MANITAL AUXILIUM TORINO – SIDIGAS AVELLINO 78-74 (19-20, 20-18, 20-11, 19-25)
TORINO – Scontro difficile quello odierno per una Manital Torino che cerca di stare aggrappata con le unghie e con i denti ad una speranza di salvezza sempre distant, nonostante le ultime belle prove contro Trento e Pistoia. A far visita al PalaRuffini, infatti, arriva una Sidigas Avellino reduce da ben 12 vittorie consecutive e forte di un posto quasi certo tra le prime 4 in classifica in Regular Season.
Coach Vitucci parte con Christian Eyenga in quintetto al posto di Rosselli, che inizia dalla panchina. Le chiavi della squadra sono come al solito in mano a Jerome Dyson, che pare da subito desideroso di prendere le iniziative in attacco, cercando fin dalle prime battute di tenere alti i ritmi. Avellino perde qualche pallone importante in attacco e Torino ne approfitta per mantenersi in partita nonostante soffra come al solito a rimbalzo, con Avellino che riesce a guadagnarsi doppi possessi offensivi che valgono oro. Sacripanti sfrutta tutti gli uomini a disposizione per allungare le rotazioni e riuscire a contrapporre l’energia necessaria a mantenere alto il ritmo della gara.
I padroni di casa, dopo essere andati sotto nel punteggio hanno un moto d’orgoglio nel secondo quarto e grazie ad un Dyson decisamente ispirato e più in palla rispetto alle ultime sfide, riescono a riprendere la testa della gara sul 33-31, merito di una difesa che sa essere aggressiva nei momenti importanti. La penetrazione che vale il 37-31 però mette i brividi ai tifosi gialloblu, con Dyson che si fa male ad una caviglia nell’atterraggio.
Fortunatamente per l’Auxilium, l’ex sassarese è in grado di rientrare dopo l’intervallo lungo, e dopo un inizio un po’ timido, si rimette in moto con un paio di triple che hanno il merito di far stare davanti Torino e soprattutto di accendere il pubblico di casa, che non smette di incitare i propri giocatori. La partita si fa più spezzettata nella seconda parte e i ritmi diminuiscono. Le percentuali al tiro nel terzo quarto sorridono a Torino, che tira 4 su 6 da tre, ma è soprattutto con una prova difensiva maiuscola che riesce a mettere un margine di sicurezza tra lei e l’avversaria. La Manital concede infatti solo 11 punti nel quarto e va all’ultima pausa con il massimo vantaggio sul 59-49.
Coach Sacripanti prova a mettere in campo più centimetri, facendo giocare la coppia Buva-Cervi sotto canestro. Così facendo riesce a mettere in difficoltà gli avversari a rimbalzo, provando a ricucire lo strappo e sfruttando prima il quinto fallo di Ebi, cui viene fischiato un tecnico per flopping che lo costringe ad uscire dal campo e subito dopo un tecnico alla panchina ai danni di un arrabbiatissimo Frank Vitucci. Dopo pochi minuti anche Rosselli è costretto a sedersi in panchina, quando si vede fischiare contro un dubbio quinto fallo. Torino subisce la rimonta di Avellino, che si riaffaccia sul -6. Gli ultimi 5 minuti la Manital li gioca sull’onda emotiva di un pubblico caldo che continua ad incitare i propri giocatori e con un Dyson che continua a voler far vedere di essere ancora uno dei migliori giocatori del campionato. A sostenerlo un ottimo DJ White, che segna canestri importanti per mantenere a distanza di sicurezza Avellino, arrivando agli ultimi due minuti sopra di 9. Avellino però dimostra di non voler mollare e di voler continuare la striscia di vittorie, riportandosi a contatto negli ultimi minuti grazie ad un Nunnally in gran spolvero. Il finale di gara è ancora una volta una sofferenza per i tifosi di casa, che però a fine gara possono festeggiare un’altra vittoria. Una festa solo a metà però, perché da Venezia arriva la notizia della vittoria di Pesaro al supplementare, che significa ancora ultimo posto in solitaria e un’altra settimana ad inseguire le dirette rivali per la salvezza.