(Foto Savino Paolella © 2012)

Omar Cook (Foto Paolella © 2012)

Omar Cook: (12.7 p., 5.0 ass., 13 di valut.) in gara 4 gioca la peggiore partita della serie, solo 5 punti segnati ed altrettanti di valutazione, ma ha il merito di fare un 2/2 dalla linea della carità nel momento più importante del match. Molto meglio nelle altre due partite vinte da Milano (14 punti in gara 1 e 17 in gara 2). Contro la Scavolini ha tirato con il 45% da tre e il 90.9% nei tiri liberi. Fa sempre la cosa giusta al momento giusto.

Daniel Hackett: (14.5 p., 13.5 di valut. 4.0 rec.) la guardia di Pesaro chiude i suoi play off da protagonista, cercando in tutti i modi di fermare Milano. Sempre in doppia cifra nei punti segnati, con l’highs di 20 in gara 1, riesce anche in difesa a dare un notevole apporto, raggiungendo sia in gara 3 che in gara 4 le 5 palle recuperate. Nella serie subisce anche 4.7 falli a partita e smista 2.7 assist.

James White: (14.7 p., 62% da due, 12 di valut.) Anche contro Milano mostra tutto il suo talento offensivo, andando 4 volte su 4 in doppia cifra. In gara 2, quella in cui resta in campo per più minuti rispetto alle altre uscite, offre la sua peggiore prestazione della serie (3 di valutazione) frutto di ben 7 palle perse. In gara 3, davanti al proprio pubblico, gli bastano solo 29′ per lasciare il segno, con 16 punti e il 70% nel tiro da due, oltre a 5 recuperi. Per l’uomo volante un’altra stagione più che positiva, ancora una volta interrotta dall’Olimpia Milano.

Jumaine Jones: (13.5 p., 6.0 rimb., 15 di valut.) nonostante l’eliminazione, nella serie con Milano è il migliore giocatore per valutazione in assoluto, mettendo al servizio della squadra tutta la sua esperienza. Jumaine, cosi come avvenuto nella stagione regolare, si è affidato di più al tiro pesante, con una percentuale del 41.6%. 3.5 sono stati i falli subiti in 33′ di media. Nelle quattro sfide si è contradistinto per continuità, andando sempre in doppia cifra, sia per punti segnati che per punti in valutazione.

Ksistof Lavrinovic: (13.6 p., 7.0 rimb., 19.6 di valut.) come nella serie contro Varese, il lungo di Siena impressiona per l’apporto che riesce a dare in poco più di 21′ di media. Sotto canestro riesce a dominare anche contro un intimidatore come Easley, sfruttando la sua capacità di muoversi come pochi sanno fare. Le sue medie al tiro dicono: 69.5% da due e 50% da tre, anche se quì le conclusioni tentate sono state solo quattro. Eccellente anche nel rimbalzo, dove riesce a proteggere nel migliore dei modi il pitturato difensivo. In gara 1 dà il meglio di sé, con 19 punti, 9 rimbalzi e 29 di valutazione.

All. Simone Pianigiani: La Montepaschi c’è! con una facilità disarmante schianta la cenerentola Sassari, mostrando la solita fama di vittorie, marchio di fabbrica dell’era Pianigiani. Gli ingredienti per centrare il sesto scudetto di fila ci sono tutti e contro questa Armani sarà la finale più bella e più complicata per i bianco verdi.