Knowles (foot R.Caruso 2016)

Knowles (foot R.Caruso 2016)

Si ferma a quattro la striscia di sconfitte della Giorgio Tesi Group Pistoia. I toscani riassaporano la vittoria dopo un febbraio nero e lo fanno contro la squadra di cui c’è un bel po’ di sangue e cuore: al Palamaggiò sono infatti gli ex Vincenzo Esposito, Michele Antonutti e Ronald Moore a trionfare contro una Caserta ancora in rodaggio con il nuovo assetto, senza Metreveli e Gaddefors e con Uros Slokar a referto. Gli ospiti hanno ritrovato le loro rotazioni complete, sfruttando nel primo tempo la voglia e la fame dei giovani per tenere giocatori come Kirk e Czyz più in forma nei momenti decisivi; i grandi nomi fanno una prestazione degna del loro rango (Siva miglior marcatore con 24 e 8 assist, Knowles MVP con 22 punti, 6 rimbalzi e 6 falli subiti, Kirk 17+7), ma la Giorgio Tesi ha avuto qualcosa in più dalle seconde linee, con Amato e Lombardi che hanno segnato triple di estrema rilevanza. La Juve ha perso invece l’ennesima occasione per poter chiudere il discorso salvezza e per poter aspirare a qualcosina di più, pagando in una partita ad alto punteggio un blocco di cinque minuti all’inizio dell’ultimo parziale.

Pistoia parte con Di Pizzo e Lombardi sotto le plance per i problemi fisici dei titolari, ma dopo la partenza bruciante della Juve (7-2 al 2’) coach Esposito capisce subito che c’è bisogno del capitano Kirk per portare equilibrio negli ospiti. Equilibrio equivale a spaziature nel vocabolario Giorgio Tesi: la palla gira che è un piacere ed in tre minuti gli ospiti mettono in calce un break di 13-1 con due triple consecutive di Amato a mettere il punto esclamativo. Caserta resta paziente e sceglie di giocare tanti possessi nel pitturato per caricare di falli gli avversari e guadagnarsi qualche tiro libero. È infatti dalla linea della carità che la squadra di Dell’Agnello supera il momento più critico rimettendosi in carreggiata: nei primi 20’ saranno ben 23 i tentativi dalla lunetta rispetto ai 17 di media in stagione. Pistoia assorbe il colpo e resta in scia, coinvolgendo tutti gli effettivi in attacco e stando attenta a non concedere contropiedi primari alla Juve. Senza una delle sue armi principali i bianconeri vivono perlopiù su democratici guizzi personali; la tattica paga grazie anche ad un Dario Hunt che sfrutta la sua freschezza atletica per dominare nel pitturato. I bianconeri possono così prendere il controllo del match a ridosso dell’intervallo (43-40 al 20’).

I padroni di casa provano a cambiare faccia dopo la pausa lunga spingendo sull’acceleratore. Jones e Downs provano ad indicare la strada scrivendo il massimo vantaggio sul 49-42 del 23’, ma non si sono fatti i conti con l’oste. Kirk inizia a fare la voce grossa con il suo gioco dalla media, mentre Ron Moore ha dei conti in sospeso con il popolo casertano. La Giorgio Tesi rimane così attaccata al match e va sul pari a quota 53 al 26’; Dell’Agnello, forte dell’apporto di Slokar, decide di andare con la zona, da sempre pezzo forte di Caserta. Ma a scardinarla sono due triple di Lombardi che regalano il vantaggio ai toscani e affievoliscono le certezze bianconere; l’attacco va in tilt prolungato all’inizio del quarto decisivo e la Giorgio Tesi non si fa pregare, allungando progressivamente la forbice. La tripla di Knowles per il 61-70 al 34’ sembra il preludio ai titoli di coda, ma Moore decide di regalare ancora speranza con un fallo più tecnico che lo estromette dalla gara. Cinciarini e Downs riaprono dunque i giochi, ma è solo una illusione: Pistoia non si fa prendere dalla frenesia e con un Knowles da uno contro tutti e la tripla di Amato tengono a distanza Caserta.

Pasta Reggia Caserta – Giorgio Tesi Group Pistoia 88-94 (22-21, 43-40, 59-61)

Caserta: 16/38 da due, 9/27 da tre, 29/38 ai liberi. Siva 24, Downs 16, Hunt 12. Rimbalzi 40 (Hunt 11), assist 9 (Siva 8).

Pistoia: 20/39 da due, 11/26 da tre, 12/28 ai liberi. Knowles 22, Kirk 17, Lombardi 12. Rimbalzi 33 (Lombardi 8), assist 12 (Antonutti 3)

Pasta Reggia Caserta

Peyton Siva (Foto Buco - Juvecaserta Basket Official)

Peyton Siva (Foto Buco – Juvecaserta Basket Official)

Micah Downs 5,5: Alla fine sono 16 ed otto rimbalzi per lui, ma non è sempre lucidissimo. Tira male dall’arco e si perde nei cinque minuti di black out dell’inizio dell’ultimo parziale, quando doveva essere il principe della Juve.

Peyton Siva 7: L’ultimo a mollare. Mette in ritmo i compagni ogni volta che può, ma negli ultimi minuti si mette in proprio per l’anemia degli altri uomini in bianconero.

Dario Hunt 7: Per 30 minuti è perfetto: tira rimbalzi come se piovesse e sfrutta i problemi fisici di Kirk a suo vantaggio. Poi si perde nel marasma generale dell’ultimo parziale.

Daniele Cinciarini 5 Non è giornata per la guardia di Dell’Agnello. Dopo pochi minuti dall’ingresso in campo si fa estromettere dalla partita con due falli, tra cui un tecnico. Prova a mettersi in ritmo nel finale ma è pericoloso solo dalla lunetta.

Bobby Jones 6,5 Fa di tutto per poter portare peso nel gioco in post bianconero. Prova a sfruttare i mismatch con poco successo ma riesce a far sentire la propria voce a rimbalzo.

Andrea Ghiacci 6:

Marco Giuri 6+: Mette fosforo e grinta nelle sue giocate. Rispetto al solito si prende molti più possessi offensivi; in alcune situazioni fa anche bene, ma va anche lui fuori giri.

Tommaso Ingrosso NE

Uros Slokar 5,5: Debutto a due facce per lui. Alcune scelte difensive sono frutto della sua sapienza cestistica, ma gli manca un po’ di gamba per poter essere determinante anche in attacco.

Coach Sandro Dell’Agnello 6: In una partita ad alto punteggio viene tradito dalla zona, la sua arma migliore. Ha tentato di sconvolgere gli equilibri ma non è riuscito a trovare la giusta quadratura nel finale. La soluzione di tenere Cinciarini come leader della panchina gli si ritorce contro.

Giorgio Tesi Group Pistoia

Kirk Alex (foto R.Caruso 2016)

Kirk Alex (foto R.Caruso 2016)

Marco Di Pizzo 6 Partire in quintetto al Palamaggiò a soli diciassette anni e mezzo non è cosa a tutti. Solo due minuti per lui ma firma il primo canestro della partita con un bel movimento in post. Già nel mirino di Capobianco per la sua Nazionale Under 18, deve acquisire un po’ di malizia e tonnellaggio per competere ad alti livelli, ma l’età è dalla sua parte.

Preston Knowles 7,5: Alla fine la decide lui. Prende tanti tiri importanti nei finali di quarto e riesce quasi da solo a tenere distante Caserta negli ultimi cinque minuti roventi. 22 punti con 13 tiri, la palma di MVP va a lui.

Andrea Amato  6,5: Alla sua seconda partita con tante responsabilità in massima serie si fa trovare pronto. La sua dote migliore è la mano da tre punti ed è proprio con una tripla che dà una botta enorme alle speranze della Juve. Con Esposito può crescere tanto.

Martino Mastellari NG: Cinque minuti per far rifiatare i compagni, non si prende responsabilità.

Michele Antonutti 6: Partita quadrata per l’ex casertano, che non la mette da fuori ma sgomita come un ossesso contro i lunghi. Costretto a giocare da centro vero, costruisce una prova solida.

Eric Lombardi 7: Il suo apporto è determinante per la partita. Nel pitturato mette il suo atletismo a disposizione della squadra e si riscopre anche tiratore da tre punti, quando con due bombe nel terzo parziale incrina le certezze bianconere.

Ariel Filloy NE

Luca Severini NG: Solo tre minuti

Aleksander Czyz 6,5: Con la febbre alta si conferma un lungo quadrato e pronto ad ogni evenienza. Mette in difficoltà gli avversari con la sua rapidità di piedi e si prende i tiri che gli vengono concessi.

Wayne Blackshear 5: L’unica nota negativa di Pistoia. Non si mette mai in ritmo e si prende poche responsabilità. Un passo indietro per lui.

Ron Moore 7: Aveva il dente avvelenato e lo ha dimostrato. Una gran bella regia, mentre al tiro rigala una prestazione balistica da incorniciare, contro i tifosi che lo avevano criticato proprio su questo fondamentale. Rischia di riaprire il match nel finale, ma il suo colpo di testa è indolore.

Alex Kirk 7 Non sarà in forma perfetta per via di un problema fisico, ma resta sempre il punto di riferimento per Pistoia. Ci mette un po’ a carburare ma quando lo fa diventa un fattore: 17 punti e sette rimbalzi, alcuni dei quali decisivi per l’economia della gara.

Coach Enzo Esposito 7,5: Non tutti darebbero minuti cruciali a giovani di 18 e 19 anni. El Diablo lo ha fatto senza battere ciglio e riesce a preservare giocatori come Kirk e Czyz per i momenti decisivi. Pistoia ci mette sempre anima e cuore, ed è tutto lo specchio del suo coach.