MONTEPASCHI SIENA

J.Viggiano: 5 – Solo un buono sprazzo nell’avvio a spron battuto di Siena, poi non riesce ad incidere.
O.Hunter: 5 – In netta difficoltà contro il tonnellaggio di Samuels e l’ingombro del pitturato messo in atto da Milano. Prova a lottare, ma quando anche i falli lo costringono a limitarsi è costretto a lasciare il campo.
D.Cournooh: 7 – Ritorna su livelli di eccellenza dopo diversi mesi di abulia con buone soluzioni offensive e grande applicazione difensiva su Gentile. L’assenza di Green si è fatto sentire di meno grazie a Nooh-Nooh.
M.Haynes: 6.5 – Due falli in pochissimi secondi lo costringono al passaggio in panchina, togliendogli ritmo e piglio sulla gara. Da poster la schiacciata sulle teste di Moss e Gentile con dedica a titoli cubitali per la sua ex panchina.
J.Carter: 6 – Lotta con i ferri che gli sputano almeno tre triple. Si sbatte in difesa, andando a fronteggiare il portatore di palla già nella metà campo offensiva quando Crespi chiama la 3-2.
M.Janning: 6.5 – Grande maturità per lui che da una mano in fase di costruzione e cerca di risolvere anche alcune ingarbugliate situazioni offensive cui la difesa milanese costringe lui ed i suoi compagni.
T.Ress: 6 – Dopo moltissimi giri a salve, due sue triple ridanno a Siena il 62-66 riaccendendo la gara quando Milano pareva averla già chiusa.
J.Lofberg: ne
S.Nelson: 5.5
– Soffre la freschezza di Melli. Commette alcuni evidenti errori difensivi che non gli competono.
M.Udom: ne
A.Cometti: ne
Coach Marco Crespi: 6.5
– Attacca la gara imponendo il proprio ritmo, allungando la difesa a tutto campo per mettere in difficoltà la manovra meneghina. Appena l’EA7 riesce ad occupare l’area, rendendo impossibili le penetrazioni che tanto avevano funzionato fin li, la gara gli scivola di mano e lui non può far molto vista anche l’assenza di Green. Bravo comunque a tenere i suoi vivi fino a tre minuti dalla fine in una gara difficile sotto svariati punti di vista.

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO

A.Gentile: 7 – Nello stentato avvio milanese è l’unico a vedere il canestro con regolarità. Banchi lo toglie e la squadra inizia a girare sui due lati del campo. È il miglior talento del basket italiano, quando riuscirà finalmente a raggiungere la maturità mentale che gli consentirà di non stuzzicare il pubblico avversario guadagnerà tifosi anche lontano dal Forum.
B.Cerella: 7 – Entra al posto di Moss ed il suo apporto si sente fin da subito. Sua la tripla del 29-29 a metà secondo quarto che ricuce il tentativo di fuga degli avversari. Pregevole un tap-in nel secondo tempo rubando il tempo a tutta la concorrenza. Anima operaia del gruppo.
A.Melli: 5.5 – Più confusione che legna per il reggiano.
D.Hackett: ng – Entra in quintetto, ma non riesce ad incidere sulla gara. Inutile dire che aveva delle attenuanti… A fine gara la folla che lo aspetta all’uscita dall’impianto e gli abbracci che gli strappano le lacrime valgono ben più di un bel voto in pagella.
K.Kangur: 5 – Solo scampoli per lui.
K.Langford: 6 – Dalla panchina può cambiare le gare andando a sfruttare la sua capacità di produrre tanti punti in pochi minuti…e soprattutto non deve dividere il campo e la palla con Gentile consentendo al gioco di Milano di mantenere una fluidità di base. Tuttavia non una gara eccezionale per il turco con 3/8 dal campo e 4 perse.
S.Samuels: 8.5 – Ogni volta che riescono a servirlo in profondità chiude appoggiando nel canestro, anche 3 perse nel solo primo quarto tutte per passi che ne rammentano i limiti tecnici. Mette anche una tripla e rifila 3 stoppate, guadagnandosi il titolo di Mvp della serata.
L.Restelli: ne
CJ Wallace: 5 – Briciole di gara per il congolese.
G.Lawal: 5 – Anche per l’ex romano pochi i minuti a disposizione, ma la grande serata di Samuels prevede anche questo.
D.Moss: 6 – Come Hackett le attenuanti che tengono il suo apporto al di sotto del par sono ben note a tutti. Nella ripresa riesce a rimediare un avvio di gara incolore.
C.Jerrels: 7.5 – Cambia Hackett portando pressione sui due lati del campo sui pari ruolo avversari. Fondamentale nell’ultima frazione con 8 punti  e la tripla che chiude definitivamente la gara.
Coach Luca Banchi: 7 – Non si sa se sia più difficile gestire uno spogliatoio con Gentile e Langford o l’ingombrante presenza del consulente di Proli tornato a farsi vivo dopo mesi di assenza e a quanto pare non contento della gratifica editoriale ottenuta per meriti mediatori. L’avvio dei suoi si legge tutto dentro alle 5 palle perse nei primi cinque minuti, poi trova la quadratura del cerchio arrivando a controllare la gara. Nella seconda parte di gara controlla il ritorno di Siena, senza Hackett, ma con tutto quel talento diventa un lavoro di normale amministrazione.

Arbitri (Taurino-Chiari-Morelli): 6.5 – Non influiscono sulla fluidità della gara, limitano a rare occasioni la contestazione da parte di atleti e panchine. Ottima la personalità di Morelli, meno quella “viziata” di Chiari, ma nel complesso una buona direzione.