Phil Goss, capitano della Virtus Roma (foto A. Brandolni 2014)

Phil Goss, capitano della Virtus Roma (foto A. Brandolni 2014)

La Giorgio Tesi Group Pistoia espugna il PalaTiziano lasciando la Virtus Roma con la quarta sconfitta consecutiva e qualche dubbio di troppo sui prossimi playoffs. Pistoia ha giocato una partita perfetta, mandando ben cinque giocatori in doppia cifra. La zona di coach Moretti e un attacco molto efficiente ha permesso a Pistoia di tornare a casa con la speranza che la corsa playoffs sia tutt’altro che un’utopia. Roma ha tanto da recriminare. Una gestione non perfetta e un forte calo di intensità hanno condannato la squadra di Dalmonte. Vediamo la cronaca:

La partita inizia con il caloroso tributo del PalaTiziano a Gigi Datome, venuto a salutare la sua Virtus Roma.

Pistoia sorprende subito la Virtus con una zona molto ben fatta che causa più di un problema all’attacco romano. Ne fa le spese, Josh Mayo che si ritrova spesso nei vicoli ciechi creati dai ragazzi di Moretti. I primi minuti della gara sono piuttosto confusionari. Nessuno riesce a piazzare il primo parziale della partita ma Pistoia sembra di avere qualcosa in più. La sensazione non è sbagliata. JaJuan Johnson gioca un ottimo primo quarto da 11 punti e, aiutato da Wanamaker e Washington, costruisce il parziale di 8-0 che mette Pistoia sopra la linea di galleggiamento (9-19). Dalmonte chiama time out. Roma torna in campo con la faccia giusta e, caricata da Quinton Hosley, si porta all’inseguimento. La rimonta è chiusa dopo un paio di minuti del secondo quarto. Hosley è già a quota 8 punti e Roma impatta a quota 21, grazie a un parziale di 10-0. Il parziale resta aperto in tempo per andare in vantaggio sul 25-21 ma Roma non riesce a mettere il sigillo definitivo sul quarto. Pistoia non molla la presa e grazie all’energia di Daniel e all’ottima serata di Johnson si rifà sotto e pareggia a quota 27. Dalmonte, complice anche l’assenza di Bobby Jones (fuori per recuperare dall’infortunio non ancora completamente guarito ndr), concede parecchi minuti al giovane Kanacevic che lo ripaga con una prestazione di sostanza. Roma cala nel finale di quarto, anzi, crolla. Pistoia lavora benissimo sui due lati del campo. L’esperienza di Galanda e la voglia di fare del giovane Cortese, sono gli ingredienti fondamentali di un parziale di 12-0 che chiude il quarto, mandando le squadre negli spogliatoi sul 32-39.

Datome saluta i fan romani (foto A. Brandolini 2014)

Datome saluta i fan romani (foto A. Brandolini 2014)

Il terzo quarto riparte con una super-Pistoia che prende subito in mano le redini del terzo quarto: dimostra, Wanamaker che recupera palla in difesa e finisce schiacciando in testa a Szewczyk (32-45). Roma è tramortita. Il terzo quarto è terra di conquista dei toscani che sfruttano l’inefficienza difensiva dei romani per mettere in piedi il massimo vantaggio della partita (45-62).

Roma sembra non averne più ma Lorenzo D’Ercole non ci sta. Inizia il quarto recuperando da solo due palloni in fila e mettendo a referto due punti fondamentali per dare una scossa a una Virtus Roma davvero scarica. Coach Moretti non vuole lasciare nulla al caso e chiama immediatamente time-out (51-64). Pistoia non si fa impressionare e resta in pieno controllo della gara. Roma ci prova ma è troppo confusionaria e la rimonta resta solo un sogno. L’alley oop in reverse di Washington è il punto esclamativo di una partita che i toscani hanno controllato con grande sapienza, dimostrando di meritare un posto ai prossimi playoffs. La sirena finale manda i giocatori nella pancia del PalaTiziano sul punteggio di 75-87.


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