Thornton Marcus_-foto-r-caruso-2016

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La Consultinvest Pesaro riesce nell’impresa di rovinare la festa di Caserta per Oscar. La squadra di Bucchi si porta a casa la vittoria sul punteggio di 82-87, riuscendo ad espugnare per la prima volta in stagione il Palamaggiò. I marchigiani sono sempre stati in partita, rimanendoci incollati per trenta minuti e sferrando il colpo decisivo nell’ultimo quarto, dove l’asse Jarrod Jones – Marcus Thornton ha letteralmente demolito le certezze casertane. Pesaro conquista un successo vitale in ottica salvezza, mentre Caserta si lecca le ferite e rimette le Final Eight in discussione.

Sarà l’emozione per il ritorno di Mao Santa, ma entrambi gli attacchi iniziano con le mani abbastanza fredde. La palla circola, ma Pesaro e Caserta non riescono a concretizzare il lavoro che compiono nella metà campo offensiva. La Consultinvest prova subito a fare il ritmo, ma dopo qualche minuti di empass sale di tono la difesa della Juve, che inizia a mettere le mani su tutte le linee di passaggio e provoca ben nove palle perse nel primo parziale; Watt e Putney concretizzano i possessi a loro disposizione e i padroni di casa chiudono sul 15-10 al 10’. Pesaro però non vuole fare da figurante e rientra in campo con concentrazione massima. I marchigiani sfruttano ciò che la difesa della Juve gli concede, il tiro dal mid-range, e con Thornthon e Fields riesce a ribaltare l’inerzia: con un break di 8-16 Pesaro è avanti sul 23-28. L’attacco casertano ristagna, e allora si fa affidamento su Mitchell Watt, che fa il padrone del pitturato: con le prodezze del numero 50 la Juve recupera fino a strappare il pari all’intervallo a quota 36. Coach Dell’Agnello però riceve brutte notizie: un positivo Bostic deve fermarsi per il riacutizzarsi di un problema muscolare.

Nel terzo parziale però la Juve sembra non risentirne e si affida ad un Edgar Sosa cinque stelle. Il playmaker dominicano firma quasi da solo un break di 10-0 e porta i bianconeri in vantaggio di otto lunghezze; Pesaro però resta con ala testa bassa a lavorare e con un Thornton in giornata di grazia c’è un contro break di 9-0 che riporta Pesaro a contatto. Però la troppa voglia di rimettersi in pista concedono qualche fallo di troppo, con i bianconeri che possono tornare in avanti sul 62-56. Sembra il preludio a un finale tranquillo, ma la Consultinvest riesce a ribaltare l’inerzia. In che modo? Cambiando la propria difesa con una zona 3-2, che evidenzia delle carenze dei bianconeri: Watt, dopo un primo tempo stupendo, perde dei palloni sanguinosi per il destino bianconero, che fatica ad adeguarsi difensivamente al gioco a due fra Thornton e Jones. Il lungo di passaporto ungherese concretizza ogni pallone che gli passa fra le mani, mentre alla fine a mettere i canestri della staffa è un Simas Jasaitis che spezza i sogni casertani con due triple consecutive.