Vuelle Pesaro – Sidigas Avellino 78-83 (8-29; 33-43; 60-63; 78-83)

Pesaro – non sempre tutte le ciambelle riescono col buco. E non sempre approcciare una partita in modo superficiale è permesso se si vuole sorridere alla fine dei quaranta minuti di gioco. Specialmente per una squadra che si vuole salvare. L’unico, grande rimpianto di questa sera per la Vuelle è stato un primo quarto da 8 punti segnati e 29 concessi, che ha indirizzato la partita in maniera netta. Al rientro in campo dopo l’intervallo  i biancorossi hanno mostrato la loro faccia migliore, facendo sperare in una rimonta che però non é riuscita per stanchezza, mancanza di lucidità ed energie.

Cronaca – è un inizio shock per la Vuelle. Avellino entra in campo concentrata, i padroni di casa sono lenti, disattenti in difesa e non fanno nulla per interrompere il ritmo irpino. Filloy e Rich sono letali dall’arco, Fesenko in post è un rebus irrisolvibile e arriva fulmineo il 18-5. Coach Leka chiama time out, ma nulla migliora. Avellino ha ritmo, impone il suo gioco indisturbata, arrivando all’imbarazzante punteggio di 28-5. Qualche segnale di risveglio arriva nel secondo quarto di gioco e parte, come spesso succede, dalla difesa: Pesaro riesce a recuperare palloni importanti, ha un altra intensità in campo e pur continuando a soffrire , riesce a procurarsi qualche canestro facile in contropiede. La partita si incattivisce, i padroni di casa rosicchiano sempre di più , arrivando prima a meno quindici e addirittura a meno nove (26-37). E’ qui che Avellino ritrova il controllo e con il talento dei suoi esterni lucra quei canestri capaci di tenerla a distanza di sicurezza: all’intervallo il punteggio dice 33-43.

Al rientro in campo, i padroni di casa confermano il loro buon momento: intensità, difesa, corsa e finalmente canestri facili. Mika, in difficoltà per tutto il primo tempo, segna canestri a ripetizioni. Pesaro ha un altra faccia e tutta l’inerzia in mano, nonostante i continui canestri di Rich a frenare l’entusiasmo del pubblico. La tripla da 15 metri di Kuksiks allo scadere del terzo periodo e il canestro di Bertone in apertura dell’ultimo quarto, valgono il clamoroso 62-63. Ne nasce una partita nuova e stupenda, dove entrambe le squadre segnano a ripetizione. Avellino è brava a guadagnarsi falli nei momenti che contano e a convertirli dalla lunetta con continuità. Pesaro ha tante opportunità per il meno uno, ogni volta le fallisce, per stanchezza o poca lucidità. La fotografia dell’esito della partita è proprio nel finale: ad un minuto dalla fine il punteggio dice 77-78. Bertone fa 0/2 dalla lunetta, Filloy 1/2. Con 24 secondi da giocare, Moore ha in mano il potenziale ultimo attacco della partita, ma lo fallisce forzando un tiro che viene stoppato da Leunen. Finisce 83-78.

Tabellini

Pesaro: 22/57 da due. 9/18 tre. 7/11 tl. Moore 18 Kuksiks 18, Mika 16; Rimbalzi tot. 34 ( Mika 15); Assist 10 (Moore 3)

Avellino: 22/31 da due; 9/23 da tre; 12/18. Rich 25, Scrubb 16, Filloy 13

Rimbalzi tot. 33(Leunen 10); Assist 11 (Leunen 5)

(Luigi Piarulli)