Serie A

Marques Green: (35 p., 5/6 da tre, 47 di valut.) partita formato NBA per il play tascabile di Vitucci che, a suon di giocate eccellenti, trascina Avellino al successo esterno su Roma. Le sue mani fanno uscire tiri impeccabili che, sia dalla lunga che dalla media distanza, risultano letali per Roma. Non contento di un 12/17 totale dal campo, smista assist (13) a ripetizione per i compagni. Rischia una clamorosa tripla doppia fermandosi a 8 rimbalzi catturati, oltre a 7 falli subiti. Unica pecca sono le 8 palle perse, comprensibili visto il minutaggio – oltre 44′ – co pochi secondi di respiro per lui .

Aubrey Coleman: (27 p., 11 fal. sub., 6 rec.) doppia doppia punti-falli subiti per un Coleman sempre più simbolo di questa sorprendente Biella. Tuttavia, la prestazione della guardia americana non è bastata ai piemontesi per espugnare il parquet di Varese. Offensivamente riesce a essere più efficace quando si avvicina a canestro (6/10), mentre il suo tiro dal perimetro (1/4) risulta ancora un’arma flebile. Chiude con un 28 di valutazione e 5 palle perse.

Alex Righetti: (30 p., 10 rimb., 40 di valut.) un immenso Alex permette a Caserta di vincere in rimonta. E sono proprio le giocate dell’ala nata a Rimini a ricucire lo strappo con Teramo, tra cui la tripla a pochissimi secondi dalla fine del tempo regolamentare. Nei 5′ supplementari continua lo show con 10 punti, 3 rimbalzi ed un 14 di valutazione. In 32’polverizza la difesa avversaria con un 4/5 da due, un 4/7 da tre ed un impeccabile 10/10 dalla linea della carità.

Viktor Sanikidze: (16 p., 3/3 da due, 19 di valut.) in questo momento della stagione risulta il miglior numero quattro del campionato. Stranamente poco reattivo a rimbalzo (3), permettendo a Venezia troppi extra-possessi, per la nona partita su dieci, raggiunge nella casella punti la doppia cifra, dando quella continuità offensiva che nelle prime due stagioni era cosa rara. Con 9 punti a referto nel terzo periodo, permette alla Virtus di piazzare l’allungo decisivo.

Angelo Gigli: (16p., 7/7 da due, 25 di valut.) dopo la partenza forzata di Homan, Angelo si è calato sempre più nella parte di chi deve assumersi responsabilità, diventando un punto di riferimento indispensabile per il gioco offensivo chiesto da coach Finelli. Quattro schiacciate, 6 rimbalzi di cui 2 offensivi ed un 100% dal campo che fa volare la sua percentuale stagionale vicina al 73%. Prende sempre più confidenza con Peppe Poeta e anche in difesa riesce ad oscurare il gioco avversario con 1 stoppata e 3 recuperi. Il tutto in 27′ di gioco.

All. Marco Crespi: Dopo una partenza tutt’altro che felice, la sua squadra, grazie anche all’inserimento di un giocatore come Mustafa Shakur, ha sempre più trovato le dimensioni giuste per affrontare la nuova realtà, ottenendo 3 successi, tra cui quello prestigioso contro Cantù. Ci sarà da sudare, ma la salvezza non sembra più una chimera.

LegaDue

Richard McConnell: (21 p., 7 ass., 34 di valut.) una partita tutto fare ed una leader-ship indiscussa regalano a Jesi un successo fondamentale. Fa bene entrambe le fasi di gioco, nella propria metà campo anestetizza gli attacchi avversari con 4 recuperi ed una difesa arcigna, oltre a 6 rimbalzi, mentre offensivamente trafigge la difesa avversaria con penetrazioni chirurgiche (5/8 da due) e 8 falli subiti, per un 8/10 dalla linea della carità. Nel suo curriculum ci sono pure 7 assist. Cala nel finale, restando comunque decisivo.

Jimmy Hunter: (40 p., 7/10 da tre, 43 di valut.) sontuosa partita per la guardia di Brindisi, capace di mettere una gragnuola di triple devastanti per gli avversari. Sette falli subiti gli fruttano un 9/11 dalla lunetta, mentre vicino a canestro ottiene meno fortuna per le troppe forzature (5/11). Non contento per la sua partita, si esalta a mandare i compagni a canestro, sfornando con le sue mani 8 assist vincenti. Tutto ciò non è bastato alla blasonata Brindisi per espugnare Forlì e sul giocatore grava l’errore sul tiro che avrebbe garantito la vittoria ai suoi.

Patricio Prato: (21 p., 10 fal. sub., 28 di valut.) glaciale dalla lunetta con un sontuoso 11/11, grazie ai 10 falli subiti, si trasforma in eroe di giornata. Due suoi tiri liberi impattano il match sul 5o pari, dando il via al successo di Imola. La partita si chiude con un suo canestro da sotto, in una prestazione al tiro da 4/12.

Erik Daniels: (13 p., 16 rim., 22 di valut.) nel successo di Imola è determinante la doppia doppia del lungo di colore, oltre che la prestazione di Prato. Sotto le plance domina su ambo i lati del campo, arpionando 6 rimbalzi offensivi contro i 10 difensivi, andando ben oltre alle sue medie stagionali. Al tiro chiude con il 50% dal campo, mantenendo i suoi parametri abituali. Nota negativa, le 3 palle perse, una costante del giocatore.

Tony Easley Jr: (20 p., 6/8 da due, 10 rim.) indomabile nel pitturato avversario, dove il suo atletismo gli permette di fare danni sia in fase realizzativa, con due schiacciate, che a rimbalzo, regalando a Forlì 5 extra-possessi. Dalla lunetta piazza un 8/10, mentre in difesa si trasforma in Lupin, scippando 5 palloni. Al 44′ trasforma, dopo un recupero, la sua azione in un gioco da 3 punti. Chiude con 37 di valutazione.

All. Nenad Vucinic: Forlì conferma di essere squadra tosta sul proprio parquet, andando a battere una delle favorite del torneo. A Nenad il compito più difficile, trasmettere la stessa mentalità vincente anche lontano dal pubblico amico.