Emanuele Molin (foto Alessio Brandolini 2014)

Emanuele Molin (foto Alessio Brandolini 2014)

Primo maggio, festa dei lavoratori. Ma non dei cestisti. La Pasta Reggia Caserta passa la sua mattinata sul parquet e prima della sgambata mattutina Lele Molin tiene una conferenza con i giornalisti in vista della partita di domenica contro la Vanoli Cremona. Il coach si sofferma prima di tutto sulla gran vittoria della scorsa domenica contro la Dinamo Sassari, che regala alla Juve la possibilità di essere artefice del proprio destino: “Felice che la squadra abbia vinto una partita importante giocando bene. Mancano ancora due vittorie per la post season, stiamo con i piedi per terra. I ragazzi sono soddisfatti della loro gara al PalaSerradimigni, hanno sofferto molto della sindrome da trasferta e la avvertivo, il vincere a Caserta era figlio della voglia dei ragazzi”. Una partita, secondo Marco Atripaldi in un’intervista, vinta ancora prima di giocarla, e Molin ci spiega il motivo: “C’era sconforto dopo vittoria di Pistoia contro Roma. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che la post season dobbiamo conquistarceli noi e non ce li regalano”. Alcune malelingue hanno gridato al risultato ‘strano’ in Sardegna, indirizzando il pensiero verso una volontà della Dinamo di chiudere al sesto posto, ma Molin non ci sta: “Sassari ha fatto vedere una delle peggiori versioni di sé ma ciò non toglie i meriti della Juve. Lo sport non è solo talento dei singoli”. Gli fa eco Atripaldi con una sola, ma significativa frase: “Letto e sentito di risultati strani. Per me è una cosa assurda”.

Lele Molin non dimentica però la gara del Palamaggiò con Cremona, l’ultima in casa della stagione regolare: “ E’ una nuova prova di maturità Cremona con Pancotto ha intrapreso un buon cammino che le ha permesso qualche bel colpo in casa, seppure in trasferta hanno un rendimento altalenante. Loro non hanno pressione, a nostro confronto, e queste gare sono quelle che ti fanno crescere psicologicamente. Cameron Moore? Sta bene, ma in questo momento così delicato non posso escludere Easley, che in mezzo al campo da’ tanto.”. In molti addetti ai lavori sono rimasti a bocca aperta dei risultati dei bianconeri, Molin è d’accordo a metà: “La Juve si sta dimostrando una squadra che lavora, capace di superare le avversità e alimentare le passioni della città. Caserta è sul pezzo da tutto l’anno. Non è semplice però conquistare credibilità, la conquisti avendo dei risultati costanti per più stagioni. Riuscire a concretizzare un programma richiede fatica, stiamo confermando la nostra crescita sia in campo, dove ci stiamo giocando i playoff, che fuori, dove oramai siamo una società solida; senza il club il lavoro di quest’anno non sarebbe andato così,  ora dobbiamo fare quel passo in più”.