Michelori foto di e.zito 2012

Michelori foto di e.zito 2012

Un gladiatore in conferenza stampa. E’ il giorno di Andrea Michelori, intervistato nel consueto incontro del martedì nella sala clinic “Giovanni Maggiò” al Centro Coni di via Colombo dopo la vittoria in casa di Pesaro, in cui il numero 15 è stato tra i migliori durante l’overtime: “Era la prima gara ufficiale fuori casa, sapevamo di affrontare una squadra che può far bene nonostante il budget risicato che aveva vinto ad Avellino. Noi siamo partiti molto bene, con aggressività e buona circolazione di palla, poi la loro fisicità ed un po’ di paura da parte nostra ci hanno bloccato. Pecchiamo un po’ di esperienza nella gestione del vantaggio, potevamo gestirla meglio ma credo che non ci si possa rimproverare nulla. Il mio ingresso nel supplementare? Contento che abbiamo fatto bene, ho cercato di essere utile con esperienza e fisicità e credo di esserci riuscito.” L’entrata in campo di un battagliero come lui nel supplementare ha contribuito a far pendere la bilancia verso la Pasta Reggia, mettendo in ombra la buona prova di Cameron Moore nei 35 minuti precedenti, ma che quando il gioco si è fatto duro ha un po’ peccato di esperienza: “Lui è abituato ad un’altra pallacanestro, più leggera rispetto a quella italiana. Non sono solo io a dovergli insegnare qualcosa, ma il campo stesso. Lui ascolta molto, è umile e lavora. Salta tanto, ha braccia lunghe. Prima o poi si abituerà e capirà che in Europa spesso è più importante saltare meno a volte e giocarsela di più sul contatto”.

Il lungo è uno degli esempi di questa squadra, giovane ed inesperta ma apparsa compattissima. Michelori lo spiega così: Questi giocatori non siano stati presi a caso. Ormai si parla tanto tra addetti ai lavori, quindi forse qualche merito Atripaldi ce l’ha (ride). Oltre alle qualità tecniche ci sono anche quelle umane, ci saranno momenti negativi e positivi, è ovvio, ma l’atteggiamento è molto positivo. Dovremo migliorare però anche da questo punto di vista. Quando si gioca in atletismo so di essere fuori posto, ma quando entro cerco di mettere tutta la mia esperienza a disposizione. Io e Mordente chiocce? Vivo il ruolo in maniera semplice, do il massimo e faccio del mio meglio, e quando posso do un consiglio. Non penso però di dover insegnare il mondo a nessuno. Da parte mia c’è tanta disponibilità, anche perché non è detto che non abbia qualcosa da imparare dai più giovani.

L’argomento del giorno è la partita di domenica contro l’EA7 Milano, la favorita d’obbligo per il titolo e costruita per due competizioni, questa è la ricetta del lungo: Sicuramente sarà un buon test per noi. È una squadra che ha speso tanto, fisici e con maggiore esperienza. Hanno sulle spalle il peso di dover vincere ovunque e arriveranno qui con la pressione di una squadra che lotta per essere al primo posto. Noi invece li affronteremo faccia a faccia, senza paura, e col nostro pubblico alle spalle che spero che sia numeroso. Davide contro Golia? Oramai non ci credo più. Siamo all’inizio del campionato, magari loro possono essere ancora indietro col lavoro. In casa nostra c’è tanto entusiasmo, nonostante qualche calo durante la gara. Non dobbiamo avere paura di nessuno, bisogna giocarsela sul campo e finire la gara soddisfatti e convinti di aver dato tutto”.