ACEA ROMA
TONOLLI 6,5 – 16’ di qualità per il capitano virtussino, che piazza la bomba in un momento importante del match, prende uno sfondamento dagli avversari e fa rifiatare un reparto che soffre l’assenza di Dasic. Comunque la si veda, un inno alla concretezza
CROSARIOL 8 – partita perfetta per il centro capitolino, che segna 8 canestri in altrettanti tentativi e fa la voce grossa sotto canestro, chiudendo con 25 di valutazione. Approfitta della differenza di stazza rispetto agli avversari, ma un Crosariol così convinto nella Capitale non si vedeva da tempo
DATOME 7,5 – inizia da ala grande, senza però la fiducia necessaria per svolgere un compito che abitualmente non gli compete. Tornato nel suo ruolo naturale, attacca il canestro con la giusta convinzione, tornando punto di riferimento imprescindibile per l’attacco romano. Sua la tripla (da otto metri) che consegna il successo nelle mani della Virtus
DEDOVIC 6 – entra nel quintetto base ma dimostra di essere ancora in confusione, incapace di leggere quello che la difesa avversaria gli lascia. D’altro canto, però, difende con energia su Wafer, cercando di limitarne il raggio d’azione. E i 12 punti a referto sono un bottino importante per l’attacco romano
GORDIC 5,5 – inizia alla grande, trovando la via del canestro dalla lunga distanza. Chiamato a sobbarcarsi anche i compiti dell’infortunato Maestranzi, si smarrisce con il passare dei minuti e perde palloni importanti che tengono a galla Cremona
TUCKER 8IL MIGLIORE (assieme a Wafer), torna leader della squadra romana, riscoprendo il feeling con il canestro avversario, soprattutto nel secondo tempo. In più difende a lungo (e bene) su Wafer e giostra da playmaker e alla fine gli manca solo di pulire il parquet e chiudere i cancelli del palasport per chiudere una serata davvero a tutto tondo
SLOKAR 5,5 – ci prova, ma non ci riesce. Si fa sentire a rimbalzo, ma in attacco non è punto di riferimento efficace. Come Crosariol, poteva e doveva approfittare del gap fisico con gli avversari. E non l’ha fatto
MAESTRANZI (meno di 3’ in campo), MARCHETTI e STAFFIERI senza voto
COACH LARDO 6,5 – se la Virtus trova risposte adeguate nel momento di massima difficoltà lo si deve anche alle scelte del suo coach, che riesce a spremere il meglio dalla sua squadra. Al momento non è tanto, ma gli alibi e il tempo per lavorare sodo non mancano

VANOLI BRAGA CREMONA
CINCIARINI 5,5 – l’ex di giornata si fa notare soprattutto a rimbalzo, mentre in attacco va spesso in confusione e non diventa mai punto di riferimento per i propri compagni
TABU 6,5 – genio e sregolatezza, chiedere a Trinchieri per avere conferma. Alterna colpi di grande classe a errori grossolani e spesso viaggia con una marcia in più rispetto a tutti gli altri. Compagni di squadra compresi
D’ERCOLE 5,5 – 15’ sul parquet e un contributo minimo, ma nell’allungo finale della Virtus Roma c’è lui in campo
PERKOVIC 6 – bene in attacco, rivedibile in difesa, dove soffre l’atletismo dell’ispirato Crosariol. Nel secondo quarto, segna 7 punti consecutivi, un acuto al quale però non riesce a dare continuità nei secondi 20’
MILIC 5IL PEGGIORE, fatica a entrare in ritmo e ci mette un’eternità a lasciare il segno. E quando ci riesce si accende a tratti, senza incidere più di tanto. Cremona ha bisogno delle sue giocate, Caja ha il dovere di puntare su di lui, ma lui può e deve dare di più alla causa
WAFER 8IL MIGLIORE (assieme a Tucker) segna in tutti i modi, tanto che il pubblico romano lo applaude a lungo quando esce dal campo per falli. La quinta penalità è una grossa ingenuità nel momento decisivo del match, ma se Cremona ci arriva aggrappata nel punteggio agli avversari lo deve solo a lui
THOMAS 5 – anonimo, resta ai margini del match e non fa niente per esserne coinvolto
BAVCIC 6 – attacca il canestro con decisione, ma lo fa raramente. In ogni caso, chiude con cifre più che dignitose, difficile chiedergli di più
LOTTICI, ANTONELLI, MAZIC e BELLONI senza voto
COACH CAJA 6,5 – ottiene una reazione dalla sua squadra, che però ha una strada lunga e tortuosa per riuscire a centrare la salvezza. Prova a non rendere il suo sestetto Wafer-dipendente, ma ci riesce solo a tratti. Eppure Cremona non va lontana dalla vittoria: se lo spirito di squadra sarà questo, la navigazione dei lombardi potrebbe avvenire presto in acque più tranquille


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati