Michele Vitali

Michele Vitali

Nessun timore per Michele Vitali. Nella conferenza stampa di “debutto” della Pasta Reggia Caserta la guardia 22enne (tra parentesi il link della nostra intervista esclusiva a Dailybasket risalente a fine agosto: https://www.dailybasket.it/serie-a/pasta-reggia-intervista-a-michele-vitali/) si presenta forse più emozionato per l’intervista che per la partita stessa (“Mai capitato di rispondere a così tante domande”). L’atteggiamento in campo è andato sempre in crescendo, con il “Vitalino” che ha mostrato una gran faccia tosta anche nello scrimmage con Siena, ma davanti ai microfoni mette sempre e solo la squadra al primo posto: “Ci voleva un po’ di tempo,specialmente in attacco per migliorare il nostro gioco insieme. Da questo punto di vista è facile perché siamo una squadra molto atletica. Nelle sconfitte con Bologna e Siena siamo calati nell’ultimo quarto dopo trentacinque minuti di buona qualità. È probabile che il calo sia arrivato sia per motivi fisici, sia per un po’ di inesperienza da parte nostra, ci siamo rilassati. Il debutto perfetto? Vincere ovviamente. Poi è chiaro che quando giochi bene tu ti fa piacere, ma è la squadra che deve vincere. Partire in quintetto? Non mi importa, l’importante è farsi trovare pronti quando il coach chiama”.

Quello che emerge fin dalle sue prime parole è la solidità del gruppo che si è creata in poco più di un mese, grazie anche al lavoro svolto da Lele Molin: “E’ una bella persona ed anche un bravo coach. Penso che nel giro di un mese il cambiamento sia stato palese. E possiamo migliorare ancora tanto. Anche coi compagni va bene, sono tutti bravi ragazzi, soprattutto grazie all’aiuto del coach e di tutto lo staff che hanno le capacità, come noi giocatori, di migliorare. Stiamo anche bene insieme, e quando è così sei a più di metà strada. L’apporto degli italiani? Mordente e Michelori non sono esperti, di più. Loro sono la guida. Poi c’è Jeff (Brooks) che ha esperienza in italia, anche più di me. Io e Tommasini siamo al pari con gli americani non avendo mai giocato in serie a, pur avendo maggiore esperienza, ovviamente in Italia”. Arriva dunque, dopo aver dipinto Stefano Salieri come suo padre putativo (Consiglio a tutti di provare a giocare per lui) il momento di parlare della Reyer Venezia: “Squadra con tanti punti nelle mani, non è una gara facile non devo essere io a dirlo. Noi faremo il nostro, poi starà a noi mettere sassolini nei loro ingranaggi. Abbiamo lavorato tanto in difesa. Cercheremo di fare tanto gioco veloce in contropiede. Chi toglierei tra loro? Non saprei dire, sono tanti a segnare. Magari proprio mio fratello”. La sfida con il fratello Luca merita un capitolo a parte. Dopo essere cresciuti fianco a fianco, per la prima volta si ritrovano veri avversari, ma l’agitazione non c’è nemmeno in questo caso: “In precedenza era successo quando alla Virtus non avevo minuti. L’ho sentito, non abbiamo parlato della gara. È ovvio che sia emozionante giocare contro di lui. In campo sarà un giocatore come gli altri per me. Io penserò a far bene per Caserta, lui per Venezia. Giochiamo pulito però, le scorrettezze solo a ping pong, dove peraltro sono davvero più bravo” Ultima domanda sul tifo in casa: “Ce lo divideremo, ma entrambi saremo ben rappresentati.”