L’arrivo dei Celtics per la sfida di Milano ha creato un’atmosfera del tutto particolare quella attorno alla seconda giornata di campionato che si è conclusa ieri sera con il posticipo tra Virtus Roma e Chebolletta Cantù. L’armata brianzola non fa sconti nemmeno ai padroni di casa guidati dal solito grande Gigi Datome che cedono nel finale sotto i colpi di Tyus e di capitan Mazzarino. Sempre più solida la squadra biancoblu che sta impressionando per la continuità e la varietà di soluzioni a disposizione di coach Andrea Trinchieri.

Perfetto ancora una volta tutto il coro di Cantù (foto di Alessio Brandolini)

Cantù affianca la Montepaschi ed un plotoncino di squadre attese come protagoniste , assente ingiustificata l’EA7 Milano che è scivolata nell’anticipo di mercoledì sul campo della Virtus Bologna. Passo indietro della corazzata di coach Sergio Scariolo che ha patito l’intensità dei bianconeri che hanno vinto la gara soprattutto in vernice dove i milanesi dovrebbero costruire molte delle loro prossime fortune. Ancora incerto Hendrix, male in difesa il solito svagato Bourousis che patisce la coppia Gigli-Smith ed il solito straordinario Mason Rocca che si prende la più classica delle soddisfazioni da ex.

Procedono invece con sicurezza Varese e Sassari che domano, seppure con più di qualche difficoltà, le rivali di turno. Cimberio di rincorsa contro Avellino, l’ex squadra di coach Vitucci gioca con velocità e brillantezza mettendo in risalto tutti i problemi di rodaggio della difesa biancorossa. Come con Brindisi il meglio dei lombardi arriva dalla fase offensiva, la splendida transizione guidata da un eccellente Polonara e dall’ancora incendiario Ere rendono vana l’ottima prestazione di Dragovic e compagni.
Anche la Dinamo trova un ostacolo tutt’altro che malleabile nella Sutor di coach Charlie Recalcati, la grandinata di triple nell’ultima parte di gara di un sorprendente Ignerski risultano decisive nonostante la partita di grande coraggio del duo tutto italiano Mazzola-Cinciarini che fattura 42 punti alla sirena.
Protagonista sfortunato anche l’altro “Cincia“, ovvero Andrea, che con la sua Trenkwalder accarezza l’impresa di passare al Palaverde di Villorba contro l‘Umana Venezia. Reyer che se la cava con l’esperienza dei suoi grandi senatori: un recupero del Bullo (molto positivo il suo esordio), un canestro di Marconato su assist splendido di Young e due liberi di Clark regalano il primo successo a coach Mazzon.

Clark sigilla la vittoria nel finale (foto di Roberto Caruso)

Anche Cremona sfiora soltanto il colpo esterno al Palamaggiò di Caserta, non basta il miglior Luca Vitali degli ultimi due anni per piegare la resistenza dei bianconeri, l’ex regista di Milano viene beffato dal ferro sull’ultimo possibile aggancio. Coach Pino Sacripanti può sorridere ringraziando la prova di grande sacrificio di un incerottato Eric Chatfield.
L’impresa corsara la realizza invece Pesaro che nell’anticipo del sabato pomeriggio lascia tutte le preoccupazioni del caso sulle spalle di Biella e di coach Cancellieri. Non basta il recupero tardivo lanciato da un grande Jaramaz, 5/5 da tre per il giovane serbo, non tremano infatti le mani di Traini e Cavaliero dalla lunetta in un successo della Scavolini che parla molto italiano, 13 di Crosariol ed Amoroso, 11 dello stesso Traini.