Alessandro Gentile, autore di un primo quarto eccellente (Francesco Iasenza 2016)

Alessandro Gentile, autore di un primo quarto eccellente (Francesco Iasenza 2016)

ASSAGO – Dopo 2 sconfitte in quel del Pala Bigi, una reazione dell’Olimpia era quantomeno necessaria. E, puntuale come un orologio svizzero, è arrivata. Un primo quarto da urlo. Certo, sfruttando 10 minuti da incubo della squadra di Menetti, ma pur sempre mandando a referto 29 punti e subendone solo 8. Alessandro Gentile è il principale autore del parziale iniziale dell’EA7, ma Jasmin Repesa ci vede lungo e dosa le sue energie in vista di gara-6, favorendo le rotazioni di altri giocatori che sono decisamente più intercambiabili rispetto al suo capitano. Il vero MVP della gara, non soltanto a livello di valutazione finale, è Mantas Kalnietis. Il rendimento del play lituano è cresciuto esponenzialmente col passare delle partite in questa post-season, con un apporto di punti di livello e una facilità nel trovare i compagni che pochi giocatori possono vantare non solo in Italia, ma nell’intero continente. Un inizio di stagione in maglia Milano difficoltoso per lui, ma tra infortuni a Cinciarini e una cabina di regia che faticava a trovare un direttore d’orchestra all’altezza, la sua leadership è venuta fuori gradualmente.
Che dire poi di Rakim Sanders? Quando gioca così c’è poco da fare. Potenza da NBA, ma alcuni aspetti del suo gioco ancora da collaudare. Chi stupisce è però McLean. Nonostante alcune prestazioni che hanno dimostrato tutto il suo valore, o quasi, il suo atteggiamento rimane la nota stonata. Troppo nervosismo e poca concentrazione sul gioco vero e proprio. Aspetti che lo stanno penalizzando, non solo a livello statistico, ma anche nell’economia del gioco di squadra rischia di danneggiare più del dovuto il rendimento dei compagni. Anche Kruno Simon è tornato a far vedere tutto il talento di cui è dotato. Ed è tanto, tantissimo. 14 punti, 8 rimbalzi e 4 assist, in 18 minuti di impiego.

Per la Reggiana, si sono viste troppe difficoltà in avvio di partita, ed è proprio questo aspetto che ha condannato la GrissinBon. Nella ripresa, la reazione è stata tipica di una squadra che ha fatto il loro cammino e che non accusa eccessivamente i momenti di grande forma degli avversari. Prestazioni da prima della classe tra le mura del PalaBigi, ma basterà per portare la serie a gara-7? La pressione ora è principalmente sull’Olimpia, che potrebbe festeggiare lo scudetto proprio in casa dei contendenti, ma anche i ragazzi di coach Menetti vivranno la tensione sulla loro pelle, in un match che è riassumibile con un “win or go home”. Achille Polonara mostra alcune pecche in attacco, ma la sua prova complessiva è davvero ammirevole. Lo si vede in ogni zona del campo. Corre, salta, va a rimbalzo, cerca di stoppare ogni tiro e il suo atteggiamento non è mai sopra le righe. In diverse situazioni sembra un predicatore nel deserto, senza ottenere il sostegno dei compagni nella metà campo difensiva. Aradori accusa qualche guaio fisico, ma quando si prende i suoi tiri si dimostra il pericolo numero uno per la difesa meneghina. Veremeenko rimane l’oggetto misterioso in maglia reggiana, ma i problemi di infortunio di Golubovic lo stanno costringendo ad utilizzare il bielorusso con un minutaggio eccessivo per le sue capacità. Anche Needham fatica ad entrare in partita, e in realtà non riesce mai a creare qualcosa di buono per sé e per i suoi compagni, condannandosi ad un -8 di valutazione finale frutto di uno 0/6 al tiro. Lavrinovic tiene a galla la squadra nel momento di maggiore difficoltà e Della Valle si sblocca solamente nella ripresa, ma il suo primo tempo è assolutamente da dimenticare, con ingenuità grossolane e una difesa che gli impedisce di esprimersi anche solo minimamente. Il grande assente si chiama Rimas Kaukenas. Impreciso al tiro, poco efficiente su tutti i fronti e troppe volte colmo di nervosismo. Il suo continuo colloquio con gli arbitri spesso lo penalizza e il suo 2/11 dal campo è lo specchio di 30 minuti di impiego in cui non si è contraddistinto come solitamente sa fare.

La sfida che attende queste due squadre sarà in contemporanea con Belgio-Italia, ovvero l’esordio della nazionale di calcio ad Euro 2016. La scelta di giocare la partita lo stesso giorno, nello stesso orario, penalizzerà gli ascolti e in futuro sarà il caso di operare scelte più oculate, come ha lasciato intendere Jasmin Repesa nella conferenza stampa post-partita.
Festa scudetto per Milano o ennesima prova solida tra le mura amiche per Reggio Emilia? Le squadre sono già mentalmente pronte, ma per il verdetto bisognerà aspettare lunedì sera.