Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto, recitavano in “Un Pugno di Dollari” del grande Sergio Leone. Ecco, ieri Varese è arrivata a Brescia con la sua pistola fatta di un attacco up-tempo, ma dall’altra parte la Germani aveva un fucile caricato della sua proverbiale difesa e per Varese la partita è durata pochi minuti.
I primi due minuti sono esattamente ciò che Varese vorrebbe dalla partita, con Hanlan che prima va al ferro senza che nessuno lo contrasti, poi realizza da 3 punti dando il primo e unico vantaggio a Varese.
Gli uomini di Magro avevano evidentemente organizzato uno scherzone per il coach, perché immediatamente cambiano registro, la difesa sugli esterni si stringe come un Pitone al collo della preda e in 5 minuti Brescia mette alle corde gli avversari, 4 recuperi e una serie di canestri facili comprese due schiacciate di Gabriel e in un attimo siamo a +17, Varese sparacchia a salve e chiude il primo quarto con 1 su 10 da oltre l’arco, sotto di 22 pesanti punti.
Bialaszewski prova a giocare con le twin Towers Cauley Stein e Ulaneo ma Brescia decolla andando a +30 dopo 2 minuti, mettendo in mostra il super Massinburg delle ultime settimane, la qualità dei dettagli per forza di cose scende ma Varese di mettere insieme una difesa degna non ne ha proprio voglia, +31 all’intervallo con gli ospiti che collezionano 1 solo recupero in tutto il primo tempo.
La seconda metà della partita vede ancora protagonista la Leonessa che sfoga tutta la rabbia per la sconfitta di lunedì continuando a premere sull’acceleratore dei mismatch spalle a canestro, Shahid, Woldetensae Moretti e Hanlan vengono a turno attaccati, e in difesa non si smette di mordere, tanto che si tocca anche il +51 ad un certo punto, spazio alle terze linee da una parte e dall’altra per gran parte dell’ultimo quarto nel quale Varese limita il divario ai 43 finali.
Prova corale se ce ne una, emergono in tanti per prestazioni brillanti, Bilan con una doppia doppia da 21 e 12 a cui aggiunge 3 assist e alcuni coast to coast conclusi a canestro o con passaggi no look, normale amministrazione per un play di 2.13, impietoso il confronto con Cauley Stein e le sue 400 presenze NBA.
Sensazione di onnipotenza per Massinburg che non riesce a sbagliare nulla, perfetto da 2, perfetto da 3, 4 su 4 in lunetta, 7 assist e 0 perse…. Scrive 16 in 19 minuti, il “gnaro” sorride e canta con la curva mentre siede in panchina.
16 in 19 anche per Amedeo, anche per lui 5 ottimi assist, è protagonista nell’allungo iniziale con 9 punti nel primo quarto, un po’ di riposo nel secondo tempo.
Sostanzioso Christon, i suoi arresti in mezzo all’area di fisico sono un rebus irrisolvibile per gli esterni dell’OpenJob, 13 a referto con 7 tiri dal campo.
Ritrova il quintetto Gabriel che schiaccia a canestro due contropiedi nei primi minuti, di fatto indirizzando la partita e facendo volare in campo tutta la panchina, anche 7 pesanti rimbalzi per lui (quelli che mancavano a Bologna….).
Brillante Cournooh, va a nozze nell’allegra difesa varesina, 13 con 7 rimbalzi per lui; ottimo anche Akele che gioca quasi metà partita e va finalmente in doppia cifra con 11, anche se mette una bella bomba mi piace l’Akele che va vicino a canestro a sfruttare la sua statura e le braccia lunghe, questa bidimensionalità gli può garantire un futuro importante.
Flashback Cobbins, fa rivedere il Mike di 2 anni fa, sempre pronto a correggere a canestro o a chiudere gli halley hoop dei compagni con percentuali stellari.
Burnell evita la ribalta come suo solito, divertendosi però a sportellare i varesini in post basso, generando scompiglio, 7, 3 e 2 assist per il killer silenzioso.
Eroe dei due mondi Petrucelli, dopo aver dimostrato ampiamente di poter dominare in attacco, da qualche partita è tornato a vestire i panni del “guanto” in difesa di Paytoniana memoria, pronti via ruba 3 palloni ingaggiando un duello da scintille con Hanlan, al netto unico autore di una prova degna per Varese con 21 punti a referto, nel terzo quarto fa l’ennesimo recupero spettacolare difendendo alla morte su una penetrazione del Varesino e con due schiaffi alla palla, prima lo scippa e poi direziona la sfera verso un compagno….
E facciamoli due complimenti al coach per una volta, preparazione del match esemplare, cattiveria in attacco e difesa per almeno 35 minuti, punti deboli di Varese in difesa attaccati in maniera maniacale partita chiusa con 68% da due. Varese tira tanto da 3 ma i giocatori a cui sono stati concessi maggiori “open looks” sono quelli con percentuali peggiori , Shahid e Woldetensae, chiudono con il 29% al netto della bomba finale di Zhao. Con questo focus non si va certo a Scafati in gita, campo difficile e squadra per certi versi simile a Varese, con maggior solidità sotto con Pinkins, Rivers e Nunge ma tanto talento nel backcourt, a vendicare la sconfitta dello scorso anno.
Autore: Paolo Roselli
Paolo Roselli