Simone Pianigiani

Con il campionato dispari e il continuo maltempo sull’Italia che ha costretto a rinviare altre tre gare, la classifica è diventata davvero difficile da leggere. Ci sono 8 squadre che hanno giocato 20 partite, 6 che ne hanno disputate 19 e 3 ancora a 18. Ma quello che emerge da questa giornata è la difficoltà per tutte, Siena a parte, a garantire continuità di rendimento ad alto livello. Infatti, mentre la Montepaschi, pur con Lavrinovic a riposo, dilaga contro Biella arrivando in tripla cifra con 12 giocatori a bersaglio (Aradori e Rakocevic su tutti) e festeggia nel modo migliore la 300ª vittoria in carriera di Pianigiani, le inseguitrici zoppicano.

Bologna, a lungo considerata una delle più efficaci per risultati e qualità del gioco, una settimana fa ha perso l’imbattibilità interna ed ora è caduta pure a Cremona, mostrando una certa svagatezza mentale con cui ha sprecato un vantaggio nei dintorni della doppia cifra nel 4° periodo e una preoccupante carenza di produttività dalla panchina. Fondamentale la tripla nel finale di Jason Rich, eccellente nella sua seconda esibizione (18 punti) al pari di un tanto convincente – quanto alterno in stagione – Jonathan Tabu, che ha dato alla Vanoli Braga due punti pesanti nella corsa salvezza.

Milano sembrava aver trovato la via d’uscita alla crisi: dall’arrivo di Bremer erano arrivati, Eurolega compresa, tre successi in fila. Ma contro Sassari è tornata bruscamente sulla terra e Scariolo con alcune dichiarazioni ha iniziato a prendere le distanze dai suoi giocatori. Dopo quasi due mesi di assenza, è rientrato Hairston, chiaramente non al meglio, ma si è fatto male Mancinelli (problema muscolare) e molti sono tornati a vagare per il campo senza idee e senza costrutto. Preoccupa l’involuzione di Cook (7 di valutazione totale nelle 3 gare con Bremer), ma in generale la supponenza di tutta la squadra che ha forse pensato – dopo la facile vittoria dell’andata e vista l’assenza di Travis Diener – di fare un sol boccone del Banco Sardegna.

Drake Diener

LA CINQUINA DI SASSARI – Invece Sassari è la squadra più calda del momento, avendo portato a cinque la serie positiva (record in serie A per gli isolani). La vittoria a Milano aggiunge ulteriore prestigio al campionato di una squadra che da buono sta diventando ottimo. I ragazzi di Sacchetti hanno centrato il secondo successo consecutivo in trasferta ed è segnale di un miglioramento importante in termini di personalità, dopo le fatiche iniziali lontano dalla Sardegna che avevano portato a due sole affermazioni nei primi 8 viaggi. Ma, aspetto ancora più importante, la squadra ha iniziato a difendere sul serio: non è mai stata la specialità della casa di un gruppo che si esalta quando può correre e preferisce segnare un punto più dell’avversario, ma nelle ultime 5 ha concesso appena 69 punti di media. Prima ne subiva 80.7. Sul campo milanese, clamorosa prestazione di Quinton Hosley, che ha annichilito l’Emporio Armani in entrambe le metà campo confezionando una prova da 31 punti e 6 rimbalzi confermandosi sempre più uomo chiave per i risultati degli isolani: nelle vittorie segna 16.1 punti col 47.2% da due, il 40% da tre, l’80.5% dalla lunetta, 4.9 rimbalzi e 2.6 assist, tutte cifre che calano nettamente – soprattutto in termini di qualità, cioè nelle percentuali – nelle gare perse (12.1 punti, 33.3% da due, 27.5% da tre e un inaccettabile 50% ai liberi). Grazie a lui, ma anche alla concretezza di Drake Diener e Easley, Sassari ha raggiunto Milano e Bologna in classifica. Questo, al di là della posizione effettiva che potrebbe cambiare con i recuperi delle gare rinviate, è già un grande risultato.

Clay Tucker

IL CAMBIO DI ALLENATORE SERVE? – E’ presto per dare giudizi sull’effettiva bontà dei cambi sulle panchine di Roma e Casale, avvenuti in maniera diversa ma sempre causati dallo stesso problema: la carenza di risultati. Però arrivano già le prime indicazioni. L’Acea con la gestione-Calvani ha vinto due partite su due nell’arco di quattro giorni. Prima il recupero con Montegranaro (che è alla ricerca di un americano vicino a canestro: i tifosi sognano il ritorno di Ford), griffato dai 21 punti di Datome, poi ha sbancato Varese – nonostante la prima prova positiva di Weeden – passando sul campo dove era uscita indenne solo Bologna alla 6ª giornata. I giocatori capitolini, messi di fronte alle proprie responsabilità, hanno risposto bene, allenandosi – come ha detto il g.m. Antonello Riva – in maniera più determinata nelle ultime due settimane e giocando in modo molto più lucido e concreto. Importante l’asse offensivo formato da Tucker e Datome, con Djedovic a fare da terza punta, ma fondamentale è stata la capacità di reagire dopo essere finita a -11 nel 1° tempo e, una volta effettuato il sorpasso, a frenare le velleità varesine. Stipcevic, ancora una volta il migliore per Recalcati, ha sbagliato la tripla della vittoria allo scadere. Roma ha vendicato la sconfitta dell’andata e trovato una rara vittoria in volata (è solo il 3° successo su 8 gare chiuse con un divario di 5 o meno punti). Se nella Capitale, qualcosa sembra essere cambiato, a Casale l’allenatore è diverso (il vice Andrea Valentini è stato promosso al posto del dimissionario Marco Crespi) ma il quadro pare rimasto invariato. Infatti la Novipiù (che rimane vigile sul mercato per cercare il sostituto di Janning), al termine di una gara in costante equilibrio con Caserta, è stata punita dal canestro decisivo di Andre Smith a 3” dalla fine. Per i piemontesi, ultimi da soli, è la 7ª sconfitta nelle ultime 8, la 5ª consecutiva in casa ma soprattutto un’altra puntata della serie “i finali maledetti”, visto che ha vinto appena 3 volte su 12 nelle gare concluse entro i 5 punti di margine e solo 1 nelle 10 chiuse con un divario non superiore ai 3 punti.

VERSO LE FINAL EIGHT – Nel prossimo fine settimana il campionato si ferma per dare spazio alle Final Eight di Coppa Italia. Si gioca al PalaOlimpico di Torino dal 16 al 19 febbraio. Questo il programma: giovedì 16, Montepaschi – Banco Sardegna alle 17.45, Emporio Armani Milano – Canadian Solar Bologna alle 20.30; venerdì 17, Scavolini Siviglia – Umana alle 17.45, Bennet – Sidigas alle 20.30. Semifinali sabato 18 e finale domenica 19 a partire dalle ore 17. Cantù avrà Perkins, Venezia non avrà Fantoni fermato da un’ernia del disco, Pesaro ci arriva dopo due settimane senza partite. Su partita singola potrebbe essere più facile minare le certezze di Siena che, però, rimane indiscutibilmente la favorita, visto il vantaggio in classifica e la vittoria nelle ultime tre edizioni. Nel primo quarto di finale, proverà a fermarla l’entusiasmante Banco Sardegna di questo periodo. DailyBasket non mancherà di fornire una copertura totale dell’evento: seguitelo con noi!


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