EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 95-84

Alessandro Gentile, MVP della gara (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Alessandro Gentile, MVP della gara (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

MILANO – Prima prova superata a pieni voti per l’EA7 Emporio Armani, che vince e convince contro il Banco di Sardegna in gara 1 di una semifinale che molti considerano come la “vera” finale. Ma non solo: Milano vince “alla Sassari”, accettando la sfida di una gara giocata ad alto ritmo e ad alto punteggio, soprattutto nel primo tempo, ma vincendola nel finale grazie soprattutto alla solita difesa, che, quando gira al meglio, è in grado di mettere la museruola a qualunque avversario.
Nel primo quarto, però, è Sassari a fare la partita. Anzi, diciamo la verità, è Drake Diener: la guardia biancoblu, misteriosamente marcata da Langford a inizio gara (due falli in poco più di due minuti) lascia scaldare i compagni in avvio, con suo cugino Travis, Gordon e Thomas che vanno sul 7-12 a metà del quarto, e poi inizia a fare quello che sa fare, ovvero canestro. Nove punti dell’americano nel solo primo quarto dovrebbero far volare Sassari, specie contro un’Olimpia che fatica parecchio su entrambi i lati del campo. Ma – com’è strano il basket – nonostante tutto Milano è lì: Sassari tocca il +10 con Gordon, ma poi Samuels, Hackett e Moss ci mettono una pezza, e Kangur e Gentile completano l’opera con 5 punti nell’ultimo minuto del quarto, chiuso solo a -4 (20-24).
La prima azione del secondo quarto è la vera fotografia di questo momento della gara: Hackett la passa direttamente nelle mani di Devecchi, che però sbaglia in contropiede (forse subendo fallo), e così una palla recuperata si tramuta in due punti per gli avversari, con lo stesso Hackett a servire un assist al bacio per la schiacciata di Samuels, rimasto nella metà campo offensiva dall’azione precedente. E in quella successiva, un altro recupero di Hackett permette a Kangur di infilare la tripla del sorpasso (25-24). Da qui la partita cambia: Milano accetta il ritmo alto imposto dagli avversari, e gli spettatori sembrano gradire, con i vari Gentile, Travis Diener, Sacchetti, Langford e Thomas che segnano un canestro dopo l’altro. Nella sostanza, però, cambia poco: Sassari torna a +6 a metà del quarto, ma Milano ricuce e, poco prima di andare negli spogliatoi, una sfuriata da 8 punti in due minuti e mezzo di Gentile riporta avanti i padroni di casa (50-49), prima del canestro di Drake Diener sulla sirena per il 50-51.

Drake Diener, solita macchina da canestri (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Drake Diener, solita macchina da canestri (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Al ritorno in campo, l’equilibrio è totale: Caleb Green mette due triple di fila, intervallate da una di Moss, poi la sfida si sposta sotto canestro, tra Samuels ed Eze, ma il vantaggio continua a oscillare da una squadra all’altra. Finché, ancora una volta, Alessandro Gentile suona la carica, segnando e subendo fallo a un minuto e mezzo dalla fine del quarto. Il capitano biancorosso sbaglia il libero, ma la giocata d’energia è servita: nell’azione successiva Cerella confeziona un gioco da 3 punti in contropiede (72-70); Drake Diener torna a farsi vedere con il nuovo sorpasso (72-73), ma è praticamente l’ultimo per gli isolani.
Infatti, in apertura di quarto periodo Travis Diener riporta sì i suoi sul +3 dalla lunetta, ma lì Sassari si ferma: Milano alza la difesa, contestando ogni tiro e costringendo la Dinamo a qualche pallone perso di troppo, mentre in attacco Samuels e Gentile confezionano un parziale di 8-0 che sposta tutta l’inerzia verso la squadra di casa (80-75 a sei minuti e mezzo dal termine). Thomas fa la voce grossa a rimbalzo d’attacco (complice il sistematico mancato tagliafuori di Langford), e risponde con un canestro e fallo di pura energia, ma sembra l’unico ad averne: l’impressione, infatti, è che i suoi compagni abbiano finito la benzina, soprattutto Drake Diener, ingabbiato dall’ottima difesa di Hackett su di lui nella ripresa. Ancora Gentile segna altri 5 punti quasi di fila e porta i suoi a +8, e la situazione sembra quella del primo quarto, ma a parti invertite: ora è Milano a dominare, ma Sassari in qualche modo riesce comunque a rimanere lì, con una bomba insensata di Drake per il nuovo -5. Ma è l’ultima fiammata, prima che Langford, Hackett e Samuels mettano al sicuro il risultato quasi senza incontrare resistenza, con gli avversari ormai sulle gambe.

Samardo Samuels ha fatto la differenza sotto canestro (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Samardo Samuels ha fatto la differenza sotto canestro (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Milano veniva da un’inaspettatamente impegnativa serie a cinque gare con Pistoia, mentre Sassari ha avuto tutto il tempo di riposarsi e preparare la semifinale dopo il 3-0 con Brindisi; ciò nonostante, sono stati i sardi a crollare fisicamente nel finale, a testimonianza, se ce ne fosse bisogno, che i playoff sono davvero “un’altra cosa”. E, proprio per questo, ci si può aspettare di tutto già per gara 2: Milano ha dimostrato di essere superiore sui 40 minuti, ma ogni gara fa storia a sé e, potenzialmente, questa potrebbe essere una serie molto lunga.

MVP. Sicuramente Samardo Samuels è stato l’uomo chiave per Milano, in grado di mettere in costante difficoltà i pariruolo in area e riuscendo anche a colpire da fuori con la sua buona varietà di soluzioni (alla fine 23 punti con 9/13 dal campo e 8 rimbalzi). Ma non si può non dare la palma di MVP ad Alessandro Gentile, che gioca una partita con pochissime sbavature, buona continuità sui 40 minuti e, soprattutto, i canestri chiave quando si decide la partita, come dimostrano i 9 punti nell’ultimo quarto (sui 23 totali, con un pazzesco 9/11 al tiro).

EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 95-84 (20-24, 30-27, 22-22, 23-11)
Milano: A. Gentile e S. Samuels 23, K. Langford 20. Rim (39): D. Hackett 9. Ass (18): D. Hackett 8.
Sassari: D. Diener 19, C. Green 17, T. Diener 13. Rim (27): O. Thomas 8. Ass (16): T. Diener 8.