Con la uomo, in alcune occasioni, le rotazioni difensive lasciano invece piuttosto a desiderare. Pesano le 15 palle perse, ma senza Hackett qualche forzatura in più ci può stare da parte degli altri. Fin qui i risultati, ed il livello del gioco mostrato dalla sua squadra, rivalutano la carriera di un coach che con troppa fretta era stato dato per finito. Ora la gara contro Malaga per il definitivo passo avanti.

VIRTUS ROMA

P.Goss: 7.5 – Indemoniato quando il countdown dell’azione di tiro arriva nella zona rossa. Per freschezza fisica il miglio esterno di Roma. Tanto è fondamentale la sua presenza sul parquet per coach Dalmonte che è costretto a chiedere il cambio per rifiatare. Meno bene in difesa dove Cournooh sarebbe anche il suo uomo…
B.Jones: 6 – Alterna buone cose a forzature. Al solito impeccabile in difesa, dove consente il cambio sistematico su un ogni blocco.
A.Tonolli: ne
A.Righetti: ne

L.D’Ercole: 5 – Lo scorso anno con Calvani era riuscito ad infrangere il guscio, sotto coach Dalmonte pare essere ritornato l’italiano da rotazione che vivacchia alla giornata. Peccato.
J.Taylor: 5 – Solo un allenamento negli ultimi 15 giorni. Una stagione iniziata male, con l’arrivo in ritiro viziato dall’infortunio all’anca, che si sta rivelando un vero calvario per uno degli eroi della passata stagione.
C.Eziukwu: ng
Q.Hosley: 7 – Nei primi tre quarti, insieme a Goss e forse anche più del compagno, è la spina nel fianco della difesa senese. Bravo a battere il recupero dell’avversario diretto e conquistarsi una marea di liberi (10/11 tutti nei primi tre quarti). Nel decisivo quarto periodo però sparisce, e con lui anche le speranze di vittoria per l’Acea.
M.Finamore: ne
J.Baron: 5 – Il miglior momento di Roma arriva quando il pistolero da Rhode Island infila due triple siderali in 40”. La seconda vale il 23-32, massimo vantaggio esterno al 15esimo. Dopo un minuto commette il terzo fallo e Dalmonte è costretto a tenerlo a lungo in panchina, di fatto perdendolo.
R.Moraschini: 5 – Da uno dei migliori prospetti italiani pretendiamo qualcosa di più di una discreta comparsata. Ha fisico e talento per essere protagonista, va capito se ha testa e cuore per diventarlo.
T.Mbakwe: 7.5 – Il degno erede di Lawal, al cui confronto ha decisamente un miglior controllo del piede perno. Parte da spauracchio difensivo, stoppando tutto quanto gli capita a tiro. Col passare dei minuti la sua efficacia difensiva scema, ma il nigeriano di St.Paul si fa valere sia a rimbalzo che in attacco, dove inchioda le assistente dei suoi compagni e si fa valere dalla lunetta. Un altro gran colpo da parte di Nicola Alberani.
Coach Luca Dalmonte: 6.5 – Non sfrutta a pieno la panchina, ed il fatto che i suoi nel quarto periodo perdano smalto può essere anche una sua colpa. Per tre quarti i suoi interpretano una gara solida e, pur patendo una certa inefficacia al tiro da due punti, 8/23 al 30esimo, rimediano con liberi, 19/21, e sfruttando le perse degli avversari. Nel quarto periodo i nodi però vengono al pettine, e Roma non ha le energie per resistere all’allungo senese.

Arbitri (Mattioli – Vicino – Terreno): 6 – Abbiamo visto molto, molto, molto di peggio. Alcuni errori su entrambi i lati del campo, palese la svista su un piede fuori di Baron che non c’era poi ricompensato da un hooking fin troppo zelante fischiato a Nelson, che però non pesano sull’economia del gioco. Soprattutto non esce fuori la necessità di issarsi a protagonisti, e questo è quanto vorremmo avvenisse in tutte le gare.