Consultinvest Pesaro – Betaland Capo d’Orlando 70- 68
Una vittoria sofferta, voluta e conquistata. La Consultinvest Pesaro da un segnale di vita e si prende due punti dal peso specifico immane, perché di fronte al proprio pubblico e perché Cremona ha conquistato una vittoria a Reggio. Una partita non facile, dopo una settimana complessa. Una risposta, quella biancorossa, non scontata. Due punti conquistati in difesa, dove i ragazzi di Bucchi hanno costretto Diener e compagni a ben 22 palle perse. Rimasti attaccati per tre quarti con le unghie e con i denti, negli ultimi 10 minuti la Vuelle ha trovato i canestri necessari in attacco con Thornton, Ceron e Jones e ha avuto ragione con la difesa e la compattezza di una Capo d’orlando che ha pagato l’assenza di un gestore dei ritmi di gioco.
Cronaca – Pesaro parte concentrata, sfruttando la fisicità di Nnoko e Jones. Capo D’Orlando e’ ordinata e produce gioco, con un Drake Diener ancora decisamente bello da veder giocare, che finalizza e crea per i compagni: e‘ un primo periodo fluido, rapido e con pochi falli spesi. Con il passare dei minuti arrivano i tatticismi: l’Upea prova una insidiosa zona 2-3 per imbrogliare le abilità pesaresi di attaccare l’uomo, ma viene punita con regolarità dal talento senza fosforo di Thornton. I primi tentativi di fuga di entrambe le squadre non hanno esito positivo: ai padroni di casa manca quel poco di gestione in più che servirebbe e qualche palla persa di troppo regala contropiedi facili ad un Orlandina rimaneggiata ma con una identità di gioco ben definita: all’intervallo il punteggio dice 30-36.
Il rientro in campo è tutt’altro che positivo: errori banali, palle perse, da una parte e dall’altra, ma l’Upea è più cinica e solida. La Consultinvest incappa nei soliti errori di poca concentrazione, nelle banalità e le sole giocate di talento di Harrow e Jones non bastano per chiudere una partita di fatto alla portata. Alla fine del terzo periodo il punteggio dice 47-51, per una partita ancora tutta da giocare. E’ l’ultima occasione per riacciuffare l’inerzia e i ragazzi di Bucchi, con una difesa di cuore e con due bombe un fila di Ceron e Thornton cercano prepotentemente l’allungo. L’americano sale in cattedra con iniziative uno contro uno spezzagambe, ma L’Orlandina trova risorse inaspettate e risponde colpo su colpo: la tripla di Archie prima, un canestro di Stojanovic poi. Ne nasce un finale incandescente e rocambolesco, dove i padroni di casa si compattano in difesa, rendendo impossibile a Diener e ad Archie di arrivare a conclusioni facili; in attacco Jones segna canestri importanti e si guadagna liberi con continuità. Sul punteggio di 66-65, con 12 secondi da giocare, L’Upea prova a costruire l’azione, ma perde palla sulla rimessa per la pressione biancorossa. Scatta il fallo sistematico, ma Jones è cinico e con il suo 2/2 sancisce la vittoria pesarese: finisce 70-68.
La sala stampa
Di Carlo: “Ci prepariamo ad affrontare una parte di stagione in cui integreremo un giocatore, perché ci serve per provare a consolidarci per lottare a questo livello. Vogliamo entrare nelle prime otto e pensiamo, con la sua aggiunta di arrivare ad avere tutto per competere. Ad oggi dobbiamo continuare a lavorare per la nostra strada. Nonostante le palle perse, forse troppe, la partita è stata in parità e avremmo avuto possibilità per vincerla. Per farlo stasera avremmo dovuto essere più determinati. Abbiamo pagato le deficitarie percentuali nel tiro da due. Onore ai vincitori , brava Pesaro. Dobbiamo mettercela in saccoccia e sapere che con un approccio così soft in trasferta non vinciamo mai. Ci abbiamo provato ed è andata male.”
Bucchi: “Partita c’è dovevamo vincere: l’abbiamo fatto. Questo da fiducia al lavoro e alla squadra. Abbiamo giocato meglio altre volte e abbiamo perso. E’ stata una partita nervosa, i ragazzi sentivano tensione, ma sono venuti fuori proprio quelli che soffrono meno queste cose: Marcus Thornton e Marco Ceron. Non abbiamo tirato bene, ma li abbiamo tenuti a percentuali offensive deficitarie con la nostra difesa, fondamentale per vincere stasera. Qualche giorno di riposo, poi subito pronti per continuare a lavorare con più fiducia. E’ vero, abbiamo sbagliato tiri aperti e facili: ma alla fine, i due ragazzi venuti più fuori sono stati quelli emozionalmente meno sensibili a questa tensione: è servita quella sana incoscienza.”
Tabellini
Consultinvest: Jones 19, Thornton 19, Harrow 10. Rimbalzi: 24 (Nnoko 6); Assist: 11 (Harrow 3)
Betaland: Tepic 16, Archie 13, Diener 12. Rimbalzi: 37 (Iannuzzi 9); Assist: 10 (Tepic 3)