EA7 Emporio Armani Milano – Scavolini Pesaro 84-75
(26-16, 15-15, 12-23, 31-21)

JR Bremer e Mason Rocca hanno cambiato la gara nel 2º tempo (Foto: Savino Paolella)

MILANO – Continua la striscia vincente di Milano, che arriva alla dodicesima vittoria consecutiva battendo una Scavolini che, dopo l’eroica rimonta dallo 2-0 nei quarti di finale con Cantù, si è dimostrata squadra pericolosa e agguerrita, facendo sudare le proverbiali sette camicie agli uomini di Scariolo per potersi portare sull‘1-0. Un risultato che non sarebbe stato possibile senza JR Bremer, che, inserito a sorpresa nei 12 a inizio gara, si è dimostrato un fattore nell’ultimo periodo.
Per sfruttare l’adrenalina ancora in corpo dopo il successo di sabato, Pesaro prova da subito ad aggredire la partita, infilando una tripla con Hickman dopo una manciata di secondi. Il primo attacco di Milano è invece piuttosto statico, ma va a segno comunque con Fotsis che cattura il rimbalzo sul tiro sbagliato da Hairston; dall’altra parte, però, Hackett tira da fuori senza esitare e segna il 2-5. Milano non si fa però intimidire: prima Bourousis mette 5 punti in fila, poi Pesaro inizia a subire il contropiede milanese. Mancinelli per due volte si fa tutto il campo in palleggio (la seconda volta facendo una magia entrando in area), poi è la volta di Cook e, infine, ancora Mancinelli lancia con un passaggio no-look Bourousis, che chiude il parziale di 13-2 che dà all’Olimpia il 15-7. Pesaro rientra fino al -4 affidandosi a White, che ne mette 7 in fila per il 18-14, ma il finale del primo quarto è tutto milanese, con una fantastica schiacciata sulla linea di fondo di Hairston, due liberi di Bourousis e, dopo l’errore sulla rimessa da fondo di Pesaro, con  3 secondi sul cronometro, il canestro sulla sirena di Gentile, per il primo vantaggio in doppia cifra della partita (26-16). Nel frattempo ha fatto il suo ingresso in campo, dopo un’assenza per infortunio di un mese e mezzo, JR Bremer, che riprende subito confidenza con il canestro in apertura di secondo quarto, dando a Milano il +12. Poco dopo, White sbaglia da solo in contropiede, “dimenticandosi” di tirare e commettendo infrazione di passi per essere ricaduto con la palla in mano, ma Pesaro riesce comunque a tornare a -9 con un libero di Cusin e un canestro dopo rimbalzo offensivo di Jones (30-21). Milano riallunga e tocca il massimo vantaggio con una tripla di Cook e una penetrazione di Rocca, che parte a sorpresa in palleggio battendo facilmente Cusin e infilando il 35-21. La Scavolini non riesce a reagire e Milano va negli spogliatoi sul +10, dopo che Lydeka ha accorciato le distanze segnando l’ultimo canestro del quarto (41-31).
Nel secondo tempo, però, cambia tutto: in poco più di 3 minuti Pesaro piazza un parziale di 2-11 propiziato da quattro punti di Hickman, una tripla di Jones e il canestro di White che vale il -1 (43-42). Milano rimane a galla con Cook, che segna due liberi e un tiro da tre, ma non basta: a poco meno di 4 minuti dalla fine del terzo quarto Hackett va per il pareggio (48-48) e poco dopo, dopo uno 0/2 dalla lunetta di Rocca, è Hickman a operare il sorpasso (48-50). Milano è in palla, non riesce a trovare canestri facili (3/11 nel quarto) e nemmeno ad arginare l’attacco pesarese, che invece ha preso fiducia. Tre tiri liberi, uno di Rocca e due di Hairston, riportano brevemente avanti Milano (51-50), ma Pesaro sorpassa nuovamente con un gran canestro di Hackett e si porta a +3 con due liberi di Lydeka a 1.36 dalla fine del terzo quarto.
In apertura di ultimo periodo il vantaggio pesarese aumenta fino al +6, grazie a una tripla impossibile di Jumaine Jones che vale il 53-59. Da questo momento in avanti, però, Milano inizia a dare qualche segnale di ripresa: prima Giachetti risponde a Jones con la stessa moneta e poi, dopo il canestro del +5 di White, Rocca e Cook si riportano a -1, prima che Lydeka, lasciato completamente solo in mezzo all’area, schiacci il 60-63. Il nuovo -3 non mina però la ritrovata fiducia dei padroni di casa, e a questo punto è JR Bremer a ergersi a protagonista ed eroe dell’incontro: appena rientrato in campo, segna prima la tripla del pareggio a 6.30 dal termine, poi, dopo l’ultimo sorpasso di Pesaro targato Cusin, un’altra tripla per il sorpasso (66-65 a poco più di 5 minuti dalla fine); infine, ne mette un’altra ancora per il +4, con quattro minuti e mezzo sul cronometro, che fa esplodere il Forum e costringe Dalmonte a chiamare timeout. Al rientro in campo, la Scavolini riesce a rientrare a -1 con un libero di Cusin e due di Hickman, ma un canestro di Rocca e un’altra tripla, stavolta di Hairston, danno all’Olimpia il +6 a 1.50 dal termine. Poco dopo, Hickman sbaglia una tripla e due tiri liberi, mentre dall’altra parte non sbaglia dalla lunetta Hairston, firmando il +8 che, a meno di un minuto dalla sirena, sancisce di fatto la fine della partita. Pesaro non si arrende fino alla fine, ma più per dimostrare la sua perseveranza e il suo valore agli avversari che per cercare realisticamente di ribaltare nuovamente il risultato. Jones mette una tripla e White un gioco da tre punti, ma dalla lunetta non tremano le mani di milanesi, con la partita che si chiude sul +9 per la squadra di casa.

L’EA7 ottiene così una vittoria sudata e fondamentale per il prosieguo della serie: perdere gara 1 in casa avrebbe esaltato ancora di più la Scavolini, rischiando di compromettere seriamente i sogni di gloria di coach Scariolo e dei suoi. Pesaro ha venduto cara la pelle, ma è crollata nel finale, sotto le triple di Bremer prima e con i suoi errori dalla lunetta (5/11 nell’ultimo quarto) poi: pesano come macigni i due 0/2 di Cusin e Hickman negli ultimi minuti di gara. Milano invece ha giocato, come spesso succede, una gara a corrente alternata: dopo un primo quarto dominato con i contropiedi di Mancinelli e Cook e il gioco sotto canestro di Bourousis, e un secondo quarto tutto sommato equilibrato, ha completamente lasciato le briglie della gara nella terza frazione, per riprenderle poi solo grazie ai 9 punti in fila di uno straordinario Bremer. Per vincere la serie, però, specie con un avversario ostico come Pesaro, serve sicuramente maggior continuità e concentrazione per tutti i 40 minuti.

MVP: Doveva aver finito in anticipo la stagione per infortunio; poi avevano dato il suo rientro come “probabile” tra semifinali ed eventuale finale. Infine, la sorpresa di vederlo prima a referto e poi in campo già stasera, e da protagonista: è JR Bremer infatti l’artefice della rimonta milanese nell’ultimo quarto, con tre triple di fila in meno di due minuti che spengono gli ardori di Pesaro e portano Milano sulla strada giusta per vincere gara 1. Chiude con 13 punti e 3/5 da tre.