Once upon a time è l’incipit di ogni fiaba che si rispetti, e questa storia potrebbe iniziare così. C’era una volta Tony Bernard jr Easley, classe 1987, nato in Alabama, figlio di un ex ostacolista, inizia la sua carriera sportiva con l’atletica per poi dedicarsi al basket. Si laurea in educazione fisica alla Murray State, dopo essere emerso per ottime prestazioni sul parquet e facendosi notare con ben 96 stoppate in una sola stagione, e quando pensa che la sua strada sia l’insegnamento gli arriva una chiamata dalla Polonia dove nel 2010 firma per la Abzud Varsavia. All’inizio della stagione 2011/12 parte alla volta dell’Italia dove gioca in Legadue con la Marcopoloshop.it Forlì per 13 gare. Il 23 dicembre 2011 un’altra chiamata cambia la vita di Tony aprendogli una nuova strada: la Dinamo Banco di Sardegna, reduce dal flop Benson e dal problematico Hunter, lo chiama per giocare come centro titolare. E’ l’inizio di una nuova era, Slim è il centro che rispecchia perfettamente le caratteristiche del gioco chiesto da Meo Sacchetti: agile ed atletico compensa la leggerezza fisica con grande verticalità e ritmo. L’arrivo di Easley a Sassari apre una seconda stagione per i sardi: energico e positivo il centro americano dona finalmente alla squadra equilibrio e concretezza, permettendogli di registrare la striscia positiva di 7 vittorie di fila.

Tony sorride, sorride sempre e non c’è volta in cui non si mostri disponibile e gentile con compagni, giornalisti e tifosi; così in una chiacchierata a 360° questo ragazzone dell’Alabama racconta la sua esperienza, con l’umiltà e la serenità che lo contraddistinguono.

Tony Easley a fine partita (Foto FM)

Presente, Passato&Futuro. Sulla partita di domenica contro Montegranaro  Tony è consapevole di aver fatto una buona prestazione, nonostante un avvio freddino “Siamo stati bravi nonostante un impatto non felice, Sean May è un grande giocatore. Io sono partito lentamente ma poi ho preso il ritmo”. Di strada ne ha fatto questo giocatore, dall’esordio in maglia Dinamo a Montegranaro nella gara d’andata a quello in casa proprio contro Pesaro, dove fece la sua migliore prestazione (23 punti, 11 rimbalzi, 5 stoppate e 38 di valutazione). Domenica prossima la Dinamo affronterà proprio James White e compagni, scontro diretto per il terzo posto in classifica e gara fondamentale in vista dei playoff “Ci aspetta forse la partita più importante della stagione: Pesaro è una squadra in forma con alcuni dei migliori giocatori della serie, che hanno talento ed esperienza. Vorrei giocare allo stesso livello dell’andata, quando volevo dimostrare ai miei compagni ed ai tifosi che cosa potevo fare”.

Tony&Dinamo, amore corrisposto. Tra Tony e la squadra il feeling è nato praticamente da subito, merito della sua positività ma anche di un roster coeso e pronto ad accoglierlo “Mi sono trovato subito bene qui, i ragazzi mi hanno fatto sentire da subito a mio agio. Io metto sempre avanti la mia positività: molte persone si fanno sopraffare dalla negatività, e così facendo non danno il meglio di se. Io cerco di essere positivo sempre  anche dalla panchina, è importante supportare un compagno anche se sbaglia un tiro o perde palla”. Sul campo Slim mostra un’energia quasi incontenibile, tanto che qualche volta sembra che balli sul parquet “Ho molta adrenalina, a volte troppa e cerco di scaricarla così” dice ridendo. Ma oltre a ballare la sensazione che da è che spesso si autoalimenti di energia dopo una bella giocata o, specialità della casa, una stoppata “So che fare un buon canestro, o schiacciare mi da energia, mi fa sentire meglio e mi da fiducia. Quanto alle stoppate penso sia proprio una questione di istinto, anche se mi sono accorto che in questa serie è più difficile, ci sono giocatori di esperienza che riescono a cambiare il tiro all’ultimo secondo. Io cerco sempre il momento perfetto per inchiodare la palla al tabellone, ci provo sempre è più forte di me”. Non a caso ad oggi è in corsa come miglior stoppatore della Lega insieme a Cusin.

Tony Easley scherza con la nostra giornalista (Foto FM)

Quanto a belle giocate Tony non si risparmia in complimenti per il compagno di squadra Travis Diener, autore del canestro vincente allo scadere dell’ultimo secondo di gioco contro la Sutor Montegranaro “E’ stato incredibile: Travis che quasi perde palla ed invece la recupera, si alza e tira. Ho visto quella palla fluttuare in aria per centesimi di secondo lunghissimi, sembrava che il tempo si fosse fermato: non ho visto il canestro ma solo il Palazzetto esplodere ed il pubblico esultare. Più tardi ho detto a Travis che pensavo comparisse la scritta ‘Where amazing happens’ come in Nba”.

Solo buone parole per Coach Meo SacchettiLui è un allenatore dei giocatori, perché ha giocato prima di noi e sa motivarti alla perfezione, è sempre positivo e sa che corde toccare. E’ un allenatore che ti capisce davvero ed il suo basket è proprio quello che piace a me, che sento mio”.

I love this game. Ride, ride di gusto il numero 43 biancoblu e quando gli si chiede cosa sia il basket per lui il viso gli si illumina e gli occhi iniziano a brillare, come se parlasse della donna della sua vita “E’ la mia vita, il mio sogno. C’è chi gioca a basket perché gli piace, io amo questo sport: ti fa crescere, ti permette di imparare tanto, ti da tanto. A me ha regalato la disciplina. Io mangio, respiro, vivo e dormo di basket. E’ ciò che mi ha permesso di arrivare dall’Alabama a Forlì, a Sassari”.

Proprio a Sassari Tony ha conquistato subito i tifosi, così come nelle sue precedenti esperienze: ne sono la prova i numerosi messaggi sulla sua pagina di un noto social network che lo incitano a tornare in Polonia o a Forlì. Ma Tony, cosa fa ai tifosi? “Cerco di condividere la mia passione, con il sorriso con piccoli gesti. E’ davvero bello essere così benvoluto dai tifosi. So che anche solo stringere una mano è un gesto importante, puoi far capire loro con un sorriso che apprezzi il loro supporto, e che ti è fondamentale. Perché loro apprezzano te e ti danno la forza”.

Umiltà, positività, carisma ed entusiasmo: sicuramente queste doti porteranno lontano il lungo venuto dall’Alabama, nel frattempo Sassari vive la sua favola giorno per giorno, sperando in un lieto fine (magari in una riconferma per la prossima stagione) .

He loves this game, Sassari loves him. What else?

Valentina Sanna